satlee
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giovedì 3 maggio 2012
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una vera principessa lo è anche in miseria
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Questo è il vero messaggio del film, che prende ovviamente spunto dal romanzo omonimo, che ogni donna può essere una principessa, che sia ricca o povera, che sia bella o che non lo sia; infatti Sara è una principessa perchè lo è interiormente; lei viene presentata come bella, intelligente e ricca ma anche onesta, giusta, buona e con un grande potere quale l' immaginazione con un animo nobile, rispettosa ed educata; questo fa di ogni donna una principessa. Quando a Sara viente tolto tutto: il titolo assegnatole di "piccola principessa", la sua ricchezza, i suoi bei vestiti, quando costretta a non potersi lavare è sporca tanto da non apparire più bella come era prima Sara è ugualmente una principessa perchè nessuno può toglierle ciò che la rende tale, la nobiltà interna: la sua educazione, il rispetto, la bontà e la sua grande immaginazione.
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Questo è il vero messaggio del film, che prende ovviamente spunto dal romanzo omonimo, che ogni donna può essere una principessa, che sia ricca o povera, che sia bella o che non lo sia; infatti Sara è una principessa perchè lo è interiormente; lei viene presentata come bella, intelligente e ricca ma anche onesta, giusta, buona e con un grande potere quale l' immaginazione con un animo nobile, rispettosa ed educata; questo fa di ogni donna una principessa. Quando a Sara viente tolto tutto: il titolo assegnatole di "piccola principessa", la sua ricchezza, i suoi bei vestiti, quando costretta a non potersi lavare è sporca tanto da non apparire più bella come era prima Sara è ugualmente una principessa perchè nessuno può toglierle ciò che la rende tale, la nobiltà interna: la sua educazione, il rispetto, la bontà e la sua grande immaginazione.
Sara riesce comunque ad avere delle amiche a contornarsi di persone che le vogliono bene e lei ha sempre donato e diviso, come ogni principessa dovrebbe fare per il suo popolo, sia quanto aveva tanto sia quando divide il cibo di cui lei in quel momento aveva bisogno per vivere!
E nelle piccole scene che mostrano questa bimba nella sua più grande bontà si evince che lei non aveva bisogno di tutto ciò che il padre le donava per farla sentire speciale, perchè lei lo era e lo è stata anche dopo che non aveva più nulla perchè era una sua caratteristica intrinseca che le è stata insegnata.
E' qui quello che la scrittrice mette in mostra in maniera sublime, le donne (in questo caso ma ogni uomo in generale) tendono a soddisfare se stessi prima di tutto a soddisfare i propri bisogni anche rubando, i cuochi non dividono il pane con Sara perchè devono mangiare anche loro, la direttrice tiene Sara con se' perchè altrimente farebbe brutta figura all' opinione pubblica, ma lei no, la piccola principessa anche nel momento del bisogno è una vera principessa e se le altre non sono cosi' non è perchè il "bisogno" le ha spinte ad una vita meno nobile ma semplicemente perchè il padre non lo ha mai insegnato loro.
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devo27
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mercoledì 1 luglio 2020
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una piccola delusione
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Mi aspettavo un film decisamente più complesso, meno banale e più emozionante; ho fatto anche fatica ad empatizzare con la piccola Sara, e solo verso metà film mi è stato possibile sintonizzarmi con lei e la sua storia. L'enfasi posta sull'importanza dell'immaginazione e della fantasia, indispensabile nel processo di crescita di un bambino (e non solo), in certi momenti sfiora il confine con l'allucinazione, dando l'impressione che la realtà sia qualcosa da cui fuggire troppo spesso. Ci sono troppi stereotipi, troppe situazioni già viste; la baldanzosa Amelia avrebbe meritato più spazio nella rappresentazione di questa storia, ed è stata l'unica a regalarmi qualche risata, anche emozionante.
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Mi aspettavo un film decisamente più complesso, meno banale e più emozionante; ho fatto anche fatica ad empatizzare con la piccola Sara, e solo verso metà film mi è stato possibile sintonizzarmi con lei e la sua storia. L'enfasi posta sull'importanza dell'immaginazione e della fantasia, indispensabile nel processo di crescita di un bambino (e non solo), in certi momenti sfiora il confine con l'allucinazione, dando l'impressione che la realtà sia qualcosa da cui fuggire troppo spesso. Ci sono troppi stereotipi, troppe situazioni già viste; la baldanzosa Amelia avrebbe meritato più spazio nella rappresentazione di questa storia, ed è stata l'unica a regalarmi qualche risata, anche emozionante. Non avendo letto il libro, non è mia intenzione criticarne la trama, quanto la messa in scena della stessa.
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