nerazzurro
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lunedì 11 aprile 2011
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grandioso...
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In un cupo bianco e nero riviviamo la biografia del peggior regista di tutti i tempi. Girato magistralmente da un pazzoide Tim Burton che rigira tale e quali le scene e le assurdità che il vero Ed Wood montava nelle sue sgangherate pellicole senza speranza. Se i personaggio offerti da S.J. Parker e B. Murray risultano carismatici e frizzanti i personaggi offerti da J. Deep e M. Landau mi hanno lasciato a bocca aperta. J. Deep ci offre il pazzoide regista Wood con un'interpretazione impeccabile. La prima scena in cui e ossessionato dal numero teatrale in cui lui dietro le quinte ripete le battute in maniera ossessiva mi hanno lasciato stupefatto, specie la sua espressività. M.
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In un cupo bianco e nero riviviamo la biografia del peggior regista di tutti i tempi. Girato magistralmente da un pazzoide Tim Burton che rigira tale e quali le scene e le assurdità che il vero Ed Wood montava nelle sue sgangherate pellicole senza speranza. Se i personaggio offerti da S.J. Parker e B. Murray risultano carismatici e frizzanti i personaggi offerti da J. Deep e M. Landau mi hanno lasciato a bocca aperta. J. Deep ci offre il pazzoide regista Wood con un'interpretazione impeccabile. La prima scena in cui e ossessionato dal numero teatrale in cui lui dietro le quinte ripete le battute in maniera ossessiva mi hanno lasciato stupefatto, specie la sua espressività. M. Landau... Superbo. Premiato con l'oscar: Praticamente ha riportato in vita per un paio d'ore Bela Lugosi. Non perdetelo se siete amanti delle vecchie glorie del cinema e dei film realizzati magistralmente.
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cinefilo93
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sabato 8 gennaio 2011
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dimora? io non ho più dimora
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Burton si riconferma come uno dei più grandi registi viventi che questa volta può contare su un cast eccezzionale. L'interpretazione di Martin Landau è superba, ottimo anche depp che riesce a stargli dietro in tutti in sensi come potrete vedere nel film. A questo film non manca proprio niente ed è azzeccatissima la colonna sonora di Howard Shore, giusta anche la scelta da parte di Burton di girare il film interamente in bianco e nero per ricordare gli anni 50.
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beppe baiocchi
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sabato 16 giugno 2012
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sogno di un (in)capace cineasta
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Hollywood. Primi anni 50. Edward D Wood Jr ha un sogno, riuscire a sfondare nel difficile mondo del cinema con un opera tutta sua, proprio come il suo idolo Orson Welles. Le cose però non iniziano bene; una piece teatrale non tanto riuscita e le difficoltà nel trovare un lavoro. Ad aiutarlo sarà la sorte che lo fa incrociare con un (ex) Divo di Hollywood, Bela Lugosi, famoso per aver reso celebre il conte Dracula. Dopo questa nuova amicizia Ed Wood è pronto ad iniziare la sua carriera di cineasta, con qualche difficoltà e con qualche problema economico. Riuscirà Ed a sfondare nel difficile mondo di Hollywood? Non proprio (alla fine questo film è il biopic del peggior regista di sempre!), però Ed ci prova,infatti non vuole proprio rinunciare al suo sogno nonostande le sue dubbie capacità.
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Hollywood. Primi anni 50. Edward D Wood Jr ha un sogno, riuscire a sfondare nel difficile mondo del cinema con un opera tutta sua, proprio come il suo idolo Orson Welles. Le cose però non iniziano bene; una piece teatrale non tanto riuscita e le difficoltà nel trovare un lavoro. Ad aiutarlo sarà la sorte che lo fa incrociare con un (ex) Divo di Hollywood, Bela Lugosi, famoso per aver reso celebre il conte Dracula. Dopo questa nuova amicizia Ed Wood è pronto ad iniziare la sua carriera di cineasta, con qualche difficoltà e con qualche problema economico. Riuscirà Ed a sfondare nel difficile mondo di Hollywood? Non proprio (alla fine questo film è il biopic del peggior regista di sempre!), però Ed ci prova,infatti non vuole proprio rinunciare al suo sogno nonostande le sue dubbie capacità.
La regia di Tim Burton è perfetta, ad iniziare dalla scelta del bianco e nero che ricrea bene le atmosfere degli anni 50, alle inquadrature da vecchi film horror, alla scelta degli attori. Johnny Depp riesce ad essere perfetto per il ruolo del protagonista sognatore, ossessionato e con qualche strana mania... che è Ed Wood ma la palma d'oro al miglior attore del film è Martin Landau che interpreta un Bela Lugosi ormai alla fine dei suoi giorni tossicodipendente e bisognoso di soldi e di attenzioni. Che dire, Chapeau a Martin Landau che fa rivivere l'attore che ha reso famoso Dracula per un paio di ore. Bella la colonna sonora e i trucchi.
Il messaggio che ci vuole dare Tim Burton è fortemente positivo, nonostante Ed Wood non è mai riuscito a creare un vero e proprio successo, e ci porta a credere che anche se una persona non è molto portata per fare una cosa, se crede veramente, si impegna e non si fa condizionare dagli altri vede realizzare i propri sogni.
Chiaramente ci sono anche tanti altri aspetti da analizzare, l'amicizia con Bela, i media, il mondo di Hollywood però ve li lascio gustare in questo magnifico film.
Assolutamente da vedere!
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greenhatman
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sabato 11 agosto 2012
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un burton senza mostri???
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Prima di vedere questo film non avevo ancora compreso l'enorme talento di Tim Burton. Abituato ad associarlo alle roteanti teste scheletriche di "NIGHTMARE BEFORE CHRISTMAS" o al tagliente Edward Mani di Forbice, piuttosto che a un regista che sa dov'è giusto lasciare la macchina da presa libera di filmare. Il fascino che riveste ED WOOD nella filmografia di Burton, a mio avviso, consiste nel fatto che è l'unico film del regista "coi piedi per terra", in totale assenza di entità sovrannaturali o mostri, esclusi dalla comunità come outsiders. Qui il freak, l'appestato è rappresentato dallo sfortunato regista Edward D. Wood jr, del tutto privo di talento ma colmo di convinzione, che con la sua troupe sconclusionata (tra cui un improbabile direttore della fotografia daltonico) cerca di realizzare quelli che sono i suoi "sogni".
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Prima di vedere questo film non avevo ancora compreso l'enorme talento di Tim Burton. Abituato ad associarlo alle roteanti teste scheletriche di "NIGHTMARE BEFORE CHRISTMAS" o al tagliente Edward Mani di Forbice, piuttosto che a un regista che sa dov'è giusto lasciare la macchina da presa libera di filmare. Il fascino che riveste ED WOOD nella filmografia di Burton, a mio avviso, consiste nel fatto che è l'unico film del regista "coi piedi per terra", in totale assenza di entità sovrannaturali o mostri, esclusi dalla comunità come outsiders. Qui il freak, l'appestato è rappresentato dallo sfortunato regista Edward D. Wood jr, del tutto privo di talento ma colmo di convinzione, che con la sua troupe sconclusionata (tra cui un improbabile direttore della fotografia daltonico) cerca di realizzare quelli che sono i suoi "sogni". In realtà finisce solo per regalare al mondo scadenti film di mostri (poi relegati dalla comunità perché troppo simili al loro surreale autore). Johnny Depp regge magistralmente i primi piani in cui deve trasparire la fiducia (e l'estasi) di Eddy per ciò in cui crede; ma l'interpretazione che rimane (non a caso da Oscar) è quella di Martin Landau nei panni del celeberrimo attore horror Bela Lougosi, lentamente caduto in rovina a causa della propria superbia, fino a diventare un tossicodipendente e morire in completa solitudine. Piccole schegge drammaturgiche, tuttavia, in una godibile commedia, in cui le sottotrame comiche sono rette per lo più da un Bill Murray omosessuale (intento a cambiare sesso) e dalle gag di uno spazientito Martin Landau (disposto ad immergersi in acque gelate alle 4 di notte e a far muovere i tentacoli di una piovra finta pur di soddisfare l'inetto Eddy). Che dire, il regista di Burbank ha dimostrato di poterci mostrare quanto di più soprannaturale e fuori dagli schemi si possa osservare in un mondo senza mostri. Almeno Ed Wood era sincero (non come quei benpensanti che mascherano le proprie manie).
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alessandro rega
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mercoledì 30 ottobre 2013
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ed wood, un uomo come pochi.
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Tim Burton dirige Ed Wood, film del 1994.
Ed Wood, oltre ad essere il titolo ed il protagonista del film, è il nome di un regista di b-movie ma anche, prima di tutto, di un uomo che metteva passione in ciò che faceva e che aveva sogni ed ideali, è proprio questo l’aspetto che viene maggiormente enfatizzato in questo biopic sulla sua vita.
In questo film si vede tutto Tim Burton, è uno dei suoi film migliori, dove il suo aspetto romantico e il suo stile gotico si tramutano in un bianco e nero stupendo ed intrigante.
Affascinante già la prima scena, il prologo che fa pensare ad un film horror e, lo fa pensare bene. L’atmosfera è fantastica, da brividi.
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Tim Burton dirige Ed Wood, film del 1994.
Ed Wood, oltre ad essere il titolo ed il protagonista del film, è il nome di un regista di b-movie ma anche, prima di tutto, di un uomo che metteva passione in ciò che faceva e che aveva sogni ed ideali, è proprio questo l’aspetto che viene maggiormente enfatizzato in questo biopic sulla sua vita.
In questo film si vede tutto Tim Burton, è uno dei suoi film migliori, dove il suo aspetto romantico e il suo stile gotico si tramutano in un bianco e nero stupendo ed intrigante.
Affascinante già la prima scena, il prologo che fa pensare ad un film horror e, lo fa pensare bene. L’atmosfera è fantastica, da brividi.
Oltre all’intera sequenza iniziale e quindi il discorso, i titoli di testa sulle tombe, la musica tetra tipica da film horror, la scritta Hollywood sulla collina e l’immagine che dalla collina si sposta sull’esterno di un edifico ove Ed Wood bussa chiedendo di entrare; ho trovato anche incredibilmente affascinante la scena nella galleria tra lui e Kathy O’Hara, la donna di cui si innamora. Johnny Depp interpreta il regista cinematografico che si innamora facilmente, prova tante emozioni nello stesso momento, è cortese ma facilmente si innervosisce e quindi finisce per cadere nelle sue atipicità…si veste da donna, comincia ad urlare etc. Johnny Depp, adattissimo al ruolo proprio per la sua capacità di interpretare ruoli particolarmente diversi dagli altri. Sicuramente, questo Ed Wood è un tipo strano, ma ammirabile, sotto molti punti di vista.
Verso la parte centrale il film si fa più bizzarro e quasi divertente ma, riesce sempre ad essere emozionante, romantico…esattamente come il suo protagonista.
La visione di questa pellicola non deve, non può e, di fatto, non lascia indifferenti…presonalmente, mi ha emozionato, divertito e, cosa che mi capita raramente, quasi mi strappava qualche lacrima.
Ci sono modi e modi di raccontare storie o di parlare di personaggi e Burton ha scelto una strada portandola avanti in maniera poetica e idilliaca, proprio come l’aveva scelta Ed Wood che, aveva una concezione di cinema stranissima, girava scene piene di errori grossolani e le giustificava parlando di sospensione dell’incredulità.
Interessantissimo il protagonista di Bela Lugosi che è il contrario di Ed Wood ma, vanno molto d’accordo. Mentre il regista sogna ed aspira, pur non essendo molto giovane, l’attore Lugosi è in decadenza e ha perso ogni speranza. Il loro rapporto d’amicizia sembra impossibile e pure esso è (nel senso di esistere) a tutti gli effetti.
Un altro aspetto fantastico del personaggio di Ed è la sua mente. Tutte le seghe mentali che si fa (ho 30 anni, a 26 Orson Welles ha già fatto Quarto potere), oppure quando cade in preda allo sconforto dopo una delusione.
Insomma, è davvero un filmone che non manca certo di difetti ma porta con se una grande storia ed un personaggio che è diventato un mito. Un personaggio ottimista che però non si rende conto dei suoi limiti (e su questo ci sarebbe da discutere), in un film che, pur parlando di tutto ciò, resta realista anche perché la storia è quella di un uomo realmente esistito…altro che Forrest Gump, al contrario, questo film è molto più interessante e, a mio parere, nettamente superiore.
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alessandro rega
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mercoledì 30 ottobre 2013
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ed wood, un uomo come pochi.
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Tim Burton dirige Ed Wood, film del 1994.
Ed Wood, oltre ad essere il titolo ed il protagonista del film, è il nome di un regista di b-movie ma anche, prima di tutto, di un uomo che metteva passione in ciò che faceva e che aveva sogni ed ideali, è proprio questo l’aspetto che viene maggiormente enfatizzato in questo biopic sulla sua vita.
In questo film si vede tutto Tim Burton, è uno dei suoi film migliori, dove il suo aspetto romantico e il suo stile gotico si tramutano in un bianco e nero stupendo ed intrigante.
Affascinante già la prima scena, il prologo che fa pensare ad un film horror e, lo fa pensare bene. L’atmosfera è fantastica, da brividi.
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Tim Burton dirige Ed Wood, film del 1994.
Ed Wood, oltre ad essere il titolo ed il protagonista del film, è il nome di un regista di b-movie ma anche, prima di tutto, di un uomo che metteva passione in ciò che faceva e che aveva sogni ed ideali, è proprio questo l’aspetto che viene maggiormente enfatizzato in questo biopic sulla sua vita.
In questo film si vede tutto Tim Burton, è uno dei suoi film migliori, dove il suo aspetto romantico e il suo stile gotico si tramutano in un bianco e nero stupendo ed intrigante.
Affascinante già la prima scena, il prologo che fa pensare ad un film horror e, lo fa pensare bene. L’atmosfera è fantastica, da brividi.
Oltre all’intera sequenza iniziale e quindi il discorso, i titoli di testa sulle tombe, la musica tetra tipica da film horror, la scritta Hollywood sulla collina e l’immagine che dalla collina si sposta sull’esterno di un edifico ove Ed Wood bussa chiedendo di entrare; ho trovato anche incredibilmente affascinante la scena nella galleria tra lui e Kathy O’Hara, la donna di cui si innamora. Johnny Depp interpreta il regista cinematografico che si innamora facilmente, prova tante emozioni nello stesso momento, è cortese ma facilmente si innervosisce e quindi finisce per cadere nelle sue atipicità…si veste da donna, comincia ad urlare etc. Johnny Depp, adattissimo al ruolo proprio per la sua capacità di interpretare ruoli particolarmente diversi dagli altri. Sicuramente, questo Ed Wood è un tipo strano, ma ammirabile, sotto molti punti di vista.
Verso la parte centrale il film si fa più bizzarro e quasi divertente ma, riesce sempre ad essere emozionante, romantico…esattamente come il suo protagonista.
La visione di questa pellicola non deve, non può e, di fatto, non lascia indifferenti…presonalmente, mi ha emozionato, divertito e, cosa che mi capita raramente, quasi mi strappava qualche lacrima.
Ci sono modi e modi di raccontare storie o di parlare di personaggi e Burton ha scelto una strada portandola avanti in maniera poetica e idilliaca, proprio come l’aveva scelta Ed Wood che, aveva una concezione di cinema stranissima, girava scene piene di errori grossolani e le giustificava parlando di sospensione dell’incredulità.
Interessantissimo il protagonista di Bela Lugosi che è il contrario di Ed Wood ma, vanno molto d’accordo. Mentre il regista sogna ed aspira, pur non essendo molto giovane, l’attore Lugosi è in decadenza e ha perso ogni speranza. Il loro rapporto d’amicizia sembra impossibile e pure esso è (nel senso di esistere) a tutti gli effetti.
Un altro aspetto fantastico del personaggio di Ed è la sua mente. Tutte le seghe mentali che si fa (ho 30 anni, a 26 Orson Welles ha già fatto Quarto potere), oppure quando cade in preda allo sconforto dopo una delusione.
Insomma, è davvero un filmone che non manca certo di difetti ma porta con se una grande storia ed un personaggio che è diventato un mito. Un personaggio ottimista che però non si rende conto dei suoi limiti (e su questo ci sarebbe da discutere), in un film che, pur parlando di tutto ciò, resta realista anche perché la storia è quella di un uomo realmente esistito…altro che Forrest Gump, al contrario, questo film è molto più interessante e, a mio parere, nettamente superiore.
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luca scialo
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giovedì 12 novembre 2020
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la storia del "peggior regista" della storia
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Tim Burton traspone una biografia uscita negli anni '80 sul regista hollywoodiano Ed Wood. Considerato dopo la sua morte, il peggior regista della storia. Del resto, ha avuto la sfortuna di produrre film a basso costo, nella Golden Age del cinema americano. Burton propende per uno stile anni '50, in tutto e per tutto. Con tanto di bianco e nero. Straordinaria la somiglianza degli attori con i personaggi reali. Encomiabile l'interpretazione di Martin Landau nei panni di Bela Lugosi. Mentre si rinsalda anche il rapporto tra il regista e il suo feticcio: Johnny Depp. Romanzato nel giusto, si attiene ai fatti così come andarono. Facendoci conoscere questo poco noto regista, grande estimatore di Orson Welles, che a sua insaputa diventerà tra i padri fondatori del genere B-Movie.
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dandy
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venerdì 19 novembre 2021
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"perfetto!"
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Omaggio di Burton a quello che da sempre ha considerato il suo idolo,conosciuto(francamente a torto)come il peggior regista della storia del cinema.Un omaggio indubbiamente sincero e appassionato,ma fin troppo celebrativo e indulgente.L'elogio del perdente sempre orgoglioso,la celebrazione di un certo cinema "basso" e della passione che supera ogni sorta di limite a partire dai soldi cozzano con una visione troppo di parte,che culmina nel finale trionfale eccessivo.Di fatto,risulta assai più riuscita la caratterizzazione del Bela Lugosi decadente(un grandissimo Landau premiato con l'Oscar)che di Ed Wood(comunque interpretato con la puntuale grinta da Depp).Una caratterizzazione a tratti straziante(la scena della disintossicazione),tragico esempio degli innumerevoli divi hollywoodiani "masticati per bene e poi risputati" una volta passati di moda.
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Omaggio di Burton a quello che da sempre ha considerato il suo idolo,conosciuto(francamente a torto)come il peggior regista della storia del cinema.Un omaggio indubbiamente sincero e appassionato,ma fin troppo celebrativo e indulgente.L'elogio del perdente sempre orgoglioso,la celebrazione di un certo cinema "basso" e della passione che supera ogni sorta di limite a partire dai soldi cozzano con una visione troppo di parte,che culmina nel finale trionfale eccessivo.Di fatto,risulta assai più riuscita la caratterizzazione del Bela Lugosi decadente(un grandissimo Landau premiato con l'Oscar)che di Ed Wood(comunque interpretato con la puntuale grinta da Depp).Una caratterizzazione a tratti straziante(la scena della disintossicazione),tragico esempio degli innumerevoli divi hollywoodiani "masticati per bene e poi risputati" una volta passati di moda.La sequenza migliore è quella dell'incontro con Orson Welles,che si scopre avere lo stesso concetto di arte del protagonista.Cast divertente e ben scelto,elegante ricostruzione d'epoca e bella musica di Howard Shore(Burton per la prima volta fa a meno di Danny Elfman causa un disguido.
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rita branca
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giovedì 5 settembre 2013
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un bianco e nero commovente
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Ed Wood, film (1994) di Tim Burton con Johnny Depp, Sarah Jessica Parker, Martin Landau, Bill Murray, Lisa Marie
Il film, ispirato a Nightmare of Ecstasy di Rudolph Grey è la deliziosa, tenera, affettuosa ricostruzione della vita del giovane cineasta Ed Wood, ritenuto il peggiore di tutti i tempi.
Jonny Depp che ne interpreta il ruolo in modo magistrale, accompagnato dai bravissimi Martin Landau, Bill Murray e Jessica Parker offre l’immagine di un aspirante regista / attore/ produttore alle prime armi, molto naif, pieno di entusiasmo, un po’ superficiale, ma dotato di inesauribile voglia di riuscire a cimentarsi nel cinema che adora.
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Ed Wood, film (1994) di Tim Burton con Johnny Depp, Sarah Jessica Parker, Martin Landau, Bill Murray, Lisa Marie
Il film, ispirato a Nightmare of Ecstasy di Rudolph Grey è la deliziosa, tenera, affettuosa ricostruzione della vita del giovane cineasta Ed Wood, ritenuto il peggiore di tutti i tempi.
Jonny Depp che ne interpreta il ruolo in modo magistrale, accompagnato dai bravissimi Martin Landau, Bill Murray e Jessica Parker offre l’immagine di un aspirante regista / attore/ produttore alle prime armi, molto naif, pieno di entusiasmo, un po’ superficiale, ma dotato di inesauribile voglia di riuscire a cimentarsi nel cinema che adora.
Come non commuoversi davanti alle entusiastiche peripezie del giovane Ed, generoso, dotato di sensibilità e di infinite risorse anche di pazienza nel fare tutto ciò che è umanamente possibile per affrontare le avversità e scavalcare i non pochi tentativi di condizionamento da parte dei finanziatori.
Un film bellissimo, ricco di poesia che ci riporta ai tempi mitici del bianco e nero.
Da non perdere. Applausi…………………
Rita Branca
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adriano lotito
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domenica 14 settembre 2008
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biopic ben fatto e ben interpretato
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In "Ed Wood", l'acclamato regista Timothy William Burton, ci offre il ritratto di uno dei più controversi artigiani della storia del cinema, l'odiatissimo Edward D. Wood Junior, noto in tutto il mondo per essere stato il "peggiore regista che la settima arte ricordi". Il film invece, fa sembrare che Wood sia stato un genio incompreso e addossa tutta la colpa del suo insuccesso ai produttori dell'epoca che gli chiusero la porta in faccia, paurosi di assumersi il rischio di finanziare un certo tipo di film. Ma il fulcro del lungometraggio di Burton non sta tanto nella descrizione psicologica e biografica del protagonista, quanto nel suo rapporto con l'attore ormai al declino Bela Lugosi, leggendario interprete del Dracula di Tod Browning, che alla fine della sua carriera, depresso e tossicodipendente, recita in qualche film al servizio del nostro Ed.
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In "Ed Wood", l'acclamato regista Timothy William Burton, ci offre il ritratto di uno dei più controversi artigiani della storia del cinema, l'odiatissimo Edward D. Wood Junior, noto in tutto il mondo per essere stato il "peggiore regista che la settima arte ricordi". Il film invece, fa sembrare che Wood sia stato un genio incompreso e addossa tutta la colpa del suo insuccesso ai produttori dell'epoca che gli chiusero la porta in faccia, paurosi di assumersi il rischio di finanziare un certo tipo di film. Ma il fulcro del lungometraggio di Burton non sta tanto nella descrizione psicologica e biografica del protagonista, quanto nel suo rapporto con l'attore ormai al declino Bela Lugosi, leggendario interprete del Dracula di Tod Browning, che alla fine della sua carriera, depresso e tossicodipendente, recita in qualche film al servizio del nostro Ed. Alla persona di Lugosi è dato molto più peso rispetto a Wood. La psicologia dell'ungherese è resa molto più interessante di quella del protagonista del film, merito soprattutto della sublime interpretazione di Martin Landau a cui è stata conferita l'Academy Award per il miglior attore non protagonista. Il vecchio attore supera notevolmente in bravura il giovane Depp che nonostante tutto ci offre una discreta prova. Tutti i comprimari invece sono solo macchiette piatte e senza alcun importanza ai fini della storia. La sceneggiatura è a tratti prolissa, noiosa e didascalica e la durata del film è decisamente eccessiva. Dal punto di vista tecnico, la pellicola eccelle sicuramente: la fotografia in bianco e nero è assolutamente straordinaria così come il trucco, i costumi e le scenografie. Musiche non bellissime composte da Howard Shore (e non dal solito Danny Ellfman). La scena più bella del film è quella in cui Ed incontra il suo mito, Orson Welles e scopre che hanno le stesse idee sul cinema e sul fare film. Caduta nel finale, troppo roseo e lieto. Bel film, ma non è sicuramente un capolavoro come molti pensano.
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