FANTOZZI IN PARADISO (IT, 1993) Diretto da NERI PARENTI Interpretato da PAOLO VILLAGGIO, MILENA VUKOTIC, GIGI REDER, PLINIO FERNANDO, ANNA MAZZAMAURO, STEFANO ANTONUCCI, PAOLO PAOLONI Uno ad uno, gli ex colleghi di Fantozzi passano a miglior vita. Nel frattempo l’ormai anziano ex ragioniere progetta una rapina alla Megaditta insieme a Filini, ma il maltolto viene recuperato nientemeno che dal Duca Conte Balabam in persona. Cacciato di casa dalla figlia e dal di lei marito, Fantozzi scopre di avere una settimana di vita a causa di un cancro ai polmoni. Per confortarlo, la moglie Pina gli prepara gli ultimi sette giorni da vivere con una vacanza insieme alla donna dei suoi sogni, la signorina Silvani.
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FANTOZZI IN PARADISO (IT, 1993) Diretto da NERI PARENTI Interpretato da PAOLO VILLAGGIO, MILENA VUKOTIC, GIGI REDER, PLINIO FERNANDO, ANNA MAZZAMAURO, STEFANO ANTONUCCI, PAOLO PAOLONI Uno ad uno, gli ex colleghi di Fantozzi passano a miglior vita. Nel frattempo l’ormai anziano ex ragioniere progetta una rapina alla Megaditta insieme a Filini, ma il maltolto viene recuperato nientemeno che dal Duca Conte Balabam in persona. Cacciato di casa dalla figlia e dal di lei marito, Fantozzi scopre di avere una settimana di vita a causa di un cancro ai polmoni. Per confortarlo, la moglie Pina gli prepara gli ultimi sette giorni da vivere con una vacanza insieme alla donna dei suoi sogni, la signorina Silvani. Quando arriva l’ultimo giorno, la Pina gli comunica che il dottore aveva commesso un errore: non era lui ad avere il tumore, ma un’altra persona. Galvanizzato dalla gioia, Fantozzi corre in strada, ma viene prima proiettato fuori da un camion e poi investito da un rullo compressore, morendo all’istante. Viene mandato in Paradiso, ma trova un Buddha che lo costringe a reincarnarsi. Per la prima volta, nella saga fantozziana si parla del tema angoscioso della morte, e la sceneggiatura ne parla con una malinconia esistenziale di fondo nascosta sotto il consueto umorismo paradossale di grana grossa. Dopo un primo tempo piuttosto fiacco e ripetitivo, dove abbondano le rimasticature del passato, una carica vivificante di buffoneria lo riscatta e lo rende degno dei migliori episodi. Seguito da Fantozzi – Il ritorno.
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