jacopo b98
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mercoledì 1 maggio 2013
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balla coi lupi di kevin costner - capolavoro
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Durante la Guerra di Secessione il tenente John J. Dunbar (Costner) viene trasferito in un forte sulla frontiera. Lì scoprirà che gli indiani Sioux che vivono nella zona non sono più selvaggi e violenti dei bianchi. Si innamorerà dell’indiana Alzata con Pugno (McDonnell) e alla fine scapperà per paura di attirare sventure sugli indiani, che per altro in pochi anni saranno tutti rinchiusi nelle riserve. Superbo esordio alla regia di Costner, tratto dal romanzo di Michael Blake, anche sceneggiatore, è il più importante film western dell’era moderna. Il regista resuscita un genere quasi dimenticato e ne fa il film più importante e bello da molti anni.
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Durante la Guerra di Secessione il tenente John J. Dunbar (Costner) viene trasferito in un forte sulla frontiera. Lì scoprirà che gli indiani Sioux che vivono nella zona non sono più selvaggi e violenti dei bianchi. Si innamorerà dell’indiana Alzata con Pugno (McDonnell) e alla fine scapperà per paura di attirare sventure sugli indiani, che per altro in pochi anni saranno tutti rinchiusi nelle riserve. Superbo esordio alla regia di Costner, tratto dal romanzo di Michael Blake, anche sceneggiatore, è il più importante film western dell’era moderna. Il regista resuscita un genere quasi dimenticato e ne fa il film più importante e bello da molti anni. È un’opera sorprendente dall’inizio alla fine: Costner parte raccontando l’orrore della guerra (esemplare la scena dell’ufficiale che si spara in testa) e arriva ad illustrarci la cultura indiana in un modo mai visto prima; gli indiani parlano la loro lingua con i sottotitoli, la loro civiltà ci è raccontata con leggerezza, spesso con una vena comica. Il tenente Dunbar racconta tutto questo nel diario, per cui alla fine rischierà la vita. È un western crepuscolare, ambientato alla fine di un era: tutto il film è ombreggiato dalla paura di una fine inevitabile, dell’arrivo dell’uomo bianco; fa riflettere la scena in cui Uccello Scalciante (Greene) chiede a Dunbar quanti uomini bianchi arriveranno e lui risponde: “Come le stelle!”. Western classico in altre parti, lungo, dilatato, lento, ma mai noioso ha alcune scene eccezionali, come quella della caccia al bisonte. Musiche magnifiche di John Barry. Trionfo assoluto dell’anno: successo colossale al botteghino, dodici nomination agli Oscar e sette statuette: film, regia, sceneggiatura non originale, fotografia, montaggio, sonoro e colonna sonora. Il lupo Due Calzini è un pezzo indimenticabile della storia del cinema. Ne esiste una versione ampliata di oltre quaranta minuti con alcune scene interessanti, ma non fondamentali.
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sasha73
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domenica 30 dicembre 2012
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indimenticabile
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Superba pellicola. Kostner in stato di grazia ci regala questo capolavoro che sa toccare le corde più profonde della nostra anima. Uno straordinario inno alla vita, al rispetto per gli altri esseri viventi, umani o animali che siano. Intenso e commovente il rapporto che si instaura tra il cavallo Sisko e il tenente nordista e tra quest'ultimo e il lupo "due calzini". Magistrale la capacità con cui Kostner riesce a narrare il delicato approccio tra il tenente da lui stesso interpretato e la comunità Sioux, nonchè la storia d'amore tra il medesimo e la donna bianca della comunità. Il tutto sullo sfondo di una natura meravigliosa, le sterminate praterie del Dakota, rappresentata con grande maestria.
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Superba pellicola. Kostner in stato di grazia ci regala questo capolavoro che sa toccare le corde più profonde della nostra anima. Uno straordinario inno alla vita, al rispetto per gli altri esseri viventi, umani o animali che siano. Intenso e commovente il rapporto che si instaura tra il cavallo Sisko e il tenente nordista e tra quest'ultimo e il lupo "due calzini". Magistrale la capacità con cui Kostner riesce a narrare il delicato approccio tra il tenente da lui stesso interpretato e la comunità Sioux, nonchè la storia d'amore tra il medesimo e la donna bianca della comunità. Il tutto sullo sfondo di una natura meravigliosa, le sterminate praterie del Dakota, rappresentata con grande maestria. La morte e la perdita con cui il film si congeda sono, ahinoi, storia. Ma un nuovo lupo ulula e un uomo continua a giurarti eterna amicizia... poesia allo stato puro. Grazie Kostner!
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dario fireman
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giovedì 20 dicembre 2012
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un capolavoro che non ha bisogno di consensi
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Il magistrale Kevin Costner, attore-regista, tocca argomenti assolutamente storici, che sottolineano (controcorrente con quello che l'America propone al popolo) il senso di intolleranza verso la violenza gratuita e l'amore per la libertà ed il rispetto dei popoli. E' sempre un piacere vedere indiani recitare nei film, in quanto tutti loro si immedesimano negli antenati nonostante ormai siano fondamentalmente una razza ingiustamente ridotta all'osso. E' un film che deve far riflettere su ciò che l'uomo sia in grado di percepire da gente con tradizioni ed abitudini diverse. Un film pieno di vita vera! Imperdibile nelle bacheche degli appassionati di film storici
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federica_88
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venerdì 30 dicembre 2011
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quando un uomo diventa bestia
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Un film coinvolgente capace di sprigionare nello spettatore emozioni forti talvolta completamente contrastanti che è impossibile non inducano alla riflessione. Il disprezzo, a parer mio, che dovrebbe suscitare il film non è verso l'uomo bianco ma verso qualsiasi uomo incapace di dar senso alle piccole cose considerando la natura esclusivamente come un fondo da sfruttare a suo piacimento. Balla coi lupi è infatti un uomo bianco che comprende quando sia stato inutile quello per il quale aveva lottato fino a quel momento, che capisce come il progresso tecnico se usato per determinati scopi porta solo morte e distruzione, alterando il normale corso degli eventi naturali. L'indiano non è altro che l'emblema dell'uomo semplice, che nonostante anni e anni di sviluppo economico, sociale, tecnico e politico, è capace, esattamente come John, di ritornare alla semplicità e ad un rapporto di compenetrazione con tutto quello che è vivo.
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Un film coinvolgente capace di sprigionare nello spettatore emozioni forti talvolta completamente contrastanti che è impossibile non inducano alla riflessione. Il disprezzo, a parer mio, che dovrebbe suscitare il film non è verso l'uomo bianco ma verso qualsiasi uomo incapace di dar senso alle piccole cose considerando la natura esclusivamente come un fondo da sfruttare a suo piacimento. Balla coi lupi è infatti un uomo bianco che comprende quando sia stato inutile quello per il quale aveva lottato fino a quel momento, che capisce come il progresso tecnico se usato per determinati scopi porta solo morte e distruzione, alterando il normale corso degli eventi naturali. L'indiano non è altro che l'emblema dell'uomo semplice, che nonostante anni e anni di sviluppo economico, sociale, tecnico e politico, è capace, esattamente come John, di ritornare alla semplicità e ad un rapporto di compenetrazione con tutto quello che è vivo. Tutto ha un'anima per gli Indiani. Tutto deve essere lasciato cosi com'è. Si uccide per un unico fine: quello di soddisfare i bisogni primari dell'esistenza. Per i soldati dell'esercito americano niente è animato, niente ha capacità decisionale, al di infuori di loro. Tutto può essere manipolato a loro piacimento, tanto la sua vita non ha senso. Si uccidono animali solo per la pelliccia o, ancora peggio, per puro divertimento. L'uomo bianco tutto può perché è riuscito a costruire armi che lo rendono invincibile. Ma un uomo così non è un uomo, è una bestia.
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tiamaster
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mercoledì 19 ottobre 2011
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cpolavoro nella sua forma più alta.
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Kevin costner,nel doppio ruolo attore-regista,da vita ad un capolavoro immenso e grandioso che verrà citato nei libri di storia cinematografica.Qui,in questo film,ogni singolo aspetto di un film raggiunge il massimo possibile:regia,fotografia,sceneggiatura,trucco...tutto eccellente.Kevin costner si riconferma un attore di altissimo rango.Un film che oggi ha un valore morale e sociologico più forte che mai,in un contesto mitico e classico,che ha ispirato molti film a tema,nessuno come questo.La durata immensa (in versione estesa 4 oremeno un quarto) vanno via più velocemente di quanto potreste immaginarvi,ogni singolo personaggio è approfondito e concepito in maniera perfetta e poetica,un film-monumento saggio e commovente che resterà nei cuori di ogni spettatore,un film che passerà alla storia,imperdibile e magnifco,una vera e propria opera d'arte contemporanea.
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Kevin costner,nel doppio ruolo attore-regista,da vita ad un capolavoro immenso e grandioso che verrà citato nei libri di storia cinematografica.Qui,in questo film,ogni singolo aspetto di un film raggiunge il massimo possibile:regia,fotografia,sceneggiatura,trucco...tutto eccellente.Kevin costner si riconferma un attore di altissimo rango.Un film che oggi ha un valore morale e sociologico più forte che mai,in un contesto mitico e classico,che ha ispirato molti film a tema,nessuno come questo.La durata immensa (in versione estesa 4 oremeno un quarto) vanno via più velocemente di quanto potreste immaginarvi,ogni singolo personaggio è approfondito e concepito in maniera perfetta e poetica,un film-monumento saggio e commovente che resterà nei cuori di ogni spettatore,un film che passerà alla storia,imperdibile e magnifco,una vera e propria opera d'arte contemporanea.
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dounia
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martedì 14 giugno 2011
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la forza di credere alle proprie idee
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L'attore Kevin Costner, oltre che essere regista di "Balla coi lupi", interpreta il film ambientato in America, nel periodo della guerra di Secessione. Il film mette in evidenza vari aspetti positivi degli Indiani e del loro mondo che non viene riconosciuto dall'esercito americano. Nel film ci sono due fasi: la prima di ambientazione, di conoscenza del popolo indiano e di tranquillità; la seconda di turbolenza. Sono questi due modi diversi di vedere la vita. Inoltre la prima, durante la conoscenza degli Indiani Sioux, trasmette l'armonia, l'importanza di curarsi di popoli diversi, di vedere i loro usi e modi di vivere che vedo molto attuale.
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iosonoleggenda691
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sabato 25 dicembre 2010
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la pista che conduce all'essere umano
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Film splendidamente diretto e interpretato da Kevin Costner. Ritmo lento e riflessivo, ma coinvolgente ed emozionante. Un sublime affresco della cultura indiana della seconda metà del XIX secolo.
Nonostante la lunghezza del film (oltre 3 ore e mezzo), la visione non risulta affatto pesante, anzi il film riesce fluido e ben orchestrato. Alcune scene, sottolineate da una fantastica colonna sonora e una natura incontaminata, rimangono impresse nella memoria e sono davvero splendide. Il dettaglio sulle abitudini Sioux è curato in modo approfondito. Le emozioni che riesce a suscitare questo film sono sincere e sublimi.
Il film tratta il tema dell'amicizia senza mai cadere nella banalità.
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Film splendidamente diretto e interpretato da Kevin Costner. Ritmo lento e riflessivo, ma coinvolgente ed emozionante. Un sublime affresco della cultura indiana della seconda metà del XIX secolo.
Nonostante la lunghezza del film (oltre 3 ore e mezzo), la visione non risulta affatto pesante, anzi il film riesce fluido e ben orchestrato. Alcune scene, sottolineate da una fantastica colonna sonora e una natura incontaminata, rimangono impresse nella memoria e sono davvero splendide. Il dettaglio sulle abitudini Sioux è curato in modo approfondito. Le emozioni che riesce a suscitare questo film sono sincere e sublimi.
Il film tratta il tema dell'amicizia senza mai cadere nella banalità. Bellissimo
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ivan91
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lunedì 30 agosto 2010
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epico e commovente
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un westner epico ed emozionante che fa riflettere con un kevin costner starordinario
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ivan91
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giovedì 15 luglio 2010
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grandissimo film
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bel film con una grande kevin costner!!! 7 oscar meritati
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ivan91
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mercoledì 16 giugno 2010
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un kevin costner formidabile
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un film indimenticabile che coinvolge fin da subido con il suo incomaparbile fascino e spettacolarità: il regista e attore kevin costner dirige un film epico che non ha precedenti nella storia del cinema!!!! un film d'azione, ma che lascia spazio ai sentimenti senza essere retorico!! da vedere e rivedere!!!
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