Stefano Reggiani
Kamikazen, ci spiega il film all'inizio, è il nome di un cavallo che non vince (e chi l'ha giocato si sente dire: sei un pirla), kamikazen sono i nuovi ragazzi in schegge del disagio metropolitano: soli, nevrotici, comici. Sono quelli che cercan di far ridere nei localini notturni di quart'ordine, sperando d'essere notati dagli emissari di Drive In, perché siamo a Milano e la salvezza sta nei canali della tv commerciale, la Rai è lontana ed è una pastetta romana. Sono aspiranti attori e divi al grado minimo, che magari potranno incontrare la fortuna e il successo di Abatantuono (rari), oppure affioreranno per un attimo all'attenzione prima di tornare ai loro casini privati, la sala giochi, il ristorante, la stazione. [...]
di Stefano Reggiani, articolo completo (3507 caratteri spazi inclusi) su 8 marzo 1988