fedeleto
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venerdì 16 dicembre 2011
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angeli sopra berlino
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Sopra il cielo di una Berlino in bianco e nero,degli angeli sorvegliano e aiutano le persone immerse nei loro pensieri,un angelo sensibile e innamorato di una donna,non riuscira' a non provare la tentazione di incarnarsi uomo ,e poterla conoscere.Il desiderio di un angelo prendera' vita e la donna si innamorera' di lui ,Anche gli angeli amano e proteggono,e forse l'unica differenza con gli uomini e' che loro non pensano ma sentono.Wim Wenders,dopo il documentario di Tokio-Ga,dirige un capolavoro sia nella sua struttura stilistica che nella sua storia emozionante e commovente scrita con Peter Handke ,il celebre scrittore austriaco.La storia si incentra sulla figura di angeli che sorvegliano e girano per berlino,cercano di aiutare le persone(con il tocco di una mano cambiano in positivo le loro emozioni) ma non sempre ci riescono(il ragazzo che si butta dal palazzo),e' una berlino in crisi,e una donna che lavora per il circo,vive di sogni e speranze,forse questo suo essere una sorta di angelo in terra,attira l'angelo che la vede cosi pura e candida(immortalata dall'altalena in cui la ragazza fa' il numero al circo),non resta che provare a credere di poter diventare umano restando angelo dentro.
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Sopra il cielo di una Berlino in bianco e nero,degli angeli sorvegliano e aiutano le persone immerse nei loro pensieri,un angelo sensibile e innamorato di una donna,non riuscira' a non provare la tentazione di incarnarsi uomo ,e poterla conoscere.Il desiderio di un angelo prendera' vita e la donna si innamorera' di lui ,Anche gli angeli amano e proteggono,e forse l'unica differenza con gli uomini e' che loro non pensano ma sentono.Wim Wenders,dopo il documentario di Tokio-Ga,dirige un capolavoro sia nella sua struttura stilistica che nella sua storia emozionante e commovente scrita con Peter Handke ,il celebre scrittore austriaco.La storia si incentra sulla figura di angeli che sorvegliano e girano per berlino,cercano di aiutare le persone(con il tocco di una mano cambiano in positivo le loro emozioni) ma non sempre ci riescono(il ragazzo che si butta dal palazzo),e' una berlino in crisi,e una donna che lavora per il circo,vive di sogni e speranze,forse questo suo essere una sorta di angelo in terra,attira l'angelo che la vede cosi pura e candida(immortalata dall'altalena in cui la ragazza fa' il numero al circo),non resta che provare a credere di poter diventare umano restando angelo dentro.Un Wenders ottimo,che fa riflettere su un'immanenza esistenziale che non sempre porta a riflettere l'uomo nella sua impossibilita' di trascendere ,un gioiello che porta il messaggio di amore e speranza,nonostante si affacci ad una berlino svuotata dalla guerra nonostante gli anni passati oramai dalla guerra.Bellissima la sequenza iniziale sulla gedachtinis kirke(una chiesa simbolica che immortala l'orrore della guerra poiche' ha ancora il tetto devastato dai bombardamenti),DA VEDERE E APPREZZARE.
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giorpost
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venerdì 20 agosto 2010
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una favola per puri, una favola per pochi
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Nel corso degli anni ho letto diverse critiche e recensioni su "Il Cielo Sopra Berlino", e quanto ho realizzato è un'ipotesi triste: al mondo ci sono poche anime pure.Mi spiego. Nell'opera il Wenders non si limita a raccontare una storia fatta di angeli, dialoghi magari lunghi, speranze di un popolo con una storia ingobrante eccetera, ma focalizza il tutto su un aspetto: gli stessi angeli sono visibili da alcuni esseri viventi (puri,come bambini o rari adulti). Conclusione: chi ancora oggi critica negativamente questo lungometraggio non ha conservato il benchè minimo barlume di purezza nel suo spirito e nell'involucro che lo ospita.Sia chiaro:il sottoscritto non è che sia uno stinco di purezza,ma sà apprezzare le favole non banalotte, ben raccontate e che(perchè no?) hanno una morale.
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Nel corso degli anni ho letto diverse critiche e recensioni su "Il Cielo Sopra Berlino", e quanto ho realizzato è un'ipotesi triste: al mondo ci sono poche anime pure.Mi spiego. Nell'opera il Wenders non si limita a raccontare una storia fatta di angeli, dialoghi magari lunghi, speranze di un popolo con una storia ingobrante eccetera, ma focalizza il tutto su un aspetto: gli stessi angeli sono visibili da alcuni esseri viventi (puri,come bambini o rari adulti). Conclusione: chi ancora oggi critica negativamente questo lungometraggio non ha conservato il benchè minimo barlume di purezza nel suo spirito e nell'involucro che lo ospita.Sia chiaro:il sottoscritto non è che sia uno stinco di purezza,ma sà apprezzare le favole non banalotte, ben raccontate e che(perchè no?) hanno una morale.Se poi ci metti pure un cast di attori che hanno in comune una straordinaria espressività,il risultato non può che incontrare i miei modestissimi favori.Al perfetto (per questo ruolo)Bruno Ganz si affianca infatti una donna bellissima, ancor più angelica degli stessi angeli, una perfetta Solveig Dommartin (daccordo, musa di Wim, ma ogni uno di noi ne ha una)e i due,insieme ad una bella fotografia, ottime inquadrature,location fantastiche (vedi la Biblioteca Nazionale)fanno di questo film un delicato torrente di pensieri,bellezza,Sentimenti(la S volutamente maiuscola)che personalmente mi ha trascinato fino alla vallata facendomi ricordare che quand'ero bambino volevo un angelo custode e,anche se oggi non ci credo più, per 2 ore ci ho creduto di nuovo e lì, proprio lì, stà la grandezza di un cineasta del quale non tutti i lavori mi piacciono ma che con questo è riuscito a farmi riapprezzare cose delle quali avevo perso traccia.Null'altro.Capolavoro.semplicemente(la s volutamente minuscola).
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luca scialò
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domenica 8 agosto 2010
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gli esseri umani visti dagli angeli
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In una Berlino ormai agli sgoccioli della riunificazione, due angeli osservano le vite degli uomini, i loro sentimenti, i loro pensieri più nascosti, i loro ricordi, le lo ansie, paure, gioie, solitudini, e possono essere visti solo dai bambini. Uno di loro però si innamora di un'equlibrista e desidera tanto di diventare un essere umano per poterle parlare, toccarla....
Il film punta ad essere toccante, struggente, coinvolgente, ma finisce per essere soprattutto prosaico, prolisso, soffermato spesso in modo eccessivo su determinate situazioni e scene. Con un pò di dinamismo in più e un linguaggio meno ricercato, poteva benissimo essere un capolavoro. Ben riuscite però le scene con Peter Falk, proprio perchè semplici e pratiche, e ottima l'idea del color seppia dato alla pellicola, che dà al tutto una sensazione ultraterrena.
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In una Berlino ormai agli sgoccioli della riunificazione, due angeli osservano le vite degli uomini, i loro sentimenti, i loro pensieri più nascosti, i loro ricordi, le lo ansie, paure, gioie, solitudini, e possono essere visti solo dai bambini. Uno di loro però si innamora di un'equlibrista e desidera tanto di diventare un essere umano per poterle parlare, toccarla....
Il film punta ad essere toccante, struggente, coinvolgente, ma finisce per essere soprattutto prosaico, prolisso, soffermato spesso in modo eccessivo su determinate situazioni e scene. Con un pò di dinamismo in più e un linguaggio meno ricercato, poteva benissimo essere un capolavoro. Ben riuscite però le scene con Peter Falk, proprio perchè semplici e pratiche, e ottima l'idea del color seppia dato alla pellicola, che dà al tutto una sensazione ultraterrena.
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mr.619
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domenica 4 luglio 2010
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personificazione dei sentimenti
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Wim Wenders riesce a sentire lo spirito della Germania, le voci di anime senza fede, speranza, sogni, illusioni e passione, il cui canto del proprio dolore diviene la nota struggente di un mondo deturpato dal logorio e dal grigiore dei tempi: gli angeli sanno percepire i reali colori della vita.Sperimentale.
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antomelis
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giovedì 4 marzo 2010
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2 angeli vagano x la città e sentono i pensieri..
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C I N E M A ! 2 angeli che vagano x la città e sentono i pensieri frenetici della gente.. ma poi succede che uno di loro, Damiel, ne resta incantato e desidera essere pure lui un uomo, tanto che lo diviene realmente.. e allora... è difficile raccontare la grandezza di questo film… c’è il rischio di non rendergli giustizia… e allora meglio non rischiare… questa che segue è la trascrizione di una delle ultime sequenze: ".. io sono pronta.. ora tocca a te.. hai tu in mano il gioco.. adesso o mai più! tu hai bisogno di me.. tu avrai bisogno di me.. non c'è storia più grande della nostra.. quella mia e tua.. dell'uomo e della donna.
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C I N E M A ! 2 angeli che vagano x la città e sentono i pensieri frenetici della gente.. ma poi succede che uno di loro, Damiel, ne resta incantato e desidera essere pure lui un uomo, tanto che lo diviene realmente.. e allora... è difficile raccontare la grandezza di questo film… c’è il rischio di non rendergli giustizia… e allora meglio non rischiare… questa che segue è la trascrizione di una delle ultime sequenze: ".. io sono pronta.. ora tocca a te.. hai tu in mano il gioco.. adesso o mai più! tu hai bisogno di me.. tu avrai bisogno di me.. non c'è storia più grande della nostra.. quella mia e tua.. dell'uomo e della donna... sarà una storia di giganti.. invisibili.. riproducibili.. sarà una storia di nuovi progenitori! guarda.. i miei occhi.. sono l'immagine della necessità.. del futuro di tutti sulla piazza. la notte scorsa ho sognato qualcuno, uno sconosciuto.. il mio uomo.. soltanto con lui potevo essere sola e aprirmi a lui, aprirmi tutta, tutta sua, farlo entrare dentro di me tutto intero.. avvolgerlo con il labirinto della comune beatitudine.. io lo so.. sei tu quello!"
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greice
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domenica 26 aprile 2009
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io ora so ciò che nessun angelo sa
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Un film meraviglioso. Due angeli assistono passivamente alla vita degli umani, vorrebbero interagire con loro, aiutarli a superare i dolori; ma possono solo essere presenti, osservare la vita che scorre, partecipare e soffrire per gli uomini, con gli uomini. Fino a quando uno dei due angeli desidera di diventare umano. Un film malinconico, intenso, pieno di speranza. Un inno al vero amore, non è più un illusione, esiste in tutta la sua intensità, anche se può essere solo per un angelo.
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(di antomelis)
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mister d
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giovedì 5 marzo 2009
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drammatico e meraviglioso
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Metafisico e simbolico, l'angelo che contempla il susseguirsi inesorabile degli eventi non è distante dall'uomo che osserva l'ineluttabilità del destino.
Effimero è anche il calarsi nella realtà fisica, solo più calda e profumata, ma breve e fragile.
Restano solo sprazzi di poesia e qualche ricordo.
Drammatico e meraviglioso.
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amodio64
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mercoledì 21 gennaio 2009
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sarebbe bello se fosse così
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Perchè si nasce? E qual'è (se c'è) il senso dell'esistenza? E la morte? Domande semplici, infantili per qualcuno; eppure senza una apparente risposta. La religione o la filosofia o magari la poesia però possono, se non rispondere, almeno interpretare, ipotizzare, buttare là un qualcosa che aiuti (qualcuno) a riflettere su di sè e sul tutto. Wim Wenders e Peter Handke hanno utilizzato soprattutto l'"arma" della poesia, oltre a quella della filosofia, per scrivere lo straordinario Cielo sopra Berlino. Ma poesia c'è anche nelle immagini, nella macchina da presa che coglie frammenti di vita, e nei suoni, che ci restituiscono pensieri, speranze, timori, ansie, cose mai accadute e cose che (forse) non accadranno mai.
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Perchè si nasce? E qual'è (se c'è) il senso dell'esistenza? E la morte? Domande semplici, infantili per qualcuno; eppure senza una apparente risposta. La religione o la filosofia o magari la poesia però possono, se non rispondere, almeno interpretare, ipotizzare, buttare là un qualcosa che aiuti (qualcuno) a riflettere su di sè e sul tutto. Wim Wenders e Peter Handke hanno utilizzato soprattutto l'"arma" della poesia, oltre a quella della filosofia, per scrivere lo straordinario Cielo sopra Berlino. Ma poesia c'è anche nelle immagini, nella macchina da presa che coglie frammenti di vita, e nei suoni, che ci restituiscono pensieri, speranze, timori, ansie, cose mai accadute e cose che (forse) non accadranno mai. Berlino è il mondo, gli angeli siamo noi stessi, sono rinchusi dentro di noi. Qualche volta, riescono a saltar fuori, decidono di avere una vita propria, di lasciarsi vedere da chiunque (e non solo, come avviene normalmente, dai bambini e dai folli). L'esistenza, allora, seppur angosciosa, al limite dell'insopportabilità, diventa degna di essere vissuta. L'amore, quello vero, è l'elemento discriminante, il punto di rottura (in positivo), rispetto al non-essere. La vita non sarà meravigliosa ma può diventare angelica.
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andrea 79
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lunedì 17 novembre 2008
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favola
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Favola moderna. Film a tratti poetico. Per chi crede che i propri sogni possano divenire realtà.
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monta
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sabato 20 settembre 2008
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ganz
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Mi cresceranno ali molto diverse da quelle solite. Ali che finalmente mi stupiranno.
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