toty bottalla
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venerdì 13 giugno 2014
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un'opera artistica straordinaria e irripetibile!
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Diretto dal grande monicelli, sordi da sfogo a tutta la sua arte fatta di tecnica, talento, vocazione e altissima personalità, il film è pieno di belle cose: le locations, la fotografia, le musiche, la scenografia, sceneggiatura e soprattutto l'interpretazione istrionica, cialtronesca virtuosamente comica dell'immenso sordi, la visione è costantemente divertente e godibile suscitando risate non sciocche, importantissimo, è pure il contributo del grande paolo stoppa e buone le seconde linee, la commedia regala anche spunti di riflessione morale, un'opera artistica difficilmente replicabile. Saluti.
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panperfocaccia
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giovedì 26 dicembre 2013
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da vedere e rivedere!
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Galleria di situazioni dove Sordì dà il meglio!
Poche parole: guardatelo!
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daniele12
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mercoledì 3 aprile 2013
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daniele
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Agli inizi del XIX secolo, in una Roma minacciata dalle campagne napoleoniche vive il marchese Onofrio del Grillo, guardia nobile dello stato papale dall'indole goliardica e lazzarona. Le sue giornate cominciano sempre tardi al mattino, con i servi del palazzo costretti a non fare rumore fino al suo levarsi, e sono improntate all'organizzazione di scherzi e alla frequentazione di bettole, bische clandestine e di giovani popolane senza grazia. Il suo edonismo senza remore e le sue provocazioni ingiuriose nei confronti di mendicanti, papi e consanguinei, proseguono liberamente fino al giorno in cui Napoleone invade lo Stato Pontificio e i francesi entrano a Roma. L'incontro con una giovane e bellissima attrice, gli fa per la prima volta pensare di poter abbandonare Roma
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dandy
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sabato 22 ottobre 2011
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grande,ma non proprio impeccabile.
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La sordida Roma papalina ottocentesca raccontata da Monicelli in bilico tra medioevo e modernità,all'insegna della farsa irriverente e dissacrante,incarnata dal Marchese del Grillo.Personaggio arrogante nell'orgoglio del proprio status,aspirante parigino ma disinteressato a cambiare le cose,conscio di appartenere al passato e deciso più che mai a spassarsela a spese d'altri.Come per "L'armata Brancaleone",anche qui la corince storica è composta di aneddoti demistificanti e paradossi,nonchè richiami al presente.Ma il risultato è molto meno mirabolante,nell'insieme è piuttosto incorente,e eterogeneo nelle fonti(dal Boccaccio a Belli).
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La sordida Roma papalina ottocentesca raccontata da Monicelli in bilico tra medioevo e modernità,all'insegna della farsa irriverente e dissacrante,incarnata dal Marchese del Grillo.Personaggio arrogante nell'orgoglio del proprio status,aspirante parigino ma disinteressato a cambiare le cose,conscio di appartenere al passato e deciso più che mai a spassarsela a spese d'altri.Come per "L'armata Brancaleone",anche qui la corince storica è composta di aneddoti demistificanti e paradossi,nonchè richiami al presente.Ma il risultato è molto meno mirabolante,nell'insieme è piuttosto incorente,e eterogeneo nelle fonti(dal Boccaccio a Belli).Inoltre,malgrado gli scherzi del Marchese richiamino inequivocabilmente alle zingarate di"Amici miei",il ritmo è blando e si ride molto meno di quanto ci si aspetti.Sordi(anche sceneggiatore)è comunque perfetto nel suo doppio ruolo,tra virtuosismo e trivialità da romanaccio(ma a conti fatti è forse più divertente come carbonaio Gasperino).Anche Stoppa,Papa sui generis che sopporta di malavoglia le burle di Onofrio,merita una menzione.Successone all'epoca,e secondo incasso della stagione tra "Innamorato pazzo" e "Il tempo delle mele".In dvd è uscita una versione più lunga di 144'.Comunque,tutto sommato,meglio che film così siano considerati cult e sopravvalutati,visto quello che ci tocca vedere oggi!
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teofrasto
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martedì 23 agosto 2011
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monicelli grande maestro
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Film capolavoro di Monicelli. A Berlino se ne resero subito conto, gli assegnarono infatti al Festival il premio per la miglior regia. Magnifico e ironico affresco sulla storia. Non è solo un film comico, Monicelli desacralizza la storia e ne mette in luce tutti gli aspetti più critici, seppure nascosti dietro la grande comicità. Abbiamo già qui presente la critica all'italietta bene, filopapale, ma anche all'arroganza del potere, al qualunquismo che predomina su tutto e alla rivoluzione francese stessa. Oltre ad un insuperabile Alberto Sordi c'è da notare la fantastica interpretazione di Paolo Stoppa nella parte del Papa.
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Film capolavoro di Monicelli. A Berlino se ne resero subito conto, gli assegnarono infatti al Festival il premio per la miglior regia. Magnifico e ironico affresco sulla storia. Non è solo un film comico, Monicelli desacralizza la storia e ne mette in luce tutti gli aspetti più critici, seppure nascosti dietro la grande comicità. Abbiamo già qui presente la critica all'italietta bene, filopapale, ma anche all'arroganza del potere, al qualunquismo che predomina su tutto e alla rivoluzione francese stessa. Oltre ad un insuperabile Alberto Sordi c'è da notare la fantastica interpretazione di Paolo Stoppa nella parte del Papa. Stupenda come al solito la musica di Piovani, che insieme a Rota, Morricone e Badalamenti è da considerarsi certamente tra i migliori musicisti che si son dedicati al cinema. La regia di Monicelli è perfetta e compone degli stupendi quadri storici: ancora una volta come fu per Brancaleone, la storia si fa strumento per ridere e pensare.
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joker 91
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domenica 23 gennaio 2011
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un cult
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trama forse un po banale per questo film ma l' intento del grAnde monicelli era senza ombra di dubbio quello di disegnare quel modo di vivere di un ricco nobile davanti al povero di tutti i giorni e di come il riccho se ne infischi dei guai del mondo,monicelli crea un personaggio su misura per alberto sordi che in un ruolo cosi non deve nemmeno recitare,lui è semplicemente perfetto ed questa comicità italiana difficilmente si recupererà se non si prenderanno questi film come esempio. La comicità italiana di oggi in confronto è vera immondizia per questo le 5 STELLE sono d'obbigo
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siper
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sabato 4 dicembre 2010
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il one man show del '700
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Nella Roma nobiliare di fine ‘700 il maestro Mario Monicelli, inserisce la figura del Marchese Onofrio Del Grillo. Quest’ultimo appartenente ad una famiglia vicina al papato, trascorre la sua oziosa vita nel burlarsi degli altri, in particolar modo della plebe. Ma riesce a prendersi gioco anche dello stesso Papa Pio VII, scampando da una pena capitale cui era stato condannato. La figura del suo sosia plebeo, Gasperino, dà, poi, il là a numerosi scherzi ed equivoci, cui ovviamente il marchese non si sottrae. Disegnato perfettamente addosso ad Alberto Sordi da Mario Monicelli, “Il marchese Del Grillo” è uno dei capisaldi della commedia italiana di quegli anni, anche se a differenza di pellicole come (per citare lo stesso regista) “I soliti ignoti” non c’è una trama ben delineata che viene seguita alla lettera.
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Nella Roma nobiliare di fine ‘700 il maestro Mario Monicelli, inserisce la figura del Marchese Onofrio Del Grillo. Quest’ultimo appartenente ad una famiglia vicina al papato, trascorre la sua oziosa vita nel burlarsi degli altri, in particolar modo della plebe. Ma riesce a prendersi gioco anche dello stesso Papa Pio VII, scampando da una pena capitale cui era stato condannato. La figura del suo sosia plebeo, Gasperino, dà, poi, il là a numerosi scherzi ed equivoci, cui ovviamente il marchese non si sottrae. Disegnato perfettamente addosso ad Alberto Sordi da Mario Monicelli, “Il marchese Del Grillo” è uno dei capisaldi della commedia italiana di quegli anni, anche se a differenza di pellicole come (per citare lo stesso regista) “I soliti ignoti” non c’è una trama ben delineata che viene seguita alla lettera. C’è piuttosto una raccolta di scherzi, aneddoti e burle che si uniscono in un corpo unico, rendendo ugualmente il film irresistibile. L’interpretazione di Sordi è perfetta, e la mancanza di altri attori di grido gli fa assumere una grandezza ulteriore, rendendo l’intero film una sorta di one man show del ‘700
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[+] bucci e stoppa
(di teofrasto)
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ultimoboyscout
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martedì 2 febbraio 2010
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capolavoro.
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Che ridere!! Un film geniale sotto ogni punto di vista! A mio avviso il film italiano più bello che abbia mai visto. Dalla regia, passando per un fantastico Flavio Bucci arrivando al fenomeno Sordi. Bellissimo lo scherzo delle campane di Roma che contemporaneamente suonano annunciando la morte del Papa ma storico quello di Gasperino er carbonaro. 30 anni quasi e non sentirli resta sempre piacevolissimo da vedere...anzi se non l'avete già fatto munitevi di supporto e preparatevi a una bellissima serata di divertimento!
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cappellaio matt.o
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lunedì 12 ottobre 2009
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ma è un capolavoro
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ma come fa ad avere solo 3 stelle di media questo capolavoro della commedia italiana??? questo film va visto!!!
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barnaby
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venerdì 4 settembre 2009
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il marchese del grillo (1981) - barnaby
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Nell’Ottocento, a Roma, sotto il pontificato di Pio VII, vive Onofrio del Grillo, marchese e guardia scelta del papa, la cui principale passione e occupazione è combinare scherzi a chiunque gli capiti sotto tiro, non risparmiando nessuno. E niente lo potrà mai cambiare.
Monicelli dirige questa lunga commedia in costume che sembra un Amici miei individuale, in cui il protagonista si fa beffe di tutto e di tutti, per il puro e semplice gusto di divertirsi e divertire. Ci sono alcuni episodi veramente divertenti. Un film fatto su misura per A. Sordi, che è in più occasioni mette in gioco tutto il suo istrionismo, in particolare quando si arrabbia o quando, nei panni del carbonaio Gasparino, non capisce più niente.
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Nell’Ottocento, a Roma, sotto il pontificato di Pio VII, vive Onofrio del Grillo, marchese e guardia scelta del papa, la cui principale passione e occupazione è combinare scherzi a chiunque gli capiti sotto tiro, non risparmiando nessuno. E niente lo potrà mai cambiare.
Monicelli dirige questa lunga commedia in costume che sembra un Amici miei individuale, in cui il protagonista si fa beffe di tutto e di tutti, per il puro e semplice gusto di divertirsi e divertire. Ci sono alcuni episodi veramente divertenti. Un film fatto su misura per A. Sordi, che è in più occasioni mette in gioco tutto il suo istrionismo, in particolare quando si arrabbia o quando, nei panni del carbonaio Gasparino, non capisce più niente. F. Bucci è notevole nei panni del prete rivoluzionario. L’episodio che coinvolge il marchese e il suo falegname Aronne ricorda purtroppo molto da vicino l’attualità.
Voto: 7,5
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