toty bottalla
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mercoledì 11 maggio 2016
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film inutile, scadente e pure lungo!
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In una famiglia benestante che vive in una villa di campagna il piccolo Martino parla con un amico immaginario ed il resto della famiglia lo asseconda, poi succedono cose strane mal rappresentate nel film.
Un lavoro inguardabile quello di Aliprandi forse più a suo agio in gestioni televisive, fatto è, che "Sussurro Nel Buio" risulta un film scadente sotto ogni punto di vista: scarse capacità interpretative, situazioni da soap opera, suspense assente, tempi lunghi intervallati da una sottintesa e velata fase erotica che poco c'entra col racconto, non viene fuori il movente del film nè una tensione decente e i pochi effetti speciali sembrano organizzati da Topo Gigio.
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In una famiglia benestante che vive in una villa di campagna il piccolo Martino parla con un amico immaginario ed il resto della famiglia lo asseconda, poi succedono cose strane mal rappresentate nel film.
Un lavoro inguardabile quello di Aliprandi forse più a suo agio in gestioni televisive, fatto è, che "Sussurro Nel Buio" risulta un film scadente sotto ogni punto di vista: scarse capacità interpretative, situazioni da soap opera, suspense assente, tempi lunghi intervallati da una sottintesa e velata fase erotica che poco c'entra col racconto, non viene fuori il movente del film nè una tensione decente e i pochi effetti speciali sembrano organizzati da Topo Gigio. Saluti.
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poldino
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mercoledì 26 gennaio 2011
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"carnevale" nel buio (con gli occhiali)
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Con questo film, Marcello Aliprandi si sforza di costruire un thriller a metà strada tra il fantastico e l'onirico, ma il risultato finale è imbarazzante.Anche le scene che dovrebbero infondere paura nello spettatore, si rivelano delle "carnevalate", girate e montate con i piedi.
Ne è un lucido esempio, quella dove muore fulminato lo psichiatra interpretato da Joseph Cotten,che si sdraia nella vasca con il capo poggiato sul bordo destro, ma come per miracolo viene trovato morto con la testa chinata sul bordo sinistro. Che dire, invece, della governante sconvolta dalla presenza di un rospo di gomma verde nella vasca? Aliprandi era un mediocre regista, ma ha sempre avuto la presunzione di voler girare a tutti i costi dei film ricercati e apparentemente impegnati, senza arrivare mai a nulla di concreto.
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Con questo film, Marcello Aliprandi si sforza di costruire un thriller a metà strada tra il fantastico e l'onirico, ma il risultato finale è imbarazzante.Anche le scene che dovrebbero infondere paura nello spettatore, si rivelano delle "carnevalate", girate e montate con i piedi.
Ne è un lucido esempio, quella dove muore fulminato lo psichiatra interpretato da Joseph Cotten,che si sdraia nella vasca con il capo poggiato sul bordo destro, ma come per miracolo viene trovato morto con la testa chinata sul bordo sinistro. Che dire, invece, della governante sconvolta dalla presenza di un rospo di gomma verde nella vasca? Aliprandi era un mediocre regista, ma ha sempre avuto la presunzione di voler girare a tutti i costi dei film ricercati e apparentemente impegnati, senza arrivare mai a nulla di concreto.
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(di giuseppegazza)
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