fedeleto
|
mercoledì 30 giugno 2010
|
la satira di risi colpisce ancora
|
|
|
|
Risi e' sempre stato un regista di grande talento,e con questa pellicola ancora una volta dimostra il suo stile deciso e pungente legato ad un'ironia decisamente valida.La storia si ambienta inizialmente a venezia dove una ragazza di nome marcellina(agostina belli) sogna di fare il cinema e si concede ad un produttore che le chiede di venire a roma per fare fortuna.legata ad un uomo che conosce da molti anni decide di sposarsi a roma e di provare il suo ingresso nel mondo del cinema,ed il secondo obiettivo andra' in porto ma il primo non riuscira' ad essere soddisfatto.Tra peripeze e disastri,marcellina finira' nelle mani di un buon uomo che la manterra' nel migliore dei modi,non incontrando piu' il suo vero amore.
[+]
Risi e' sempre stato un regista di grande talento,e con questa pellicola ancora una volta dimostra il suo stile deciso e pungente legato ad un'ironia decisamente valida.La storia si ambienta inizialmente a venezia dove una ragazza di nome marcellina(agostina belli) sogna di fare il cinema e si concede ad un produttore che le chiede di venire a roma per fare fortuna.legata ad un uomo che conosce da molti anni decide di sposarsi a roma e di provare il suo ingresso nel mondo del cinema,ed il secondo obiettivo andra' in porto ma il primo non riuscira' ad essere soddisfatto.Tra peripeze e disastri,marcellina finira' nelle mani di un buon uomo che la manterra' nel migliore dei modi,non incontrando piu' il suo vero amore.Pellicola che tenta di trovare il gusto della satira con alcune degne trovate(eccezionale renato pozzetto nella parte del gerarca fascista),e spiccano personaggi di un certo calibro(gassman e tognazzi in primis),pertanto il film viene sorretto da agostina belli che per tutta la pellicola vive il sogno dell'illusione ,e di un falsa speranza che seppur non la portera' lontana dalla felicita',non potra' nemmeno farle vivere quel sogno d'amore che avrebbe voluto sempre intorno a se'.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a fedeleto »
[ - ] lascia un commento a fedeleto »
|
|
d'accordo? |
|
parsifal
|
lunedì 4 marzo 2019
|
retorica e tristi realtà
|
|
|
|
IL MAestro Dino Risi, regista ed autore di elevato spessore, coadiuvato dal caro amico Maccari, diede vita nel 1976 a questa agrodolce commedia il cui scopo non è solo far ridere o sorridere lo spettatore, ma mettere in luce ed ironizzare su un'intera epoca del Cinema Italiano, quella dei Telefoni Bianchi, che nasceva nel 1936 ed era dedicata ad un pubblico popolare , pur narrando le imprese di personaggi appartenenti all'alta società , tanto che il filone venne denominato anche Cinema Decò , in virtù delle scenografie , sontuose e molto accurate. La protagonista è appunto una fervida seguace di tale filone cinematografico, imbevuto non a caso di retorica familistica e valori borghesi, assai cari al regime di quel periodo.
[+]
IL MAestro Dino Risi, regista ed autore di elevato spessore, coadiuvato dal caro amico Maccari, diede vita nel 1976 a questa agrodolce commedia il cui scopo non è solo far ridere o sorridere lo spettatore, ma mettere in luce ed ironizzare su un'intera epoca del Cinema Italiano, quella dei Telefoni Bianchi, che nasceva nel 1936 ed era dedicata ad un pubblico popolare , pur narrando le imprese di personaggi appartenenti all'alta società , tanto che il filone venne denominato anche Cinema Decò , in virtù delle scenografie , sontuose e molto accurate. La protagonista è appunto una fervida seguace di tale filone cinematografico, imbevuto non a caso di retorica familistica e valori borghesi, assai cari al regime di quel periodo. La giovane Marcella Valmarin, una giovanissima ed affascinante A.Belli, proviene da una famiglia contadina di C.Veneto, ma sogna di poter andare a Roma, per intraprendere la carriera dell'attrice. Un giorno , durante la mostra del Cinema, incontra un bellimbusto dall'aria spavalda e dalla promessa facile , Luciani ( M.Arena) fac-totum di un regista presente alla mostra. Lei si lascia irretire e si concede, sperando di diventare una stella di lì a poco. IL bellimbusto sparirà e lei resterà cameriera. Ma convincerà il fidanzato Roberto ( C.Ponzoni) ad andare a Roma, per partecipare ad un rito nuziale collettivo, in puro stile littorio. Partiranno per Roma, lei andrà da Luciani , scoprendo che era solo un millantatore. Ad un passo dalle nozze cede alle lusinghe di un gerarca, Bruno, un grande ed esplosivo Pozzetto. Roberto se ne accorge e rifiuta sull 'altare di sposarla . Lui finirà in prima linea e lei diverrà la concubina di Bruno. per poco tempo però: Bruno la instraderà alla prostituzione, portandola nella casa di tolleranza , gestita dalla di lui madre. Prostituta a tutti gli effetti , incontrerà ogni tipo di uomo tanto da poterne scrivere un manuale. Un giorno , il caso vuole che Marcella , durante un salvataggio dai flutti del maldestro Bruno, entri nelle grazie del Duce, diventando la sua amante. Ora si spalancheranno le porte del Cinema; diverrà Alba Doris, diva italiana osannata dal pubblico e dal regime. Incontrerà il suo idolo, Franco Denza , Gassmann mattatore più che mai, e ne diverrà l'amante. Lui non ha talento, viene doppiato e certo non è uno specchio di virtù, anzi tutt'altro e questo minerà il loro rapporto. La guerra spazzerà via tutto; lavoro, lusso, denaro, fama ed ogni altra cosa. Marcella decide di tornare dai suoi e si mette in viaggio. Vivrà situazioni difficili, alcune surreali e d incontrerà un bieco personaggio, privo di morale e di scrupoli, Adelmo ( imbattibile U. Tognazzi) che commette ogni sorta di nefandezza , pur di guadagnare, ivi compresa la delazione ai danni di alcuni appartenenti alla comunità ebraica. Tornando a casa, in un angolo del Nord in cui stanno girando un film di propaganda repubblichina, incontra F.Denza, ridotto ormai ad essere lo spettro di sè stesso, scavato dai vizi e dalle droghe. Al suo ritorno , i genitori, lungi dall 'accarezzarla e gettarle le braccia al collo, la rimproverano per aver perso i suoi averi, desiderosi di godere delle sue ricchezze. L'ultima illusione cade miseramente: L'azione si sposta a qualche anno dopo la fine della guerra e ci mostra Marcella In veste di moglie e madre, desiderosa di trovare la tomba di Roberto. Per cui , insieme al marito, parte per la Russia , dove Roberto venne dichiarato deceduto, durante la famigerata campagna. L'ironia della sorte li mette sula stessa strada , senza farli incontrare. Ironia sottile ed elegante , tipica di Risi, ed intrepretazione di ottiimo livello da parte di tutti gli attori del cast.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a parsifal »
[ - ] lascia un commento a parsifal »
|
|
d'accordo? |
|
renatoc.
|
lunedì 16 luglio 2018
|
una simpatica satira!
|
|
|
|
Che ci sia un regime dittatoriale, o la democrazia, il destino di belle donne desiderose di far carriera o sfondare in qualche campo, come in questo caso, nel cinema, non cambia! Il mondo è sempre pieno di persone che dicono di essere chiassà chi e promettono mari e monti ma poi ne approfittano sessualmente e basta! Per la nostra Marcella, nel periodo degli anni '30, la sorte è stata buona perchè ha incontrato, seppur casualmente, Mussolini che se ne è un po' invaghito e l'ha raccomandata nel mondo del cinema! Fino al 25 Luglio 1943 la sorte di Marcella va bene, ottiene parti anche se recita male, poi con la caduta del duce cade anche la sua fortuna; se ne torna dai genitori, nel Veneto, e questi, quando la vedono arrivare senza soldi, l
[+]
Che ci sia un regime dittatoriale, o la democrazia, il destino di belle donne desiderose di far carriera o sfondare in qualche campo, come in questo caso, nel cinema, non cambia! Il mondo è sempre pieno di persone che dicono di essere chiassà chi e promettono mari e monti ma poi ne approfittano sessualmente e basta! Per la nostra Marcella, nel periodo degli anni '30, la sorte è stata buona perchè ha incontrato, seppur casualmente, Mussolini che se ne è un po' invaghito e l'ha raccomandata nel mondo del cinema! Fino al 25 Luglio 1943 la sorte di Marcella va bene, ottiene parti anche se recita male, poi con la caduta del duce cade anche la sua fortuna; se ne torna dai genitori, nel Veneto, e questi, quando la vedono arrivare senza soldi, la cacciano! La buona sorte le arride però nuovamente facendole incontrare un imprenditore svizzero che la sposa e le fa vivere una vita agiata! La vittima della storia, è il suo fidanzato Roberto (Cochi Ponzoni), che pur perdonandola dei suoi continui tradimenti, anche se fatti soprattutto per motivi di carriera, continua ad essere trattato male! Figure caratteristiche del film sono Vittorio Gassman nella parte di un attore opportunista che sta sempre dalla parte del vincitore! Triste la sua fine: dei partigiani, vedendolo vestito da fascista, nonostante egli dicesse che era vestito così perchè stava girando un film, fingono di fucilarlo, gli dicono poi,affettuosamente, che era uno scherzo e se ne vanno! Ma la paura che egli si era preso allo scoppio dei colpi è stata tale che gli è venuto un infarto e muore! Il personaggio più odioso del film è quello interpretato da Ugo Tognazzi! Un gobbo che va in giro a rubare anche i materassi alle vecchiette fingendo di volerle aiutare, ma che il maggior crimine lo commette quando va in giro in cerca di Ebrei dicendo che li vuole salvare e poi li va a vendere ai nazisti in cambio di denaro! Questo fatto gli procura il disprezzo perfino dell'ufficiale nazista che lo paga, il quale gli da si i soldi ma gli pesta con disprezzo la mano quando li raccoglie! Buono il resto del cast di attori, da Renato Pozzetto a Lino Toffolo nelle parti più strambe! Il povero fidanzato di Marcella, Roberto viene spedito dappertutto a fare la guerra, dall'Africa alla Spagna fino in Russia dove poi si accasa con una russa e forma una famiglia! Marcella, credendolo morto, durante un viaggio in Russia col marito, lo incontra con una lunga barba e baffi, ma non non lo risconosce, e forse nemmeno lui riconosce lei, ed i due si allontanano ognuno per la propria strada e con la propria famiglia! Film Piacevole degno di Dino Risi!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a renatoc. »
[ - ] lascia un commento a renatoc. »
|
|
d'accordo? |
|
onufrio
|
lunedì 21 gennaio 2019
|
alba doris, ascesa e declino di un attrice
|
|
|
|
Ambientato durante il periodo fascista, Risi racconta le avventure di una giovane donna veneziana, Marcella, che aspira a diventare attrice, ragazza ingenua e "facilotta" si abbandona ai piaceri della carne con l'obiettivo di sfondare nel mondo del cinema, tanto da divenire anche l'amante del duce, e grazie a questa importante relazione diventerà una famosa attrice dell'epoca con i cosiddetti film dal genere "Telefoni Bianchi". La sua ambizione sarà in perenne contrasto con l'unico vero amore della sua vita, Roberto, il quale, seppur amandola follemente, contesterà più volte (pagandone a proprie spese) il suo modo di vivere. Racconto amaro di Dino Risi con spiccate frecciatine satiriche nel periodo buio che attraversò l'Italia negli anni bellici del secondo conflitto mondiale.
[+]
Ambientato durante il periodo fascista, Risi racconta le avventure di una giovane donna veneziana, Marcella, che aspira a diventare attrice, ragazza ingenua e "facilotta" si abbandona ai piaceri della carne con l'obiettivo di sfondare nel mondo del cinema, tanto da divenire anche l'amante del duce, e grazie a questa importante relazione diventerà una famosa attrice dell'epoca con i cosiddetti film dal genere "Telefoni Bianchi". La sua ambizione sarà in perenne contrasto con l'unico vero amore della sua vita, Roberto, il quale, seppur amandola follemente, contesterà più volte (pagandone a proprie spese) il suo modo di vivere. Racconto amaro di Dino Risi con spiccate frecciatine satiriche nel periodo buio che attraversò l'Italia negli anni bellici del secondo conflitto mondiale.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a onufrio »
[ - ] lascia un commento a onufrio »
|
|
d'accordo? |
|
eugen
|
sabato 6 agosto 2022
|
poco apprezzato in italia, e''invece un film da rec
|
|
|
|
Anche se poco apprezzato in Italia, nonostante un David di Donatello vinto, mentre e'stato giustamente ribalutato in Francia, "Telfoni bianhci"(Dino Risi, che ha anche scritto il film insoieme con Beranrdino Zapponi e Ruggero Maccari, 1076)e'un fim, che senza essere un"capolavoro", e'indubbiamente nella media dei notevoli film comici di un'eooca, quella un po0stanca(ma non privadi suggestioni culturali varie) che e'la seconda meta'dei "Seventies". Satira e in parte parodia del cinema dei"telfoni bianchi", quei film sentimentali che negli anni 1920-1930 facevano la felicita'dele "donnette"(ma anche dei signoretti. se mi passa il neologismo)dell'epoca, di bocca buone e di poche pretese, che si accontentavano di un cinema routinario, con tanto amore prima negato e poi invece dato o talora"concesso".
[+]
Anche se poco apprezzato in Italia, nonostante un David di Donatello vinto, mentre e'stato giustamente ribalutato in Francia, "Telfoni bianhci"(Dino Risi, che ha anche scritto il film insoieme con Beranrdino Zapponi e Ruggero Maccari, 1076)e'un fim, che senza essere un"capolavoro", e'indubbiamente nella media dei notevoli film comici di un'eooca, quella un po0stanca(ma non privadi suggestioni culturali varie) che e'la seconda meta'dei "Seventies". Satira e in parte parodia del cinema dei"telfoni bianchi", quei film sentimentali che negli anni 1920-1930 facevano la felicita'dele "donnette"(ma anche dei signoretti. se mi passa il neologismo)dell'epoca, di bocca buone e di poche pretese, che si accontentavano di un cinema routinario, con tanto amore prima negato e poi invece dato o talora"concesso". Qui una cameriera veneta, innamoprata piu'dei film dei"telefoni bianchi"che del suo fidanzato, trova molte dificiolta'ne suo andare a Roma e in particolare a Cinecitta', dove vuole affemrarsi come cinediva, seguendo le storie e storielle dei suoi gionnali che decantano tale way of llfe. Finira'per fare la prostituta in una"casa di tolleranza"bendetta dal fascismo, "Manganello e aspersorio"(opera di Ernesto Rossi, mi sembra, ripresa in un saggio storico di Mimmo Franzinelli, di recente), poi, peri0, incontrando"lui"(ide est il Dcue), cui si concde, inizia ad aver varie chances nel mondo dello spettacolo, ma sulla sua strada ancora molti incontri, compreso quello con il suo ex fidnazatyo, che rincorre fino inn Russia, quando, caduto il fascismo e creduto morto lui, ha occasione di accompagnare il marito, un ricco svizzero di lingua tedesca, questi va in URSS per motivi di lavoro. Lo incontra senza riconoscerlo. QUalche risvolto tirste, volendo, non pu00mancare mai neppure nel piucomico dei film e nella piu'"pchade"della commedie immagniabili... Decisamente questo film valorizzava, a parte Agostina Belli come protagonista, Renato Poezzetto in un ruolo per lui inconsueto, quello del"vilain"fascista figlio della tenutaria di un bordello, Cochi Ponzoni in quello dell'eterno fidanzato, Vittorio Gassman e UgoTognazzi in ruoli per loro invero consueti, AlvaroVitali in una parte per lui"curiosa"(il ragazzo portato in"casino"dal padre che lo vuole iniziare, ma lui si rifiuta...)ma anche Lino Toffolo in un ruolo particolare(e l'attore non e0mai stato abbastanza apprezzato e non viene adeguatamente ricordato), ma sul film si potrebbe dire ancora molto, solo che qui non e'la sede adatta per dilungarsi. El Gato
[-]
|
|
[+] lascia un commento a eugen »
[ - ] lascia un commento a eugen »
|
|
d'accordo? |
|
dandy
|
domenica 30 ottobre 2022
|
quando c''è la luna blu...
|
|
|
|
Ritratto feroce e dissacrante del ventennio fascista in cui Risi(che scrive il soggetto con Ruggero Maccari e Bernardino Zapponi)guarda all'Italia borghese squallida ed approfittatrice del periodo in contrapposizione con quella di metà anni '70,inferocita e squassata dagli anni di piombo.Uno dei film rappresentativi dell'evoluzione della commedia nostrana all'insegna del cinismo e della cattiveria che avevano preso piede dai tempi di "I mostri".Con un che di Monicelli nella rappresentazione del fallimento popolare.Cast in gran forma:la splendida Belli ha giustamente vinto il David di Donatello;Gassman e Tognazzi rendono dure personaggi memorabili nel loro patetismo e sgradevolezza(beffarde e cattivissime la scena del finto comunicato del Duce,della consegna ai nazisti e della fine di Denza);Pozzetto e Toffolo,pur in sordina hanno una bella grinta.
[+]
Ritratto feroce e dissacrante del ventennio fascista in cui Risi(che scrive il soggetto con Ruggero Maccari e Bernardino Zapponi)guarda all'Italia borghese squallida ed approfittatrice del periodo in contrapposizione con quella di metà anni '70,inferocita e squassata dagli anni di piombo.Uno dei film rappresentativi dell'evoluzione della commedia nostrana all'insegna del cinismo e della cattiveria che avevano preso piede dai tempi di "I mostri".Con un che di Monicelli nella rappresentazione del fallimento popolare.Cast in gran forma:la splendida Belli ha giustamente vinto il David di Donatello;Gassman e Tognazzi rendono dure personaggi memorabili nel loro patetismo e sgradevolezza(beffarde e cattivissime la scena del finto comunicato del Duce,della consegna ai nazisti e della fine di Denza);Pozzetto e Toffolo,pur in sordina hanno una bella grinta.Alvaro Vitali è il cliente timido col padre nel bordello.Franca Stoppi uno dei pertigiani.Musiche di Armando Trovajoli,con varie canzoni dell'epoca.All'epoca in patria fu accoldo freddamente,ottenendo invece un grande successo in Francia.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a dandy »
[ - ] lascia un commento a dandy »
|
|
d'accordo? |
|
|