Il portiere di notte

Tutto giusto e sensato; ottima la collocazione dei personaggi e delle scene e i richiami filosofico - psicologico letterari ( avrei puntato più il dito su un Sade de " i crimini dell' amore " francamente che citarlo in generico ) ma LA COLONNA SONORA DEL MIRABILE E SCOMPARSO AHIME' DANIELE PARIS ? Il gioco del " ritornante sonoro" cui la sequenza di note passa e fa passare le scene - dall' utilizzo del banjo d'inizio sino ad arrivare al " muto " piano del forte - perchè non "co_loc(us)_arle " all'interno della dinamicità spazio - tempo senza la quale forse le stesse scene salienti del film non avrebbero senso ? E poi la scelta del Zauberfloete, di Marlene Dietrich ( Wenn Ich wir das Wuensche durfte ) ... Buona, la recenzione. Pecca solo di essersi fermata alla copia dell' immagine dell' oggetto, del feticcio, senza aver scavato - junghianamente forse - nella dinamica della sua perversiva accattivante persuasività ... Maggiore attenzione verso"ciò che non si vede ma è manifesto ".