citizenkane
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lunedì 13 novembre 2017
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i fantastici settanta!
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Premettendo che il plot introdotto da mymovies è approssimativo ( si basa sul plot del romanzo di Durbridge?) si può dire che nell'ambito degli sceneggiati televisivi questo sia uno dei più avvincenti.Anche se molti particolari non sono credibili:Laura Belli si trova in coincidenze molto improbabili da figurare spesso come una spia (che si invaghisce di un sospetto assassino?) la polizia locale non effettua alcuna indagine approfondita dei sospetti (il professor Henderson è mendace, reticente e ostacola la giustizia in ogni modo,Formica assume atteggiamenti tra il cospiratorio e l'enigmatico, che da figlio del capo della polizia non può avere,Fantoni sempre in bilico tra il goffo,lo sbalordito e lo scanzonato (può essere così un docente di college e ancor un più un agente del controspionaggio?)spesso recitando le battute "in velocità"(tipico di oggi),il giornalista Craven è sempre
sull'orlo di una crisi di nervi(pieno di tics e di smorfie involontarie),Graziosi sembra più un travet che un agiato gentiluomo locale,fortunatamente lo compensa la moglie Elena Cotta ,charmante, con uno squisito negligé che rivela un seno inaspettato per la tv del dopoCarosello.
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Premettendo che il plot introdotto da mymovies è approssimativo ( si basa sul plot del romanzo di Durbridge?) si può dire che nell'ambito degli sceneggiati televisivi questo sia uno dei più avvincenti.Anche se molti particolari non sono credibili:Laura Belli si trova in coincidenze molto improbabili da figurare spesso come una spia (che si invaghisce di un sospetto assassino?) la polizia locale non effettua alcuna indagine approfondita dei sospetti (il professor Henderson è mendace, reticente e ostacola la giustizia in ogni modo,Formica assume atteggiamenti tra il cospiratorio e l'enigmatico, che da figlio del capo della polizia non può avere,Fantoni sempre in bilico tra il goffo,lo sbalordito e lo scanzonato (può essere così un docente di college e ancor un più un agente del controspionaggio?)spesso recitando le battute "in velocità"(tipico di oggi),il giornalista Craven è sempre
sull'orlo di una crisi di nervi(pieno di tics e di smorfie involontarie),Graziosi sembra più un travet che un agiato gentiluomo locale,fortunatamente lo compensa la moglie Elena Cotta ,charmante, con uno squisito negligé che rivela un seno inaspettato per la tv del dopoCarosello.I personaggi di dubbia moralità ,Billie e la signora Merson con giornalista amante,vengono definiti "strani", è la pruderie dell'epoca.Ottimo Albertini ,intenso nei primissimi piani,(Leone avrebbe dovuto scritturarlo)brava la Belli e nello standard De Carmine,splendida e adorabile la Machiavelli,brava la Rizzi nella sua algida compostezza,gli altri sono comprimari.
La musica di commento in alcune scene è totalmente fuori luogo (da film rinascimentale in costume) e non da thrilling poliziesco-spionistico.
Buona regia e ottima recitazione in diretta che talvolta si mescola ai rumori ambientali(scene esterne).
Comunque ottimo!
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giorgio
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venerdì 9 gennaio 2009
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attori eccelsi per un giallo riscito in parte
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Uno dei più grandi successi di 'audience' della Tv degli anni '70 e del 1973 in particolare (tallonato, pare, solo da "formula due" con la coppia Noschese-Goggi). Rivistolo l'anno passato su Raiedu 2 per la serie "rewind", il film inizia bene, ma si 'incarta' nel finale. Certo, il film sconta un grave handicapp iniziale: incastrare il genere 'giallo' nel 'plot' dello sceneggiato rai di una volta in 05-06 puntate. Un'impresa improba che snatura il genere giallo, il quale, proprio perchè incentrato sui meccanismi dell'inchiesta e della rivelazione dell'assassino, esige concentrazione di tempo, assenza di soluzione di continuità. Non è facile garantire la tenuta dell'intreccio del 'giallo' con un 'plot' tv di questo tipo ed in effetti il film nel finale gira veramente a vuoto con una serie continua di colpi di scena.
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Uno dei più grandi successi di 'audience' della Tv degli anni '70 e del 1973 in particolare (tallonato, pare, solo da "formula due" con la coppia Noschese-Goggi). Rivistolo l'anno passato su Raiedu 2 per la serie "rewind", il film inizia bene, ma si 'incarta' nel finale. Certo, il film sconta un grave handicapp iniziale: incastrare il genere 'giallo' nel 'plot' dello sceneggiato rai di una volta in 05-06 puntate. Un'impresa improba che snatura il genere giallo, il quale, proprio perchè incentrato sui meccanismi dell'inchiesta e della rivelazione dell'assassino, esige concentrazione di tempo, assenza di soluzione di continuità. Non è facile garantire la tenuta dell'intreccio del 'giallo' con un 'plot' tv di questo tipo ed in effetti il film nel finale gira veramente a vuoto con una serie continua di colpi di scena. Con questo tipo di finale, solo apparentemente a sorpresa, il regista (a mio giudizio) tenta di 'giocare al rialzo' nel sorprendere il pubblico; purtroppo, nel carcare a tutti i costi l'effetto, il regista arriva a forzare la trama con sviluppi del tutto forzati e sostanzialmente inverosimili.
Un peccato, perchè, almeno fino all'arrivo di Nicoletta Rizzi, il film conosce un'andatura buona, sostenuta. Io credo, in particolare, che l'intreccio riesca a tenere quasi fino alla fine per due essenziali motivi, l'uno correlato all'altro: da un lato, l'inchiesta è tutta giocata sul filo dell'ambiguità della provincia apparentemente tranquilla; dall'altro, la girandola dell'ambiguità e dei sospetti è condotta in un quadro di credibilità psicologica ed ambientale: a questo scopo, essenziale e decisivo è il contributo degli attori, veramente straordinario. La straordinarietà del loro apporto è evidente per le "origini" professionali di ognuno (De Carmine, Fantoni, Graziosi, la Rizzi sono attori streheleriani doc!): grande prova di professionalità per attori che la professionalità (teatrale) l'avevano nel sangue. Una prova tanto più straordinaria, se si considera che nessuno degli attori qui presenti ha mai avuto (nè prima nè ora) attitudini divistiche, ma una spiccata vocazione professionale. Tra gli attori non è possibile non menzionare Giampiero Albertini, ottimo nella parte del protagonista e molto credibile nel rendere la "ruvidezza" dell'uomo di provincia. Una simpatica sorpresa è costituita, altresì, dal ritrovare un giovanissimo Daniele Formica, noto in TV per il lungo periodo comico ('a tutto gag' e simili!), qui molto credibile in un ruolo drammatico, quello del timido ed introverso adolescente Roger, figlio del protagonista.
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pinocchio
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sabato 15 marzo 2008
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ottimo
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forse tra i migliori sceneggiati rai anni 70
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