Luci d'inverno

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Un film di Ingmar Bergman. Con Max von Sydow, Ingrid Thulin, Gunnar Björnstrand, Gunnel Lindblom, Allan Edwall.
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Titolo originale Nattvardsgästerna. Drammatico, b/n durata 80 min. - Svezia 1961. MYMONETRO Luci d'inverno * * * * - valutazione media: 4,17 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
figliounico venerdì 10 marzo 2023
note a margine 60 anni dopo Valutazione 4 stelle su cinque
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Luci d’inverno 1963. Note a margine 2023.
La sceneggiatura. Come sempre Bergman stupisce ed ipnotizza per la bellezza e la profondità dei dialoghi.
Ogni battuta esprime una tensione interna che rende superfluo il contesto. L’ambiente è marginale, la scenografia ridotta ai minimi termini. Da qui l’essenzialità delle immagini, lo scarso movimento della macchina da presa, la fissità dell’inquadratura a cogliere le sfumature dello stato d’animo, vedi il monologo confessione di Ingrid Thulin. Anche quando i personaggi non parlano la cinepresa inquadra i volti alla ricerca di un impercettibile variazione dell’espressione facciale, vedi Max von Sydow, l’uomo annichilito dal terrore della bomba atomica, che sebbene rimanga in silenzio, sebbene appaia imperturbabile, comunica l’impossibilità di comunicare. [+]

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stefano capasso sabato 5 settembre 2020
amore e spiritualità Valutazione 4 stelle su cinque
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Tomas è il pastore di un piccolo villaggio svedese. Vive ormai da tempo un periodo di profonda crisi, dopo la morte della moglie, avvenuta qualche anno prima, sente la lontananza da Dio e forse, pensa, era così anche prima. Non riesce a scuoterlo nemmeno l’amore di Marta, una giovane donna che da tempo tenta di costruire una relazione produttiva col pastore. Dopo la morte di Jonas, suicida vittima di depressione, la situazione di conflittualità si inasprisce.
Bergman nel film ritenuto più forte tra i tre sulla trilogia religiosa, conduce una fredda analisi sull’amore e sulla spiritualità. I protagonisti hanno perso il contatto con Dio, e hanno perso la capacità di sentire l’amore; per se stessi, prima di tutto, e di conseguenza per gli altri. [+]

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onufrio mercoledì 10 giugno 2020
il pastore tormentato Valutazione 4 stelle su cinque
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Il pastore di una piccola comunità svedese sembra ormai aver perso la fede in Dio da quando la moglie è venuta a mancare, nemmeno il tormentato rapporto con l'insegnante Marta (I.Thulin) totalmente innamorata del pastore, riescono a riportare la luce nel suo cuore affranto. Come può un uomo di fede dare aiuto ai propri fedeli? il bisognoso Jonas (Max Von Sydow) è profondamente disturbato da una mania depressiva, tormentato dalla scoperta del nucleare, l'uomo cerca risposte nel pastore, ma il pastore dal canto suo non trova parole consoni per confortalo ponendosi il dubbio sull'esistenza di un Dio. Secondo film della trilogia sul Silenzio di Dio, ambientato quasi interamente all'interno di una Chiesa. [+]

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luca scial� sabato 17 agosto 2013
un prete e i suoi dubbi Valutazione 4 stelle su cinque
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In un paesino della Svezia nel profondo Nord-est un pastore protestante dice messa in una Chiesa semivuota. Ha perso la fede dopo la morte della moglie avvenuta 4 anni prima. Non ha parole di conforto per i suoi fedeli, non ha entusiasmo. La sua freddezza fa vivere nel malcontento una donna che vorrebbe prendersi cura di lui, e soprattutto, spinge un uomo al suicidio recatosi da lui per un sostegno morale. Si sente abbandonato da Dio come Cristo sulla croce. 
Per questo film Bergman fu ispirato dal film di Bresson "Diario di un curato di campagna". Spesso il regista svedese ha affrontato i dubbi religiosi, anche se lo ha fatto in modo eloquente in questo lungometraggio e nei due precedenti e successivi. [+]

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lucaguar domenica 9 giugno 2013
la sofferenza umana alla ricerca della verità Valutazione 5 stelle su cinque
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Luci d'inverno è sicuramente un film unico e straordinario per vari aspetti.
Innanzitutto ciò che colpisce maggiormente è lo stile:scenografia essenziale,ambientazioni cupe e arcane(tipiche dei film di Bergman,come ne "Il settimo sigillo",ma qui portate all'estremo),ambientazione in un remotissimo villaggio svedese,lunghi e profondi dialoghi come raramente si sono visti nella storia del cinema.
Per quanto riguarda le tematiche,uno spettatore che pensa non può non uscire dalla visione di questa pellicola con mille dubbi e con una profonda riflessione sul rapporto Dio-uomo. Il grande Bergman sembra voler utilizzare lil cinema come espediente per raccontare i nostri (e suoi) turbamenti d'animo alla disperata  ricerca della Verità,di un punto di equilibrio in un mondo in cui è così dificile non essere assaliti dal nichilismo e dalla disperazione per un Dio che è così arduo cercare dentro e soprattutto fuori noi stessi. [+]

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salvo mercoledì 7 marzo 2012
l'assenza di dio. Valutazione 5 stelle su cinque
100%
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L'idea di “Luci d'inverno” venne a Bergman dopo aver visto il film di Bresson “Diario di un curato di campagna”. Ma l'idea primigenia la ebbe diversi anni prima, quando immaginò che un uomo entrasse d'inverno, in una chiesa isolata e deserta, si sedesse nei pressi dell'altare e rivolto al Cristo dicesse: "Resterò qua fino a quando non mi parlerai”. "Luci d'inverno” dispone di quattro personaggi centrali: il prete, la maestra, il pescatore, sua moglie. Il pescatore sa che i cinesi hanno una bomba atomica e che si sia accumulata una quantità spregevole di odio tra loro e il resto del mondo. L'uomo non può liberarsi di questo pensiero assillante. Si è come pietrificato nel guscio chiuso della sua paura. [+]

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eugenio domenica 13 febbraio 2011
il silenzio di dio Valutazione 4 stelle su cinque
63%
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Film intenso,chirurgico e raggelato,”Luci di inverno”rappresenta una prova di autore del “cinema da camera” del regista Bergman. Siamo in una sperduta comunità all’estremità della Svezia: qui un pastore luterano, Tomas (Gunnar Bjornstrand), ha perso la fede in Dio,non sa consolare i fedeli parlando loro con distacco di argomenti divini e si interroga,senza fornire risposta, sul “silenzio di Dio”.Attorno a questa sorta di “uomo macchina” che officia messe sterili, si intrecciano altre storie: quelle dei coniugi Persson,dove Jonas (Max Von Sydow),il pater familias, è angosciato da quella vita che non sente piu’ sua, e che arriverà,scosso dalle parole del pastore a suicidarsi,della bella Marta (interpretata da Ingrid Thulin) che, in passato aveva avuto una relazione con il pastore e che è ancora innamorata di lui e che non si arrende all’abbandono e del sagrestano Algot, illuso conoscitore dei Vangeli. [+]

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avicenna martedì 27 marzo 2007
luci d'inverno Valutazione 4 stelle su cinque
75%
No
25%

dopo un buon "come in uno specchio",bergman gira il secondo capitolo della trilogia dedicata al silenzio di Dio,suscitando buone impressioni dalla critica che lo ritiene il migliore dei tre.la certezza della esistenza di Dio evidenziata dalla presenza dell'amore,certezza ke era stata aquisita nel finale di come in uno specchio,ora è messa in dubbio dal protagonista del film(gunnar bjornstrand)che,dopo la perdita della moglie,non riesce più a trovare un significato alla propria esistenza.La parte migliore del film è sicuramente il finale che lascia in sospeso lo spettatore:il prete troverà dio acettando il suo silenzio come naturale nell'ordine delle cose o continuerà a crogiolarsi nel dolore di un esistenza senza senso?Grande film sotto tutti i punti di vista,bergman forse per la prima volta lascia che sia lo spettatore a concludere il film con la propria opinione personale,ennesimo tentativo bergmaniano di stimolazione alla ricerca filosofica.

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lucy venerdì 17 novembre 2006
bergman the best Valutazione 5 stelle su cinque
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immortale capolavoro di bergman

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ingmar lunedì 29 maggio 2006
bellissimo Valutazione 4 stelle su cinque
80%
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"LUCI D' INVERNO" è IL FILM PIù CUPO DIRETTO DA BERGMAN AMBIENTATO QUASI TOTALMENTE IN UNA CHIESA DEL NORD DELLA SVEZIA.è SENZA IL CUN DUBBIO ILMIGLIOR FILM DELLA TRILOGIA RELIGIOSA CON UNO STRAORDINARIO MAX VON SIDOW

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