figliounico
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mercoledì 5 marzo 2025
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cinema come pura arte visiva
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Non basta il finale inverosimile, una trama da romanzetto giallo da quattro soldi e la voglia matta di spoilerare il finale dei titolisti italiani per guastare la bellezza di questo film che resta un capolavoro della cinematografia mondiale di tutti i tempi grazie soprattutto alla stupenda fotografia di Robert Burks, con scene che sono divenute oramai immortali come quella magnifica girata con lo sfondo del Golden Gate Bridge di San Francisco, e per le riprese vertiginose del maestro del brivido, a proposito il film si chiama Vertigo, sulla famosa scala a chiocciola che porta fino alla cima del campanile. Tutto il resto fa da contorno e le performance attoriali di Stewart e Novak, pur essendo impeccabili, sono soltanto la ciliegina sulla torta di un estetismo filmico che raggiunge la perfezione lasciando in ombra il contenuto, ossia i dialoghi, il plot e la sceneggiatura del duo Coppel e Taylor, misconosciuti autori hollywoodiani, che hanno stravolto il soggetto di un discreto noir francese della coppia di scrittori Boileau-Narcejac, Entre le morts.
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Non basta il finale inverosimile, una trama da romanzetto giallo da quattro soldi e la voglia matta di spoilerare il finale dei titolisti italiani per guastare la bellezza di questo film che resta un capolavoro della cinematografia mondiale di tutti i tempi grazie soprattutto alla stupenda fotografia di Robert Burks, con scene che sono divenute oramai immortali come quella magnifica girata con lo sfondo del Golden Gate Bridge di San Francisco, e per le riprese vertiginose del maestro del brivido, a proposito il film si chiama Vertigo, sulla famosa scala a chiocciola che porta fino alla cima del campanile. Tutto il resto fa da contorno e le performance attoriali di Stewart e Novak, pur essendo impeccabili, sono soltanto la ciliegina sulla torta di un estetismo filmico che raggiunge la perfezione lasciando in ombra il contenuto, ossia i dialoghi, il plot e la sceneggiatura del duo Coppel e Taylor, misconosciuti autori hollywoodiani, che hanno stravolto il soggetto di un discreto noir francese della coppia di scrittori Boileau-Narcejac, Entre le morts. Vertigo ovvero pura arte visiva.
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shablo88
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lunedì 2 dicembre 2024
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che boiata, al limite del ridicolo
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Sono ancora sconvolto dal fatto che questo film possa essere considerato ottimo perche a me sembra quasi una soap opera da ragazzine 14enni, è un film giallo o un film romantico? Per la metà del film ci sono solo baci, abbracci e altre stronzate simili
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eugen
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venerdì 2 agosto 2024
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hitchcock meno"psicoanalitico"
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Parlando di sir Alfred Hitchcock, chi scive corre il rischio di ripetersi o di dire banalita', senza analizzare veramente, sprattutto un film "atipico"come"Vertigo"del 1958, tratto dal romanzo"D'entre les morts"di Boileau e Narcejac. Cerchero allora, invece, di limitarmi a confrontare il film con altre opere hitchockiane, nelle quali la chiave interpretativa e'molto psicanlitica-qui, invece, , al di la'del comunque non chiaro riferimento quasi iniziale(si dice"uno psichiatra, uno psicologo, uno psianalista, ma anche il medicoi di famiglia"), nel quale il marito della donna accenna al problema, la storia procede in chiave decisamente alluncinatoria, di puro incubo e questo non solo relativamente a Judy, la protagonsita(un'eccelsa Kim Novak)ma anche all"detective"che si innanmora quasi subito della donna e cade in una condizione sinergcamente, qausi endiadicamente legata alla donna.
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Parlando di sir Alfred Hitchcock, chi scive corre il rischio di ripetersi o di dire banalita', senza analizzare veramente, sprattutto un film "atipico"come"Vertigo"del 1958, tratto dal romanzo"D'entre les morts"di Boileau e Narcejac. Cerchero allora, invece, di limitarmi a confrontare il film con altre opere hitchockiane, nelle quali la chiave interpretativa e'molto psicanlitica-qui, invece, , al di la'del comunque non chiaro riferimento quasi iniziale(si dice"uno psichiatra, uno psicologo, uno psianalista, ma anche il medicoi di famiglia"), nel quale il marito della donna accenna al problema, la storia procede in chiave decisamente alluncinatoria, di puro incubo e questo non solo relativamente a Judy, la protagonsita(un'eccelsa Kim Novak)ma anche all"detective"che si innanmora quasi subito della donna e cade in una condizione sinergcamente, qausi endiadicamente legata alla donna. Da vedere e anzlizzare anche sequenza per sequenza(questo peraltro vale sempre per ogni film di Hitchock, "il regsta"di cinema, l'unico vero e totale autore filmico), "Vertigo"e'film che ci interroga sempre e torna a interrocgarci sulla condizione esistenziale umana tout court. Se trata de una pelicula"absoluda"de mirar y analizar sin acabar de hacerlo y sin tener la presuncion de entender todo. Kim Novak y James StewartUa quien sir Alfre dio'el papel del amante trajcionero tambien del amigo)sono Intepretes extraordinarios y cuando Hitchcock ofendia los actores queria solo llegare a la perfeccion'intepretativa. Eugen
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soddu.marco_2021s@icsbarzano.edu.it
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lunedì 30 agosto 2021
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un' assoluto classico sull' ossesione dell'amore e delle vertigini
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Hitchcock è un genio e si sa ma questo film più di altri riesce a creare stupore e interesse . il film che vanta ottime prove attoriale riesce ad essere una perfetta rappresentazione dell'amore ossessivo e quando questo amore cade vertiginosamente Scottie , il protagonista , cade nella pazzia e nell'ossessiva ricerca del suo amore perduto per poi scoprire che esso era coinvolto in un omicidio .ottima anche la musica che si abbina perfettamente con le scene abilmente girate dal maestro del brivido Alfred Hitchcock .insomma la donna che visse due volte è un film perfetto ed indimenticabile
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elgatoloco
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domenica 9 maggio 2021
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capolavoro, con molte declinazioni possibili
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"Vertigo"(Alfred Hitchocok, da un romanzosoggetto anche se"lontano"di Pierre Boilleau e Thomas Narcejac, sceneggiatura di Alan Coppel e Samuel A.Taylor, 1958). UN poliziotto, che è anche avvoocato, contattato da un ex.collega di università, che sa essere il suo amico uscito dal servizio attivo, decide di seguire la"Moglie"8meglio, creduta tale)di qeust'ultimo, che sembra essere"posseduta"da una sorta di identificazione con la propria bisnossa materna. La seguirà, dopo averla salvata una volta dall'annegamento, in una pericolosa(soprattutto per lui, ovviamente..)arrampicata sulle scale di un antico moanstero dela"misiòn espanola"(siamo a San F rancisco).
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"Vertigo"(Alfred Hitchocok, da un romanzosoggetto anche se"lontano"di Pierre Boilleau e Thomas Narcejac, sceneggiatura di Alan Coppel e Samuel A.Taylor, 1958). UN poliziotto, che è anche avvoocato, contattato da un ex.collega di università, che sa essere il suo amico uscito dal servizio attivo, decide di seguire la"Moglie"8meglio, creduta tale)di qeust'ultimo, che sembra essere"posseduta"da una sorta di identificazione con la propria bisnossa materna. La seguirà, dopo averla salvata una volta dall'annegamento, in una pericolosa(soprattutto per lui, ovviamente..)arrampicata sulle scale di un antico moanstero dela"misiòn espanola"(siamo a San F rancisco). , solo che la donna, mentre lui è bloccato, cade e si fracella al suolo. Tempo dopo, però, identifica lo anzi crede di identificare la donna in una persona che sembra assoigliarle in maniera impressionante, fino alla scoperta di una collana"rvelatrice", che lo farò convincere di essere stato"raggirato", ma le cose non sono per nulla finite né"a posto"... Sir Alfred , qui, raggiunge un chef-d'euvre taotale(ma i successivi"Psycho"e"The Birds"sono forse da meno, voene fa chiedersi?), dove il tema del doppio e quello dell'inganno, che provoca quasi un raddoppio ulteriore della"Double-Doppelga"nger-Doble", un redupliocazione ponteizalmente all'ennesima potenza, si fonde con il tema dell'amopre perduto.tradito, tanto che"Vertgio"è anche , atrocemente, la storia di un amore destinato alla morte, ma anche alla"perdizione", per una persona già di per sè affettta dal male, che è acrofobio, soitudine, essere stato isolato-essersi isolato dalla comunità in cui era solito operare. Decsamente film"crepiscpare"e genialmente tale, "Vertigo"si avvale di una portentosa scenografia di Hal Pereira e di Hnery Burnsteadt, delle musiche struggenti di Bernard Herrmann, che qui si è ispirato anche al melodramma italiano, oltre che ada alcune sinfonie non troppo note(in effettti in una storia della musica generale il tnome di Gustav Holst non sarà molto facile riscontrarlo), di un'interpretazione ancora una colta straordinaria di James Stewart, ormai tante volte"Htichockiano" perso"e di Kim Novak che diventa quintessa della femme fatale(qui ne è prprio un archteipo)bionda e seduttrice anche programmaticamente, ma non sono da trascuarare neppure Barbara Bel Geddes, l'eterna fidanzata)sempre trascurata)del protagonista e Tom Helmore, quale astuto e in qualche modo perfido raggiratore del povero"Scottie"quale è il soprannome dell'avvocato .politozzo non più"esercitate". El Gato
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efrem
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sabato 21 dicembre 2019
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recensione “la donna che visse due volte”
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La donna che visse due volte di Hitchcock è un compendio di immagini che raccontano le ossessioni, i desideri di una persona comune a cui è stata privata la vita. Stewart è al massimo e la Novak altrettanto, oltre a essere bellissima e perfetta per la parte che recita.
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elgatoloco
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lunedì 14 ottobre 2019
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il film più romantico di hitch
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Questo"Vertigo"di sir Alfred Hitchcock(1958)tratto(anzi meglio liberamente ispirato) da"D'entre les morts"di Boileau e Narcejac, oltre ad essere il film più romantico di Hitchcock(conclusione tragica a parte, la passione dei e nei baci di questo film è riscontrabile solo in"Spellbound", del 1945), è il più compiutamente psicanalitico del grandissimo autore inglese: c'è il tema del doppio, della donna-revenante/fantasmatica, della sindrome vertigicina-acrofobia, ovverodell'onirismo acceso, con alcune soluzioni cromatiche e scenografiche straordinarie-pensiamo al fiore che si dischiude e diventa altro, che è originariamente un cartoon, in anni in cui la tecnica di"Roger Rabbit"(fine anni 1980)e poisteriore era decisamente di là a venire.
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Questo"Vertigo"di sir Alfred Hitchcock(1958)tratto(anzi meglio liberamente ispirato) da"D'entre les morts"di Boileau e Narcejac, oltre ad essere il film più romantico di Hitchcock(conclusione tragica a parte, la passione dei e nei baci di questo film è riscontrabile solo in"Spellbound", del 1945), è il più compiutamente psicanalitico del grandissimo autore inglese: c'è il tema del doppio, della donna-revenante/fantasmatica, della sindrome vertigicina-acrofobia, ovverodell'onirismo acceso, con alcune soluzioni cromatiche e scenografiche straordinarie-pensiamo al fiore che si dischiude e diventa altro, che è originariamente un cartoon, in anni in cui la tecnica di"Roger Rabbit"(fine anni 1980)e poisteriore era decisamente di là a venire.... Che si legga il film in chiave freudiana o junghiana, ossia di inconscio collettivo, dove la dialettica anima-animus è cruciale, il film htichockiano rimane uno spartiacque decisivo-nulla più nel cinema dopo un film come questo è stato uguale o comparabile a prima, tanto che certi scimmiottamenti attuali o comunque decisamente successivi appaiono grotteschi, per non dire imbarazzanti... Tanto di rispetto per Brian De Palma, in alcuni film tra i Seventies e gli Eighties, ma il resto non appare concepibile se non come"calco"o peggio come mera imitazione, tra l'altro decisamente monca e poco riuscita... Hitchock qui riesce a rendere non "inquietante", quasi fosse un criminale, ma certamente allucinato(per la situazione in cui è collocato, è"gettato", per dirla esistenzialisticamente)Un attore.clou come James Stewart, che si trova nella stessa condizione inizilae di"impaccio fisico"nella quale si trova anche in "Rear Window"(1954, sempre di sir Alfred Hitchcock)ma la condizione che si evidenzia subito dopo è deicisamente più cogente quanto terribile , mentre Kim Novak, la classica"bionda"che si colloca nelll'orizzonte anche inconscio hithcockiano, risulta essere problematicamente inquietante nel panorama delle donne dei film hitchockiane, decismanete nel co^té imbarazzante-problematico di questo autore che con l'altro genere aveva un rapporto complesso e problematico, senza essere ispirato a misoginia di alcun tipo, Bene anche gli/e altri/e interpreti, che però"spariscono"quasi di fronte alla citata coppia "esclusiva". El Gato
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lorenzodv
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mercoledì 21 agosto 2019
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una storia molto originale
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La trama è degna di Hitchcock, una bizzarra storia di disagio mentale o forse mistero del paranormale, una disgrazia ed un trucco. Disgraziatamente l'autore sceglie di spegare il trucco a tre quarti del film ed a quel punto viene naturale domandarsi se l'altro quarto non sia tempo rubato al sonno. Il protagonista dovrebbe avere l'espressione confusa o dubbiosa invece sembra soltanto ritardato, non mi interessa se sto parlando del famoso James Stewart, avrei preferito un vero attore.
Nonostante tutto questo si guarda volentieri e lascia una buona impressione perché la storia è davvero geniale, resta tuttavia l'amarezza di non poter vedere il capolavoro che si sarebbe potuto ottenere curandolo solo un po' di più.
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La trama è degna di Hitchcock, una bizzarra storia di disagio mentale o forse mistero del paranormale, una disgrazia ed un trucco. Disgraziatamente l'autore sceglie di spegare il trucco a tre quarti del film ed a quel punto viene naturale domandarsi se l'altro quarto non sia tempo rubato al sonno. Il protagonista dovrebbe avere l'espressione confusa o dubbiosa invece sembra soltanto ritardato, non mi interessa se sto parlando del famoso James Stewart, avrei preferito un vero attore.
Nonostante tutto questo si guarda volentieri e lascia una buona impressione perché la storia è davvero geniale, resta tuttavia l'amarezza di non poter vedere il capolavoro che si sarebbe potuto ottenere curandolo solo un po' di più.
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luca80
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domenica 18 novembre 2018
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noioso
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Narrazione troppo lenta, decisamente noioso.
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samanta
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venerdì 7 settembre 2018
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sempre verde, sempre eterno
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Il film (Vertigo) all'uscita non ebbe successo commerciale e ricevette una critica non benevola. Hitchcock che non aveva un carattere semplice diede la colpa a James Stewart perché troppo vecchio per la parte e per punizione per lo stesso motivo non lo scelse nel film Intrigo Internazionale (Cary Grant aveva 4 anni di più!). In realtà il film non ebbe successo perché non fu capito o forse perché era un pò lontano dagli schemi di "Hitch". Venne tolto dalla circolazione negli anni "60 e dopo il 1983 rimesso in circolazione con grande successo, considerato un capolavoro e addirittura in alcune classifiche ritenuto il più bel film del cinema superando Citizen Kane.
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Il film (Vertigo) all'uscita non ebbe successo commerciale e ricevette una critica non benevola. Hitchcock che non aveva un carattere semplice diede la colpa a James Stewart perché troppo vecchio per la parte e per punizione per lo stesso motivo non lo scelse nel film Intrigo Internazionale (Cary Grant aveva 4 anni di più!). In realtà il film non ebbe successo perché non fu capito o forse perché era un pò lontano dagli schemi di "Hitch". Venne tolto dalla circolazione negli anni "60 e dopo il 1983 rimesso in circolazione con grande successo, considerato un capolavoro e addirittura in alcune classifiche ritenuto il più bel film del cinema superando Citizen Kane.
La storia [Spoiler) racconta di un ex poliziotto Scottie (un grande James Stewart) che a causa dell'acrofobia soffre di vertigini e ha avuto per questo un incidente con la morte di un collega, un suo vecchio amico diventato ricco grazie alla moglie Madeleine (Kim Novak), lo contatta perché Madeleine crede di rivivere la vita di una sua bisnonna suicida a 26 anni per disperazione un secolo prima e chiede di sorvegliarla perché teme che voglia ripetere il gesto. In realtà è un piano per uccidere la moglie, Scottie s'innamora della donna, ricambiato e non riesce a salvarla dal suicidio per la sua malattia quando la donna si getta dall'alto di un campanile. Dopo che si è ripreso dallo shock incontra una ragazza Judy che è uguale a Madeleine, l'avvicina e la convince a una relazione, facendola truccare e vestire come Madeleine. In realtà è la stessa donna e lo scoprirà a un certo punto del fim , lascio a chi non l'ha visto il finale.
Il film mostra in realtà alcuni elementi caratteristici di "Hitch" ad esempio l'attenzione ai colori (vedi il Delitto Perfetto), in questo caso il verde che significa la perpetuità della vita, verde è il vestito che indossano per la prima volta Madeleine/Judy, verde è la macchina, verde la foresta dei millenari sequoia in cui i protagonisti passeggiano e così via. Da risaltare i momenti onirici presenti nel film sia nei sogni di Scottie che in alcune riprese avvolte quasi da una nebbia (la visita al cimitero di Madeleine). Particolare l'intreccio tra l'amore sensuale e la morte, ritengo però che l'assenza di quegli aspetti brillanti o sarcastici spesso presenti nelle opere del regista non sia significativa, infatti in moti film di Hitch prevalgono gli elementi drammatici (vedi Psyco, Gli uccelli, Rebecca). In realtà uno dei pregi del regista che lo ha fatto grande, è la capacità di passare a storie diverse pur mantendo delle caratteristiche di fondo, quali l'uso di alta professionalità della macchina da presa (vedi le cadute dal campanile), di presentare, sempre storie avvincenti e piene di suspence che vincolano lo spettatore a rimanere davanti allo schermo. Ottimi la fotografia e i costumi di Edith Head (8 Oscar), grandissima l'interpretazione di James Stewart, buona quella di Kim Novak che per tutte le riprese litigò con il regista (vero Hitch se ci fosse stata Grace Kelly?), ottima anche la recitazione di Barbara Bel Geddes nella parte dell'ex fidanzata di Scottie. Per concludere un capolavoro che però non mi sento di classificare al primo posto nel cinema mondiale e che considero alla pari di almeno altri due film del regista: La finestra sul cortile e Intrigo internazionale.
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