fabio
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mercoledì 10 aprile 2019
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un classico del western
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Anche se ad alcuni potrà sembrare datato questo film possiede una sua bellezza: la capacità di raccontare con sincerità e semplicità il mondo della colonizzazione americana di fine '800. La lotta dei contadini contro i rancheros si consuma nella violenza e nel soppruso, coinvolgendo anche il protagonista: uomo solitario e senza meta, quasi un vagabondo; ostile alla violenza ma cionondimeno pronto a battersi a fianco dei deboli per un senso innato di giustizia.
Ad occhi smaliziati potranno apparire ingenue (e di fatto lo sono) le frasi del bambino affascinato dalla figura del pistolero coraggioso, ma in quegli occhi e in quelle esclamazioni c'è tutta forza narrativa: la semplicità e l'immediatezza non filtrata dei bambini.
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Anche se ad alcuni potrà sembrare datato questo film possiede una sua bellezza: la capacità di raccontare con sincerità e semplicità il mondo della colonizzazione americana di fine '800. La lotta dei contadini contro i rancheros si consuma nella violenza e nel soppruso, coinvolgendo anche il protagonista: uomo solitario e senza meta, quasi un vagabondo; ostile alla violenza ma cionondimeno pronto a battersi a fianco dei deboli per un senso innato di giustizia.
Ad occhi smaliziati potranno apparire ingenue (e di fatto lo sono) le frasi del bambino affascinato dalla figura del pistolero coraggioso, ma in quegli occhi e in quelle esclamazioni c'è tutta forza narrativa: la semplicità e l'immediatezza non filtrata dei bambini.
E' guardando un film come questo che si comprende meglio come è nata la nazione americana e come si è plasmato il carattere dell'uomo americano.
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samanta
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domenica 21 ottobre 2018
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un uomo ha la sua via tracciata
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Shane (Alan Ladd) è un pistolero, ma come un cavaliere medievale errante (ma non alla cerca del Graal o di qualcosa) o come un Ramingo del Signore degli Anelli va da un posto all'altro, il suo passato non lo conosciamo, ma sappiamo che sta dalla parte dei deboli e degli oppressi. In questo film Shane arriva nella Teton Valley e si ferma per bere nella fattoria di Joe Starret (Van Heflin) che vive con la moglie Marian ((Jean Arthur) e con il figlio di 10 anni Joey (Brandon De Wilde), invitato a pranzo, finisce con il rimanere e lavora nella fattoria. Gli Starrett come gli altri contadini della valle sono vessati dai fratelli Ryker grandi allevatori di bestiame che li vogliono cacciare dalle loro terre colpendoli con atti violenti.
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Shane (Alan Ladd) è un pistolero, ma come un cavaliere medievale errante (ma non alla cerca del Graal o di qualcosa) o come un Ramingo del Signore degli Anelli va da un posto all'altro, il suo passato non lo conosciamo, ma sappiamo che sta dalla parte dei deboli e degli oppressi. In questo film Shane arriva nella Teton Valley e si ferma per bere nella fattoria di Joe Starret (Van Heflin) che vive con la moglie Marian ((Jean Arthur) e con il figlio di 10 anni Joey (Brandon De Wilde), invitato a pranzo, finisce con il rimanere e lavora nella fattoria. Gli Starrett come gli altri contadini della valle sono vessati dai fratelli Ryker grandi allevatori di bestiame che li vogliono cacciare dalle loro terre colpendoli con atti violenti. Shane li difende e capendo che devono trovare uno che sia al suo livello, assoldono un feroce pistolero Wilson (Jack Palance) che per dare un esempio uccide un contadino. Joe vuole andare dai Ryker per chiarire la situazione. ma Shane che ha saputo che è un agguato, lo ferma con la forza va all'appuntamento e provocato uccide il pistolero e i fratelli e riparte da dove era venuto, invano seguito da Joey che si era affezionato a lui.
Il film diretto da un grande regista George Stevens (2 Oscar per Un posto al Sole e Il Gigante) è uno dei capolavori del cinema e uno dei migliori western. E' un film di struggente poesia in cui l'azione si svolge con lo scenario dei grandi monti Teton che incombono, pochi primi piani e le scene spesso girate con quelle meravigliose montagne (il regista per aumentare la vicinanza usò particolari macchine da ripresa) sullo sfondo. L'ambiente del 1890 è ricostruito con fedeltà, le case sono rustiche, i vestiti sono lisi e rozzi, Marian per andare al ballo del 4 luglio userà il vestito da sposa, ma l'ambiente è di gente semplice e onesta che con il duro lavoro cerca di assicurare un avvenire migliore ai figli e questo conquista Shane. C'è una storia di amore tra Shane e Marian ma è sottintesa, tra loro c'è solo il ballo del 4 luglio e una stretta di mano, ed è per questo che il nostro eroe non vuole fermarsi sapendo che romperebbe gli equilibri di una famiglia felice e che il suo destino è di non fermarsi in alcun luogo. La fotografia particolarmente curata ed in Technicolor è splendida (ricevette un Oscar), la colonna sonora non è roboante ma semplice e tradizionale e avvolge lo spettatore che rimane coinvolto in un altra epoca e in un altro mondo. Quanto alla recitazione Alan Ladd fece una prestazione di valore assoluto, le sue pause valgono più di un dialogo, era un attore sfruttato dalla Paramount che gli faceva fare film a basso costo e di grande successo, il film fu la sua grande occasione, morirà nel 1964 suicidandosi. Ottime le prestazioni di Jean Arthur (l'attrice preferita di Frank Capra e questo sarà il suo ultimo film) e di Van Heflin, sbalorditiva la prestazione del piccolo Brandon de Wilde, rimarrà sempre impressa la scena in cui insegue Shane gridando "ritorna".
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muttley72
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venerdì 24 gennaio 2014
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film manieristico se visto oggi: ma è un classico
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Questo film western è un film (normalmente) valutato 4-5 stelle dalla critica. Visto e rivisto più volte.... posso esprimere la mia opinione. Il film è molto "asciutto", nel senso di semplice (come storia), prevedibile (nello svolgimento e nell'epilogo) ed oggi sarebbe definibile anche come un film "perbenista" (con il cavaliere-paladino che arriva, sistema le cose e poi se ne va senza nulla chiedere), ma al tempo stesso bisogna riconoscere che il "film western classico" era anche (o proprio) questo negli anni '50 in cui il film fu girato, quindi chi ami il "western classico" non potrà non apprezzare il film per come esso è, a prescindere dal fatto che oggi (...negli anni 2000), il film appaia "datato" o, come è ben detto nella recensione del Morandini, troppo "manieristico", con ad es.
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Questo film western è un film (normalmente) valutato 4-5 stelle dalla critica. Visto e rivisto più volte.... posso esprimere la mia opinione. Il film è molto "asciutto", nel senso di semplice (come storia), prevedibile (nello svolgimento e nell'epilogo) ed oggi sarebbe definibile anche come un film "perbenista" (con il cavaliere-paladino che arriva, sistema le cose e poi se ne va senza nulla chiedere), ma al tempo stesso bisogna riconoscere che il "film western classico" era anche (o proprio) questo negli anni '50 in cui il film fu girato, quindi chi ami il "western classico" non potrà non apprezzare il film per come esso è, a prescindere dal fatto che oggi (...negli anni 2000), il film appaia "datato" o, come è ben detto nella recensione del Morandini, troppo "manieristico", con ad es. un Alan Ladd che sembra un impiegato di banca col suo modo (troppo) educato di muoversi e parlare (...basta mettergli una giacca doppio petto al posto dell'abito da cowboy) e poco credibile (...ma con gli occhi di oggi nel 2014, non all'epoca del film) per essere un uomo del far west. Idem per Jack Palance che interpreta il cattivo-killer con le 2 pistole (non 1 sola). Ma poi bisogna anche ammettere che in quegli anni il "film western" era proprio cosi e per quell'epoca questo film, come "storia edificante", era uno dei migliori film sulla piazza. Voglio dire: se oggi ad es. il "killer cattivo" vestito in un certo modo (poi copiato negli spaghetti western e nei film commedia ambientati nel west di Bud Spencer e Terence Hill) sembra uno "stereotipo" è proprio, perché nasce e viene creato nei film come questo ("Shane"). Con i tutti i suddetti limiti, quindi, il film (nel suo genere) merita dunque le 4 stelle, è un classico.
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lucac1993
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lunedì 23 aprile 2012
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capolavoro assoluto!
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Uno dei più grandi film western di tutti i tempi!
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draculino41
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mercoledì 29 giugno 2011
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quando 118 minuti sono arte dal primo all'ultimo
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Quante volte ho visto questo film? non saprei, sono tante che ne ho perso il conto.
Cosa posso dire di questa pellicola ? un solo commento: in assoluto il miglior film di tutti
i tempi con un cast impossibile da ripetersi.
Il regista ha saputo esaltare tutti i sentimenti umani in quadri con tinte spettacolari.
Si! decisamente un capolavoro d'arte.
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matteo70
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sabato 18 settembre 2010
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shane
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western sopravvalutato e imbevuto della sua magniloquente pomposita. da un paio di stelle gliene do una x sanare il voto assurdamente alto.
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matteo70
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sabato 18 settembre 2010
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shane
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classico western buonista sopravvalutato che con gli anni ha perso tutto il suo fascino.siamo negli anni 50 ormai il genere è morto john ford aveva gia detto tutto.e di più. cito ombre rosse sentieri selvaggi in primis.tornando al film lo trovo pomposamente epico, ma trova la sua fine prova nella sua ostentata magniloquenza.meriterebbe un paio di stelle ma gli do 1 per sanare il voto immensamente meritato attuale.
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ruggero
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mercoledì 18 febbraio 2009
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avventura e romanticismo
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Avevano ragione i nostri genitori!Il film é un western indimenticabile e me ne frego dei recensori di oggidì,non hanno più l'umiltà e la lucidità per riconoscere il pudore e l'onestà con cui Stevens ha dipinto la fortissima attrazione che il cowboy ha per la moglie del contadino che lo ha ospitato e l'abilità con cui ha ritratto il personaggio del bambino che ammira Shane e gli vuol bene "quasi quanto a papà".La stessa "redenzione" del villain interpretato da Ben Johnson la si poteva intuire dal suo sguardo quando,seduto fuori dal saloon osservava con sguardo rattristito il funerale del contadino ucciso da Wilson (Jack Palance).Non é stato necessario supportarla con le parole!Ragazzi,comprate il DVD e gustatevi questo grande western,questo grande film.
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paolo
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mercoledì 10 dicembre 2008
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un grande alan ladd
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quante volte l'ho visto da quando uscì ? non saprei dirlo. conto 67 anni e reputo questo film il migliore di tutti i tempi. potrebbe essere stato interpretato da altri attori ? sicuramente si ma Alan Ladd ha dato quello che nessuno mai sarebbe riuscito a dare a questo personaggio "un'anima" quell'anima che tutti noi vorremmo che,onore , giustizia e coraggio ci accompagnassero per tutta la vita come quel alone invisibile che ne rappresenta l'essenza e che accompagna a Shane quando si allontana verso l'orrizzonte sul suo cavallo.
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(di ruggero)
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(di ottilia)
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