Neve rossa |
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Un film di Nicholas Ray.
Con Robert Ryan, Ward Bond, Ida Lupino
Titolo originale On Dangerous Ground.
Giallo,
Ratings: Kids+13,
b/n
durata 82 min.
- USA 1951.
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NEVE ROSSA SU VITA NERA..
di fedeletoFeedback: 49430 | altri commenti e recensioni di fedeleto |
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martedì 9 ottobre 2012 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Essere poliziotto non e' facile,e John Milton e' un poliziotto violento,senza troppa voglia di vedere oltre il suo lavoro una speranza.Quando il capitano di polizia lo spedisce in campagna lontano dalla metropoli le cose sembrano prendere una piega diversa,e indaghera' sull'omicidio di una ragazza conoscendo una ragazza cieca che protegge il colpevole ovvero suo fratello.La tragedia e' dietro l'angolo,ma anche l'amore.Nicholas Ray(la donna del bandito,il diritto di uccidere) dirige uno dei suoi milgiori film,dove c'e' l'ottimo dualismo metropoli-campagna.Il soggetto e' tratto dal romanzo di Gerald Butler,e la sceneggiatura invece da Bezzerides,con la partecipazione dello stesso Ray.La storia si incentra sulla figura iniziale di John,uomo vittima della metropoli(la scena d'apertura e' la notte della metropoli e al contrario alla fine invece sara' il paesaggio bucolico l'ultima immagine),un luogo dove John si sente un purificatore,un giustiziere che gira alla ricerca di delinquenti per sfogare il suo odio verso questa vita(ancora una volta un ribelle dunque come in altri film di Ray,dal Bowie della donna del bandito a Dixon di diritto di uccidere) e conosce come linguaggio solo la violenza.Ma nonostante i suoi metodi siano indirizzati verso delinquenti,le conseguenze di carattere legale e lavorativo gli si rivoltano contro,e cosi gli verra' imposto di andare in campagna.Da notare che nella metropoli ci si trova sempre in spazi chiusi(il bar,le strade,le stanze) invece nella campagna di evidenzia uno spazio molto piu' aperto,come se la citta' fosse una prigione.John ad ogni modo da un inizio violento mostra invece successivamente un equilibrio quando incontra la sorella dell'assassino,essa e' cieca(John dunque si sente come se ella lo guardasse dentro nel momento in cui tocca la sua faccia egli e' come ipnotizzato da tal gesto di dolcezza,poiche' egli conosce solo violenza,ed e' questo ad addolcirlo e a fargli capire che le cose non sono come le immaginava nella metropoli),ma la cecita' sembra in questo caso un dono che permette a John invece di guardare,lui e' il cieco della metropoli e diventa il vedente nella campagna.Questo dualismo e' accentuato anche da altri fattori come il rapporto,le ragazze della metropoli sono facili e chiedono soldi,nella campagna hanno un loro mondo ma sanno comunicare diversamente e dolcemente.Con tale pellicola non si vuol ovviamente fare un'apologia completa sulla campagna ma e' evidente che il film e' spezzato in queste due parti,e cosi vediamo lo stesso personaggio mutare a seconda del posto,chissa' che il posto non possa influenzare l'uomo.Peccato per Robert Rayan non molto convincente,ottima invece Ida Lupino nella parte di Mary,la ragazza cieca,che come dice lei suo fratello le portava il mondo che stava fuori.Ancora una volta un trionfo di Nicholas Ray,che si conferma come uno dei migliori registi di Hollywood.
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