Quarto potere |
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Un film di Orson Welles.
Con Everett Sloane, Paul Stewart, Joseph Cotten, Alan Ladd.
continua»
Titolo originale Citizen Kane.
Drammatico,
Ratings: Kids+16,
b/n
durata 120 min.
- USA 1941.
- I Wonder Pictures
uscita giovedì 10 ottobre 2024.
MYMONETRO
Quarto potere ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Un Oscar mancato
di RescartFeedback: |
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venerdì 20 aprile 2012 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Nel 1941 Oscar Wilde diresse il suo primo film, “quarto potere”, il cui protagonista, citizen Kane, era ispirato ad un magnate dell’editoria ambizioso e senza scrupoli , divenuto famoso agli inizi del ‘900 e allora ancora vivente. Wilde con questo film metteva alla berlina la vita dissoluta e autoritaria di un uomo che ebbe comunque il merito di portare i giornali statunitensi a tirature prima inimmaginabili. Ma questo senza freni morali nè rispetto per le persone che finivano nel mirino delle sue inchieste scandalistiche e senza curarsi di ricercare la verità: quello che contava era solo vendere piu’ copie del giornale. Per questo il regista e i suoi collaboratori finirono nel mirino dell’F.b.i. sospettati di comunismo e Wilde pagò il suo coraggio di denunciare tale amoralità con l’esclusione da futuri incarichi come regista cinematografico di qualità. Ma la più grande delusione per lui fu quella di vedersi negato, contro tutte le aspettative del momento, il premio Oscar, che vinse invece lo sceneggiatore di Quarto potere. Come a dire: un film nato da un’idea valida, ma realizzato in modo imperfetto. Wilde in seguito fece pubblica ammenda per alcune scene del film, come quella che dipingeva in modo forse un po’ squallido la donna con cui Kane si legò dopo un poco felice matrimonio. Alla morte del magnate la moglie legittima di Kane fece di tutto perché la convivente non partecipasse al funerale dell’uomo con cui pure aveva condiviso circa due decenni. E si trattava di un’attrice di buon talento, sprecato però dalla megalomania dell’affermato compagno, come allude il film di Wilde. C’è da dire che Wilde non fu completamente ostracizzato dall’ambiente “hollywodiano”, ma quello che accadde fu che lui dovette adattarsi a tale ambiente, non viceversa. Tranne che in questo capolavoro che rimase ineguagliato, vista anche la piega decisamente commerciale che da allora prese la cinematografia statunitense.
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