Eldorado

In questo "melodramma" (così lo definisce l'autore), Sibilla (Eve Francis) balla a Granada in un ritrovo notturno per mantenere il suo bambino e incontra un pittore scandinavo (Jaque Catelain). Uno strambo buffone (Philippe Hériat) le usa violenza ed ella si uccide. "Questo è vero cinema. Non credo che si possa rivolgere un omaggio più puro a un regista francese. Marcel L'Herbier, in testa al troppo esiguo gruppo di Parigi, ha già tanto dimostrato il suo sforzo artistico e la sua indipendenza creatrice che non ci si deve meravigliare d'un successo giusto quanto grande" (Louis Delluc, 9 sett. 1921). "L'Herbier sa vedere e far vedere la natura sotto gli aspetti più appropriati a quello che vuol significare: quando, per indicare che Hedwick è un pittore, ci mostra l'Alhambra che si deforma sotto il suo sguardo, quando i frequentatori abituali del ritrovo notturno, ubriachi, appaiono sfigurati, quando il paesaggio che arde di luce bianca palpita intorno a Sibilla che corre barcollando verso la vendetta, il significato di ogni immagine è diretto e immediatamente percepibile" (Lionel Landry, "Cinéa", 22 lug. 1921).
Da Dizionario dei film, Firenze, Sansoni, 1968