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"Fun with Dick and Jane", che in italiano(era l'epoca dei titoli"creativi", vedansi le traduzioni dei titoli dei film di Woody Allen)diventa in italiano"Non rubare...se non è strettamente necessario", invece del più sobrio"Scherzo con...", ma questo è un vezzo dei titolisti e dei distributori made in Italy; tratto da romanzi didattici o quasi, è così, non c'è nulla da fare...Jane Fonda e George Segal erano ancora di gran moda nei"Seventies", quindi una commedia brillante, non geniale ma senz'altro non sciocca, rimane piacevole ancora oggi, quando il genere o viene virato in chiave iper-grottesca(già qualche comico dell'epoca si muoeva in questo senso, peraltro...)oppure rischia di apparire qualcosa di stantio, di poco"digeribile". Da segnalare soprattutto il pre-testo di libro(che non ho letto)e film: la crisi degli anni Settanta, dopo quella petrolifera del 1973(mi pare)comunque indotta dalla stessa. un ingegnere aerospaziale si trova disoccupato dopo una"ristrutturazione"e la notizia gli viene comunicata in modo apparentemente"soft"in realtà come una doccia fredda dal"capo", che non gli dà nessuna possibilità-iniziano corse all'ufficio disoccupazione, tentativi di far lavorare la moglie, laureata ma casalinga, poi...qualche"colpo"da "buoni imbranati", totalmente inesperti in materia... I due interpreti sono comunque più che all'altezza, dimostrando ancora una volta di essere "à la une"filmicamente. Nessuna gag"strepitosa", si dovrebbe dire, ma in modo soft tutto passa, ossia la comicità corrosiva ma non troppo che Kotcheff-regista, in altri casi di film ben più"violenti"-e autori ci vogliono dare. Un film da "gustare"magari con tranquillità, senza voler strafare, appunto per il carattere stesso di come nasce e di come va visto, dunque, senza aspettarsi grandi"gags", appunto, dato che Mel Brooks, Gene Wilder, Marthy Feldman sono altra cosa e sarebbe assurdo, appunto, una sovrapposizione -identificazione tra"commedia surreale"(quella)e altro, ossia una commedia più"tranquilla", una commedia per il cinema e la TV anche di quegli anni, ancora abbbastanza "preoccupati" a livello censorio, nonostante tutto. Da valutare, anche sui singoli spettatori/le singole spettatrici, l'impatto anche proprio"personale"che un film così può avere oggi. El Gato
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