Much Loved |
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Un film di Nabil Ayouch.
Con Loubna Abidar, Danny Boushebel, Carlo Brandt, Abdellah Didane.
continua»
Titolo originale Much Loved.
Drammatico,
durata 103 min.
- Marocco 2015.
- Cinema
uscita giovedì 8 ottobre 2015.
- VM 14 -
MYMONETRO
Much Loved
valutazione media:
3,03
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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La dura esistenza delle donnedi FlyantoFeedback: 104180 | altri commenti e recensioni di Flyanto |
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lunedì 19 ottobre 2015 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
"Much Loved" racconta l'esistenza quotidiana delle prostitute marocchine e precisamente di 4 di loro che vendono il proprio corpo ed i propri servizi sessuali a uomini facoltosi (degli Emirati Arabi principalmente) ed il più delle volte violenti o, comunque, assai prevaricatori. Nel corso dei festini organizzati da quest'ultimi queste povere ragazze (perchè di più non si tratta data la loro giovane età) sono disposte a tutto pur di riuscire a guadagnare una più delle altre e, comunque, abbastanza, rincorrendo un sogno futuro di riscatto e finalmente libertà. Ma il più delle volte nel corso di questi incontri esse subiscono violenza di ogni genere, soprusi e maltrattamenti nonchè arresti da parte della polizia locale avvertita (anch'essa notevolmente corrotta e violenta).
Il regista Nabil Ayouch, qui al suo primo lungometraggio, tratteggia dunque il duro e spietato stile di vita di moltissime donne che, spinte dal profondo bisogno, anche perchè il più delle volte rese madri da compagni violenti e da cui sono state pure ignominiosamente abbandonate, sono costrette a guadagnare del denaro con facilità, e lo fa con molta precisione e dovizia di particolari, soffermandosi a lungo sugli svariati aspetti della loro professione e sulle loro vite private in generale, al fine di denunciarne l'intera e deplorevole situazione. Quello che più si evince dalla rappresentazione della quotidianità di queste donne protagoniste è la condanna soprattutto dell'ipocrisia generale che governa la società marocchina (ma anche molti altri paesi, purtroppo) in cui le donne vengono considerate principalmente come oggetti, per non dire come carne da macello vera e propria, e che, benchè esse posseggano un'anima e dei sentimenti nascosti e veri dentro di loro, non vengano assolutamente considerate, e persino disprezzate dalle famiglie stesse di origine, ben contente,.però, di percepirne ugualmente i guadagni che puntualmente vengono in parte loro consegnati dalle suddette ragazze. Insomma, un film molto crudo e purtroppo quanto mai reale e, sebbene non dica e non aggiunga nulla di nuovo a moltissime pellicole precedenti simili a questa, rimane in ogni caso una testimonianza diretta di una certa misera e disperata condizione femminile. Nel complesso il film risulta interessante, l'unico elemento a sfavore è costituito solo da una lunghezza eccessiva della narrazione in sè che a volte troppo si sofferma sulle scene erotiche, diventando in conclusione un poco ripetitivo.
Interessante.
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