Mosquito Coast

   
   
   

MORTE AL CONSUMISMO,VITA ALLA NATURA Valutazione 4 stelle su cinque

di fedeleto


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mercoledì 21 marzo 2012

Allie e' un uomo che vive con la sua famiglia in America ,ma stanco del consumismo e del marcio che alberga in America(prossima al declino come dice lui),decide di andare via da questo stato per creare una nuova tabula rasa dove vivere e creare(poiche' egli e' un inventore e ha fabbricato un arnese in grado di fare il ghiaccio).Andra' a Mosquitia dove comprera' un po' di terra ed edifichera' una sorta di piccolo villaggio simile alla citta' con tanto di costruzioni moderne,piantando inoltre sementi di ogni tipo,ma il piatto forte sara' l'impianto di rifrigerazione gigante che consentira' in piena giungla di poter avere aria condizionata e ghiaccio.Il tutto si interrompera' quando entreranno nella loro piccola comunita' del benessere tre uomini armati che erano prigionieri degli indios,e il nostro Allie dovra' escogitare qualcosa per fermarli anche se con cio' distruggera' l'intera comunita'.Fuggiranno lui e la sua famiglia alla ricerca di un nuovo posto ma verrano dopo poco smantellati via ,fino a quando unìaltra piccola comunita' formata da un reverendo predicante attraverso la tv,e che precedentemente aveva infastidito e criticato Allie,verra' anch'essa distrutta da un fuoco purificatore che accendera' lo stesso Allie,ma forse con questo tutte le avventure adesso hanno termine.Raccontato attraverso il figlio Charlie interpretato da un bravo River Phoneix,il film racconta di un sogno folle e ambizioso(per certi aspetti paragonabile nella sua titanita' a quello di FITZCARRALDO del maestro Werner Herzog) di creare una civilta' fuori da quella americana che oramai e' solo merda(per ripetere le parole di Allie),una societa' dedita al cosumismo piu' sfrenato all'usa e getta,ed inoltre non vi e' neanche un minimo di nazionalismo(la scena del nastro adesivo che non viene comprato da Allie perche' c''e' scritto made in japan). La storia tratta dal romanzo di Paul Theroux,e' sceneggiata da Paul Schrader,e Weir fa' miracoli poiche' il libro presentava molti punti difficili da realizzare.Probabilmente questa pellicola rappresenta uno dei piu' grandi film del regista australiano,che si cimenta in una storia dove l'autonomia e dunque la liberta' dell'individuo si afferma per difendersi da una societa' che vuole solo usare e gettare.Fin dalle prime scene del film Weir ci offre uno sproloquio su quello che e' appunto l'america fino a quando Allie crea una sua invenzione di tramutare le cose in ghiaccio ,l'uomo a cui la presenta non interessa ,questo perche' egli e' piu' interessato ai suoi fini che a quello degli altri,e cosi e'l'uomo comune .Allie in questo caso cambia per sempre il suo modo di pensare quando vede gli schiavi che raccolgono gli asparagi,c'e' quel momento in cui forse qualcosa o qualcuno gli ha comunicato inconsciamente che avra' questa avventura.Allie ad ogni modo e' un uomo di scienza,deciso e sicuro perche' lo e' la scienza,ma non e' un uomo scettico con pregiudizio,egli conosce la bibbia e dice che non serve a molto,non a caso il reverendo rimane di stucco quando Allie lo corregge su alcune frasi della bibbia.quindi oltre che un uomo di scienza e' anche un uomo di sapienza.La sua invenzione piu' rivoluzionaria e' il ghiaccio,come ben sappiamo in Weir l'acqua ha sempre un significato ben preciso,in questo caso il ghiaccio rappresenta qualcosa in incubazione ma in procinto di sciogliersi proprio come accade nel film per il progetto di Allie,un progetto che sembra essere solido ma che poi con il tempo muore lentamente con lui.Il fuoco invece rappresenta la distruzione ma anche qualcosa che illumina dunque il chiaro segno dell'evidenza della fine poiche' appunto il fuoco che mettte allie nella chiesa e' l'ultimo atto che fara'.Non mancano inoltre parti ironiche come i discorsi (o sarebbe meglio forse dire monologhi) che intraprende con i selvaggi(come li chiamera' dopo lui) dicendo la gente non sopporta piu' di stare sola ecco qual'e' il problema del ventesimo secolo , e le persone lo guardano con aria interrogativa non capendo.Weir ha realizzato un film ottimo ,e Harrison Ford nel ruolo di Allie non e' male al contrario di quello che si poteva pensare.Un insuccesso assolutamente ingiusto,per un film che merita non solo la visione ma anche un ottimo giudizio.

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