La più grande storia mai raccontata

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Un film di George Stevens. Con Martin Landau, Max von Sydow, José Ferrer, Telly Savalas.
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Titolo originale The Greatest Story ever Told. Religioso, durata 141 min. - USA 1965. MYMONETRO La più grande storia mai raccontata * * * 1/2 - valutazione media: 3,50 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   

La più grande storia mai raccontata. Valutazione 2 stelle su cinque

di Nicolas Bilchi


Feedback: 3995 | altri commenti e recensioni di Nicolas Bilchi
sabato 24 settembre 2011

George Stevens, uno dei nomi fondamentali del cinema americano, dirige e produce senza badare a spese questo spettacolone decisamente monocorde e sottotono, che narra la vita della più importante e complessa figura storica e religiosa di ogni tempo, Gesù di Nazareth. Riprendendo in modo fedele il testo biblico, ed in particolare il Vangelo di Giovanni, di cui cita il celebre incipit nella bellissima (ma è anche l'unica) scena iniziale, Stevens non si prende libertà narrative, ponendosi in secondo piano, come regista, rispetto alla storia in sè. E' una sorta di desiderio di far prevalere il contenuto sulla forma, il messaggio sul veicolo attraverso cui viene trasmesso, una decisione che si rispecchia anche nell'aver assegnato parti secondarie o di simil-cameo ad attori di altissimo livello, dalla Lansbury a Sal Mineo, da Rains a Poitier, da Wayne a Heston. Peccato che l'unica "star" cui viene data importanza, Max Von Sydow, abbia uno stile che veramente poco si adatta al personaggio di Gesù. Alla lunga però questo criterio, ottimo nelle intenzioni, risulta fallimentare per il film: se tralasciamo gli spettacolari panaromi che solo Hollywood era in grado di creare, La più grande storia mai raccontata risulta vuota di qualsiasi elemento che possa darle rilevanza artistica; non c'è mai pathos, o quando si vorrebbe che ci fosse, non si riesce affatto a trasmetterlo, manca la riflessione intellettuale, ad esempio, di un Pasolini (certo non si chiedeva di realizzare un'opera così individualisticamente volta alla critica politica, ma degli spunti di discussione potevano essere facilmente trovati...), soprattutto è assente il desiderio di ricostruire la figura del Cristo nella sua complessità, nella dualità di uomo e Dio al contempo che sarà attentamente analizzata in seguito da Martin Scorsese. Come ha saggiamente detto Morandini, a conti fatti questa pellicola sembra un catagolo di cartoline illustrate, vale a dire che gli episodi si susseguono ininterrottamente senza alcun collante che dia unità all'insieme, e quasi svogliatamente. Il voler mantenersi così fedelmente vicini al testo originale pare ingabbiare Stevens, quasi costretto a narrare tutti gli eventi anche senza alcuna ispirazione artistica che lo muova, e ne risulta che il profondissimo, vibrante messaggio della parola di Dio qui si perde completamente, evapora man mano che il film procede e subentra la noia. Infatti un altro fattore negativo è l'instostenibile prolissità di quest'opera, sfortunatamente dovuta alla cultura del kolossal americano; si cerca in tutti i modi di allungare il brodo con una sfilza di scene eccessivamente lente, ripetitive e banali, prive di qualsiasi interesse anche per il più cristiano degli spettatori. La vera domanda che il regista avrebbe dovuto farsi è: era proprio necessario? A soli quattro anni da Il re dei re di Nicholas Ray (il quale, pur raggiungendo buoni risultati, già avevo trovato non poche difficoltà nel portare sullo schermo di quel tipo di cinema un soggetto tanto particolare), e soprattutto dopo Ben Hur, serviva così tanto tornare a parlare di Cristo? Cosa ha aggiunto questo film a ciò che già ero stato detto da altri grandi registi? Stevens carica così su di sè anche il merito negativo di aver dato nuova linfa ad una tendenza, quella appunto degli spettacoloni made in USA a carattere religioso, che continuerà a mietere vittime e a macchiare la filmografia di talentuosi cineasti già un anno dopo, nel 1966, quando John Huston deciderà di ridicolizzarsi alzando il tiro con la direzione de La Bibbia.

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