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Premesso che prima di apprestarmi a vedere questo film, inizialmente ero decisamente molto prevenuto. Convinto che questa pellicola di Parenti fosse l'ennesima ed insulsa goliardiata da film comico di terza serie, come del resto la quasi totalità dei cinepanettoni natalizi prodotti fino a questo momento si è sempre dimostrata tale. Alla fine però sono rimasto alquanto sorpreso dal risultato conseguito da questa pellicola. Chiaramente la poetica grottesca e di vita di un talentuoso regista come Monicelli è tutt'altra cosa e, credo, su questo aspetto non ci siano minimamente dubbi. Il mio giudizio su questo prequel della saga è che esso non è affatto male. Una scenografia eccellente e un buon cast (oltre all'accoppiata De Sica-Ghini, non dimentichiamoci che i vari Placido, Hendel e, nel finale, Alessandro Benvenuti, sono comunque attori che in passato si sono contraddistinti per ruoli e bravura interpretativa di tutto rispetto) rappresentano delle buone basi sulle quali si snoda una trama ricca di idee originali e divertenti. Tra queste ultime citerei lo scherzo che gli amici protagonisti combinano ai danni del povero legnaiolo Alderighi (interpretato da un convincente Ceccherini), uomo forzuto ma ingenuo, che perde così casa e moglie a causa di una presunta perdita d'identità a seguito di una botta in testa. Ed inoltre, in una Firenze del 400 che accompagna le vicende dei nostri e nella quale sopraggiunge la peste, ritengo indimenticabile, ma letale, lo scherzo che i birbanti amici combinano ai danni di uno di loro (per la precisione al personaggio interpretato da Giorgio Panariello); sequenza quest'ultima che senza dubbio trasmette anche una certa commozione. Pertanto nel mio giudizio complessivo mi sento di dire che anche se si tratta comunque di un tipo di comicità di maniera e a tratti facilona, perlomeno ho avuto la netta impressione che essa sia stata impostata secondo un discreto criterio di gusto e, come detto sopra, appunto di originalità. Ma allora, e qui concludo, perchè i cosiddetti cinepanettoni natalizi che ci accompagnano da oltre 20 anni e prodotti dallo stesso Parenti, a confronto con questa pellicola, sembrano decisamente superficiali, qualitativamente modesti e, a livello comico, "sguaiati? Parenti, con questa prova, ha dimostrato di poter tentare sicuramente carte più nobili e di maggior spessore stilistico e di non far solo prevalere, nell'ambito della sua produzione, solamente il vile dio denaro.
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