Si tratta di un film che ha il grandissimo pregio di piacere anche a chi (come me) detesta l'animazione, perché coniuga temi "risaputi" e
poesia intesa come espressione dell'ineffabile, di quello cioè che passa attraverso uno sguardo, un tono di voce, che si percepisce se si ha sensibilità.
Il tutto con una maestria tecnica che stilisticamente muta il proprio registro con grande duttilità, in un fascino senza eguali. Dicevamo temi, temi quali l'ecologia, l'egoismo dell'uomo che "si rifugia nello spazio come ultima frontiera dello svago" (come recita lo slogan che campeggia ovunque nella città ormai abbandonata) e che in un totale relax, "aiutato" da robot tuttofare, vive stravaccato e parla col proprio prossimo (anche vicinissimo) solo attraverso lo schermo di un pc, in una perenne crociera... E sulla Terra intanto chi c'è? WALL-E, unica presenza insieme al suo fido amico, che facendo quello per cui è stato creato "pesca" nel ciarpame testimonianze interessanti di una civiltà: oggetti di uso quotidiano, interrogandosi su che cosa siano
e giocando, con la curiosità di un bambino di 2 anni. Fino all'arrivo di un nuovo venuto... e da quel momento tutto cambierà: WALL-E seguirà seppur spaventato questa bella robottina svolazzante e dopo le dovute "presentazioni" la porterà nel suo mondo (un container in cui si ripara durante le tempeste di sabbia) dando vita ad una sequenza straordinaria culminante nella visione del musical in cui c'è tutta la poesia di un'anima umana... La missione di EVE però ha uno scopo e questo scopo è raggiunto con "l'omaggio floreale" di WALL-E che le offre inconsapevolmente quello che stava cercando: una traccia di
vita; da quel momento EVE smetterà di "vivere", si bloccherà e "morirà" e WALL-E dapprima incredulo "piangerà", si dispererà, la chiamerà, la veglierà sotto il cielo stellato con qualunque tempo, se la porterà appresso durante i suoi spostamenti legata da un cavo colorato, e quando ritornerà l'antico ospite si aggrapperà ad una scaletta esterna e la seguirà nello Spazio... E qui comincia lo spettacolo... Una meravigliosa Galassia; il trailer non dà l'idea dei colori che la animano, incredibile... Da qui in poi prenderanno il via due storie tra loro intrecciate: quella degli uomini, lasciati lì nell'inconsapevolezza delle reali condizioni della Terra (essendo stato sospeso da chi aveva loro organizzato il viaggio il programma di ripopolamento di essa) e quella dei due robottini, prima derubati della pianta (unica possibilità di dirigersi attraverso le coordinate in un luogo ancora vivibile) e poi, dopo un tentativo di sabotaggio ad opera dei loro nemici, ancora insieme... fluttuanti e sempre più agguerriti... Ritorneranno sulla astronave e con l'aiuto del
pilota finalmente libero dal torpore e deciso a "ritornare a casa", atterreranno e... intanto WALL-E ne ha prese di botte e si è guastato... apparentemente senza rimedio; è lui ora ad "essere morto" e quindi è EVE a portarlo nel container per cercare i pezzi di ricambio... e li trova; tutto a posto allora ma WALL-E non ricorda, non la riconosce neppure... che cosa allora può far risvegliare un ricordo se non una musica, un suono familiare: le note di Hello,
Dolly ridestano il suo cuore e i vocalizzi che i due emettono sono di una tenerezza straordinaria... e l'umanità rinascerà con loro.
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