Rashômon |
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Un film di Akira Kurosawa.
Con Toshirô Mifune, Machiko Kyô, Masayuki Mori, Takashi Shimura.
continua»
Titolo originale Rasho-mon.
Drammatico,
Ratings: Kids+16,
b/n
durata 88 min.
- Giappone 1950.
MYMONETRO
Rashômon
valutazione media:
4,49
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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La verità non ha un solo volto…di ziogiafoFeedback: 0 |
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giovedì 25 settembre 2008 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
ziogiafo - Rashômon, Giappone, 1950 – Rashômon è un’opera emblematica di Akira Kurosawa, che ha fatto conoscere il grande cinema giapponese all'occidente e che racchiude un po’ tutta la profonda filosofia del suo grande autore che viene riportata sensibilmente in questa colta cinematografia. Il grande regista, rappresenta in questo film “il caos sociale” intorno all’uomo, in un periodo storico che precede secoli di guerre e cruenti tumulti in un Giappone disorientato dalle razzie, dal mercato nero, dalla violenza fisica e psicologica. Quasi per esorcizzare un triste futuro prevedibile, Kurosawa, concentra la sua grande riflessione sull’umana vicenda dell’epoca sotto il fatiscente portale Rashômon, che rappresenta la concentrazione dell’egoismo umano dove si svolgono le più illeciti attività. Sotto una pioggia battente inizia questa accattivante storia che mette a nudo attraverso complesse metafore la crudeltà umana. L’ossessionante ricorrenza al numero “tre” da parte del regista (tre personaggi,tre indagati, tre alberi, ecc.) ci riporta ad un desiderio di ordine, ad una sorta di geometria ricercata per stabilire un concetto di fermezza nel narrare questo “caos sociale” in cui l’uomo era imprigionato. Un susseguirsi di raffinate immagini e di ombre che inseguono le metafore dei dialoghi che scavano sempre di più nella profondità dell’individuo, quasi creando un labirinto mentale da cui è difficile uscirne “lucidi”. Un film complesso nella sua semplicità scenica, che coinvolge ed incuriosisce, proprio per questo paradosso che induce a riflettere sulla essenzialità della vita. Kurosawa ci dimostra anche, con questo film come il cinema non racconta necessariamente delle verità, ma ci può proporre delle realtà inesistenti, come un romanzo, come un’illusione filmata. Rashômon racconta e sottolinea la disgregazione morale come paradosso, alla ricerca di una verità che possa ripristinare i giusti parametri di vita, per ritrovare la speranza e l’amore per il prossimo, uscendo dalla menzogna e dall’egoismo, da quel profondo baratro in cui si era precipitati. Come qualcuno ha già detto… sul finale “il sole sorgerà ancora” ed ogni cosa potrà cambiare in maniera positiva se l’uomo lo vorrà. La verità non ha un solo volto… Cordialmente ziogiafo
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