Rosso come il cielo

Anni 70,campagna toscana,un bambiono di nome Mirco (interpretato in modo magistrale dal debuttante e bravissimo Luca Capriotti)gioca con un fucile,quando parte un colpo e perde la vista.Costretto a frequentare un istituto per non vedenti obbligato dalla legge italiana.Rinchiuso in quella prigione grigia senza anima,Mirco costruisce intorno a se un mondo fatto di suoni e parole,aiutato da un prete/insegnante (Paolo Sassanelli,intenso e bravissimo) e da i suoi piccoli amici conosciuti nel collegio,riescono a ribellarsi andando contro le leggi del colleggio che imponeva ai bambini di non avere sogni e sopratutto li privava della cosa più bella....la libertà.Un film ispirato alla vita di Mirco Mencacci,oggi montatore del suono.Una storia vera,profonda piena di significati,emozionante fino alla compassione....peccato che poche persone lo hanno visto,ma ne vale veramente la pena.Un capolavoro che graffierà il cinema italiano,dobbiamo sol oaspettare che qualcuno se ne accorga meglio. Grazie Cristiano Bortone per questa gloriosa storia.