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Che il dramma poissa essere implicito nella commedia, anzi spesso nella vera e propria comicit'a, ce l'avevano spiegato gia', molto tempo, Charles(Charlie)Chaplin, Buster Keaton, ma anche Woody Allen, persino Mel Brooks, per non citare altri(Tati, Toto', Sordi, El Negro Palomino, etc.). IN questo fil,m di un terzo di secolo fa, "Curly Sue"di John Hughes(1991) , che ha anche scritto il film, una ragazzina di nove anni,orfana, di "pater incertus, mater certa",che ora vive con il"patrigno"che aveva frequentato sentimentalmente laa madre di lei, sbarca il lunario con il"papa'", finche' , nel loro consueto vivere di espediti, ma senza mai entrare nel furto o in altre pratiche illegali, lui finge di essere stato investito dall'auto di una ricca e belle avvocatessa, che, dapprima sconcertata, ha pero'un tenero affetto"materno"per la bambina(e'lei la"tenera canagia"del titolo italiano e di altri titoli extra.USA)ma anche un sentimneto dapprima incofessato per l'uomo. Fortemente contrastato dall'ex(sara'tale ben presto)fidanzato di lei, il sentimento verra'fuori in mnaiera prepotente, creando una nuova"famiglia di fatto". Jim Belushi e'portagonista come sempre simpatico , con Kelly Lynch, che sara'"falllng in love"nei suoi confronti, Alisan Porter, la bambina. Non si avverte molto il sound track di Georges Delerue, che comunque si rivela adeduato, non essnedo dominante su immagini e dialoghi, ma meno ancora la canzone di Ringo Starr"You Never Know", a testimonianza del fatto che il batterista dei"Beatles"e'sempre stato poco piu'di un ripiego. Eugen
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