Pellicola molto apprezzabile del regista John Sturges, che innesta una bella sceneggiatura intricata in un classico western.
La trama prevede vari elementi misteriosi, che verranno chiariti o svelati soltanto nel suo sviluppo, creando un effetto simile a quello di un film giallo; l'interesse che si viene ad alimentare sull'epilogo delle ricerche intraprese dal protagonista contribuisce a tenere desta l'attenzione dello spettatore. Il finale è molto buono, soprattutto grazie ad un sorprendente risvolto, che conferisce alla storia pure un carattere romanzato.
Molto positivo l'inserimento di numerosi personaggi, che risultano tutti ben delineati e in definitiva funzionano molto bene; inoltre la sceneggiatura ne beneficia notevolmente acquisendo una struttura particolarmente variegata.
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Pellicola molto apprezzabile del regista John Sturges, che innesta una bella sceneggiatura intricata in un classico western.
La trama prevede vari elementi misteriosi, che verranno chiariti o svelati soltanto nel suo sviluppo, creando un effetto simile a quello di un film giallo; l'interesse che si viene ad alimentare sull'epilogo delle ricerche intraprese dal protagonista contribuisce a tenere desta l'attenzione dello spettatore. Il finale è molto buono, soprattutto grazie ad un sorprendente risvolto, che conferisce alla storia pure un carattere romanzato.
Molto positivo l'inserimento di numerosi personaggi, che risultano tutti ben delineati e in definitiva funzionano molto bene; inoltre la sceneggiatura ne beneficia notevolmente acquisendo una struttura particolarmente variegata.
Buona prova attoriale per Richard Widmark, già ampiamente collaudato in film del genere; Donna Reed è l'immancabile personaggio femminile, sempre presente nei film western anche quando nella trama ci sta come i cavoli a merenda, ma non è questo il caso, in quanto viceversa si tratta di una parte che riveste un ruolo fondamentale nella sceneggiatura. Si ricorda anche John McIntire nel ruolo dell'enigmatico “cattivo”, sulle cui tracce si è messo il protagonista e che farà la sua comparsa in scena soltanto nel finale.
La pellicola è molto ben girata da Sturges, per il quale il genere western non ha segreti. Apprezzabili le classiche atmosfere; ottimi i tempi, che sono esattamente quelli giusti per il genere.
Pur essendo interessanti le parti parlate, per il districarsi della trama di cui si è detto, restano pur sempre le scene d'azione quelle che si fanno preferire: tra le altre si ricorda la sparatoria iniziale, con il protagonista preso di mira da un tiratore appostato sopra un'altura, ed il duello che contrappone il personaggio di Widmark ed un giovane pistolero molto veloce ed altrettanto antipatico.
Intrigante e ben messo in scena, il rapporto di amore-odio tra il protagonista ed il personaggio interpretato da Donna Reed.
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