andreacc
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sabato 23 luglio 2016
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meh... piatto e dimenticabile.
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Sono andato a vedere il film ieri alla prima proiezione del primo giorno, senza sapere nulla di nulla di casting o quant'altro, né aver visto recensioni o altro per non essere condizionato da alcunché. Condizione ideale imho.
Che dire senza spoilerare troppo?
Che ci sono alcuni aspetti positivi, ma pochi: alcuni dettagli fanservice che mi hanno strappato qualche sorriso (nomi, rimandi, citazioni) o qualche momento di malinconia (i ripetuti omaggi a Nimoy), grandi effetti speciali e soprattutto una colonna sonora curata nei minimi dettagli (finanche negli ultimi secondi dei titoli di coda), con azzeccati rimandi sonori (non solo a TOS). Recitazione ok da parte di tutti (menzione d'onore per Sofia Boutella) e doppiaggio italiano tutto sommato passabile.
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Sono andato a vedere il film ieri alla prima proiezione del primo giorno, senza sapere nulla di nulla di casting o quant'altro, né aver visto recensioni o altro per non essere condizionato da alcunché. Condizione ideale imho.
Che dire senza spoilerare troppo?
Che ci sono alcuni aspetti positivi, ma pochi: alcuni dettagli fanservice che mi hanno strappato qualche sorriso (nomi, rimandi, citazioni) o qualche momento di malinconia (i ripetuti omaggi a Nimoy), grandi effetti speciali e soprattutto una colonna sonora curata nei minimi dettagli (finanche negli ultimi secondi dei titoli di coda), con azzeccati rimandi sonori (non solo a TOS). Recitazione ok da parte di tutti (menzione d'onore per Sofia Boutella) e doppiaggio italiano tutto sommato passabile.
Quello che non va è tutto il resto. L'avversario principale ("il cattivone") qui ha motivazioni non chiare allo spettatore per buona parte del film (nonostante i suoi estenuanti "superspiegoni"). Cosa che non aiuta il coinvolgimento. Spoiler alert ora: alla fine scopo del "cattivo" è la realizzazione di un attentato terroristico con milioni di morti (in una stazione orbitante che ha molto poco di startrekkiano, ma vabbé). Ora tralascio le facili interpretazioni psico-sociologiche per cui l'avversario è sempre la proiezione delle paure del pubblico americano, per cui si passa dai Borg (esempio reale del comunismo estremizzato teorizzati nell'America di fine anni '80) a questo qui, nei DuemilaDieci, che esemplifica la paura del megaattentato terroristico. Non c'è più infatti un esercito nemico col quale ci si confronta (Klingon/Romulani/il Dominio e i suoi Jem'Hadar ecc), ma si ha di fronte alla fine un unico individuo con una avanzata bioarma che vuole fare il massacro. Specchio dei tempi.
E questa è l'intelaiatura, ma stante questo quello che deve fare un film alla fine è coinvolgere, emozionare, divertire. Questo film purtroppo non fa nessuna delle tre, scorre piatto e prevedibile fin quasi alla fine (il colpo di scena finale ci può anche stare, ma arrivando dopo 2 ore di minestra insipida non può salvare la baracca). In un film ci si aspetta molta più "mitologia" della serie, qualche pietra miliare per lo sviluppo dei personaggi o per l'evoluzione della storia. Questo film invece fa avanzare di pochissimo i personaggi e di nulla la mitologia di Star Trek (Reboot). Se fosse stata una puntata (con meno mezzi naturalmente) sarebbe stata una puntata dimenticabile di quelle col "cattivo della settimana" che dimentichi alla puntata successiva. Ci sono state puntate indimenticabili in ogni serie di ST (TOS, TNG, DS9, persino in VOY e ENT) quando dovevano scrivere di corsa... possibile che ora con tempo e mezzi non si riesca a trovare il modo di scrivere qualcosa di buono?
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[+] totalmente d'accordo
(di wriker71)
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misterandreag
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martedì 26 luglio 2016
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ottimo film sci-fi action; buon film di star trek.
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Ho assegnato 4 stelle nell'impossibilità di poterne assegnare tre e mezzo.
Come film Sci-fi action con grosso budget:
è certamente un ottimo film e lo consiglio vivamente a tutti gli appassionati del genere.
Vi regalerà 2 ore di ottimo intrattenimento con una buona dose di spettacolare azione alla Justin Lin ben condita da una giusta dose di piacevole ironia.
Il film, per essere pienamente goduto, non necessita nessuna pregressa conoscenza della Saga, quindi adattissimo ai neofiti totalmente a digiuno dei precedenti 50 anni di storia Trek.
Anche se presenti, gli omaggi e riferimenti indirizzati ai veri fan, non vanno ad intaccare minimamente la godibilità dell'opera da parte dello spettatore totalmente ignaro del mondo Trek.
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Ho assegnato 4 stelle nell'impossibilità di poterne assegnare tre e mezzo.
Come film Sci-fi action con grosso budget:
è certamente un ottimo film e lo consiglio vivamente a tutti gli appassionati del genere.
Vi regalerà 2 ore di ottimo intrattenimento con una buona dose di spettacolare azione alla Justin Lin ben condita da una giusta dose di piacevole ironia.
Il film, per essere pienamente goduto, non necessita nessuna pregressa conoscenza della Saga, quindi adattissimo ai neofiti totalmente a digiuno dei precedenti 50 anni di storia Trek.
Anche se presenti, gli omaggi e riferimenti indirizzati ai veri fan, non vanno ad intaccare minimamente la godibilità dell'opera da parte dello spettatore totalmente ignaro del mondo Trek.
Come Film di Star Trek:
è un (più che) buon film di Star Trek.
Premetto di essere un fan di lunga data e di parlare ora da Fan della serie.
Alla domanda se si tratta di un vero film Trek la mia risposta secca è:
Si.
Certamente, rispetto ai due precedenti Film di Star Trek, a mio modesto parere, dimostra di incarnare meglio lo spirito della serie.
In generale, Star Trek non ha mai dato il meglio di se nelle sue incarnazioni Cinematografiche e se si volesse formalizzare un criterio per definire lo spirito trek, molto probabilmente, moltissimi film storici della Saga rischierebbero di non rientraci, partendo da questo presupposto, mi sento di dire che Star Trek Beyond è un vero film di Star Trek.
Certamente si poteva fare di più, ma questo vale per moltissimi film storici di Star Trek.
Difetti: La presenza di alcune ingenuità nella trama che sarebbero state facilmente risolte con un minimo d'impegno e riflessione in più, che però non compromettono la godibilità del film.
Un leggero eccesso di spettacolarità che si paga a discapito della drammaticità non pienamente espressa e quindi in parte sprecata.
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[+] chiedo scusa per la recensione duplicata
(di misterandreag)
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ilgalante
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mercoledì 27 luglio 2016
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un buon film che accontenta un po' tutti!!!
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Anch'io, come un altro recensore del pubblico, ho trovato 3 stelle un voto un po' tirato e 4 un voto un pochino generoso.
Quindi : 4 stelle come voto per incoraggiare !!!
Star Trek Beyond è certamente un film che porta la firma di Justin Lin e Simon Pegg, che traspare rispettivamente nelle scene d'azioni "pirotecniche" e dal marcato umorismo, un film che con tutti i suoi difetti alla fine riesce a funzionare bene.
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Anch'io, come un altro recensore del pubblico, ho trovato 3 stelle un voto un po' tirato e 4 un voto un pochino generoso.
Quindi : 4 stelle come voto per incoraggiare !!!
Star Trek Beyond è certamente un film che porta la firma di Justin Lin e Simon Pegg, che traspare rispettivamente nelle scene d'azioni "pirotecniche" e dal marcato umorismo, un film che con tutti i suoi difetti alla fine riesce a funzionare bene.
Un film che intrattiene piacevolmente sia il Fan che lo spettatore casuale (che non conosce minimamente Star Trek).
Il fan non ossessionato dal sacrileggio del Reboot di JJ troverà in Star Trek Beyond un film che certamente dimostra di rispettare e comprendere Star Trek più dei due redecessori, certamente un deciso passo in avanti.
I difetti certo non mancano nella trama, ma non compromettono l'esperienza, ovviamente credo (personalmente) che i fan come me avrebbero gradito non poco un lavoro più accurato\attento, ma l'appassionato di film di fantascienza con una decisa propensione alla azione probabilmente nemmeno noterà queste leggerezze nella sceneggiatura.
Non posso negare da fan che avrei desiderato che il regista avesse lasciato più spazio alla componente drammatica ed emotiva di certi eventi, che sono stati purtroppo un po' sacrificati dalla chiave di narrazione ( per noi fan) troppo "Spettacolare".
Da Fan avrei voluto che Justin Lin avvesse creduto di più nella sua capacità di diriggere scene drammatiche senza che esse venissero soffocate dalla Spettacolarità, ma con tutte le sue probabilmente innegabili pecche, resta
Un Buon film che accontenta un po' tutti!!!
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[+] un godibile e piacevole momento di intrattenimento
(di antonio montefalcone)
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mario nitti
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domenica 31 luglio 2016
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personaggi noti per un capito non memorabile
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Una missione di salvataggio in una fitta nebulosa si rivela una trappola e una nuova sfida per il capitano Kirk e il suo equipaggio. In gioco c’è, come sempre, il futuro della galassia e della Federazione. Non sono così appassionato da sapere quanti sono i film della serie, ma certo questo non resterà nella memoria. Gli autori sembrano più preoccupati di “timbrare il cartellino” presentando un episodio dignitoso che di aggiungere qualche cosa di davvero interessante alla saga. I personaggi nuovi sono debolucci e si sa che senza un cattivo davvero all’altezza del nome ogni capitolo che inscena l’eterna sfida tra il bene e il male resta fragile.
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Una missione di salvataggio in una fitta nebulosa si rivela una trappola e una nuova sfida per il capitano Kirk e il suo equipaggio. In gioco c’è, come sempre, il futuro della galassia e della Federazione. Non sono così appassionato da sapere quanti sono i film della serie, ma certo questo non resterà nella memoria. Gli autori sembrano più preoccupati di “timbrare il cartellino” presentando un episodio dignitoso che di aggiungere qualche cosa di davvero interessante alla saga. I personaggi nuovi sono debolucci e si sa che senza un cattivo davvero all’altezza del nome ogni capitolo che inscena l’eterna sfida tra il bene e il male resta fragile. Le due ore comunque volano tra tanti effetti speciali, qualche battuta e qualche idea che poteva essere meglio sfruttata.
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25peter
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giovedì 18 agosto 2016
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interessante ma con poco coraggio
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Il film ha un grande impatto visivo e l'equipaggio e' un protagonista corale. Spesso i personaggi sono separati fisicamente e questo permette al regista di dare spazio a tutti. Come per il film precedente il tema fondamentale è la guerra. In "Into darkness" avevamo la guerra come dominio e la guerra preventiva dell'attacco come migliore difesa. In questo film la domanda sottostante è se una società multirazziale, pacifica e tollerante non rischi di diventare debole e quindi destinata a soccombere di fronte ad un futuro nemico. Il tema non è una novità ma è sempre attuale: Atene o Sparta? Se si sceglie Sparta ne consegue che avere un nemico è necessario.
Il film manca purtroppo di coraggio nel tratteggiare la figura del "cattivo".
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Il film ha un grande impatto visivo e l'equipaggio e' un protagonista corale. Spesso i personaggi sono separati fisicamente e questo permette al regista di dare spazio a tutti. Come per il film precedente il tema fondamentale è la guerra. In "Into darkness" avevamo la guerra come dominio e la guerra preventiva dell'attacco come migliore difesa. In questo film la domanda sottostante è se una società multirazziale, pacifica e tollerante non rischi di diventare debole e quindi destinata a soccombere di fronte ad un futuro nemico. Il tema non è una novità ma è sempre attuale: Atene o Sparta? Se si sceglie Sparta ne consegue che avere un nemico è necessario.
Il film manca purtroppo di coraggio nel tratteggiare la figura del "cattivo". Viene rappresentato come un vampiro psicopatico e privato di qualunque tratto eroico. Il colpo di scena arriva troppo tardi senza il tempo di modificare il giudizio dello spettatore. Di conseguenza anche Kirk e compagni non possono risaltare e tutto rimane un po' sbiadito.
Ci sono anche molti buchi nella trama e cose messe a casaccio che disturbano l'attenzione ad esempio quando viene nascosta olograficamente un'enorme astronave abbandonata a terra da un centinaio di anni. Della serie: "Per non farmi notare nascondo la Tour Eiffel".
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misterandreag
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martedì 26 luglio 2016
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ottimo sci-fi action, buon film trek.
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Ho assegnato 4 stelle nell'impossibilità di poterne assegnare tre e mezzo.
Come film Sci-fi action con grosso budget:
è certamente un ottimo film e lo consiglio vivamente a tutti gli appassionati del genere.
Vi regalerà 2 ore di ottimo intrattenimento con una buona dose di spettacolare azione alla Justin Lin ben condita da una giusta dose di piacevole ironia.
Il film, per essere pienamente goduto, non necessita nessuna pregressa conoscenza della Saga, quindi adattissimo ai neofiti totalmente a digiuno dei precedenti 50 anni di storia Trek.
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Ho assegnato 4 stelle nell'impossibilità di poterne assegnare tre e mezzo.
Come film Sci-fi action con grosso budget:
è certamente un ottimo film e lo consiglio vivamente a tutti gli appassionati del genere.
Vi regalerà 2 ore di ottimo intrattenimento con una buona dose di spettacolare azione alla Justin Lin ben condita da una giusta dose di piacevole ironia.
Il film, per essere pienamente goduto, non necessita nessuna pregressa conoscenza della Saga, quindi adattissimo ai neofiti totalmente a digiuno dei precedenti 50 anni di storia Trek.
Anche se presenti, gli omaggi e riferimenti indirizzati ai veri fan, non vanno ad intaccare minimamente la godibilità dell'opera da parte dello spettatore totalmente ignaro del mondo Trek.
Come Film di Star Trek:
è un (più che) buon film di Star Trek.
Premetto di essere un fan di lunga data e di parlare ora da Fan della serie.
Alla domanda se si tratta di un vero film Trek la mia risposta secca è:
Si.
Certamente, rispetto ai due precedenti Film di Star Trek, a mio modesto parere, dimostra di incarnare meglio lo spirito della serie.
In generale, Star Trek non ha mai dato il meglio di se nelle sue incarnazioni Cinematografiche e se si volesse formalizzare un criterio per definire lo spirito trek, molto probabilmente, moltissimi film storici della Saga rischierebbero di non rientraci, partendo da questo presupposto, mi sento di dire che Star Trek Beyond è un vero film di Star Trek.
Certamente si poteva fare di più, ma questo vale per moltissimi film storici di Star Trek.
Difetti: La presenza di alcune ingenuità nella trama che sarebbero state facilmente risolte con un minimo d'impegno e riflessione in più, che però non compromettono la godibilità del film.
Un leggero eccesso di spettacolarità che si paga a discapito della drammaticità non pienamente espressa e quindi in parte sprecata.
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catcarlo
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giovedì 28 luglio 2016
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un discreto star trek
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Al termine del precedente ‘Into darkness’ finalmente si partiva per la missione quinquennale e quindi eccoci dopo circa tre anni – per la precisione 966 giorni così da festeggiare il cinquantennale della prima messa in onda – con l’equipaggio un po’ provato che si appresta a godersi una licenza sulla base orbitante di Yorktown. Non passa molto tempo che la classica richiesta di aiuto civetta trascina l’Enterprise in un’insidiosa trappola ordita dal vendicativo alieno Krall a caccia del più classico dei MacGuffin: perduto il quale nonché la nave, Kirk e soci dovranni ingegnarsi a ribaltare la situazione perché il cattivone ha messo nel mirino la stessa Yorktown e la federazione intera.
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Al termine del precedente ‘Into darkness’ finalmente si partiva per la missione quinquennale e quindi eccoci dopo circa tre anni – per la precisione 966 giorni così da festeggiare il cinquantennale della prima messa in onda – con l’equipaggio un po’ provato che si appresta a godersi una licenza sulla base orbitante di Yorktown. Non passa molto tempo che la classica richiesta di aiuto civetta trascina l’Enterprise in un’insidiosa trappola ordita dal vendicativo alieno Krall a caccia del più classico dei MacGuffin: perduto il quale nonché la nave, Kirk e soci dovranni ingegnarsi a ribaltare la situazione perché il cattivone ha messo nel mirino la stessa Yorktown e la federazione intera. La storia è tutta qui e, a ripensarci a mente fredda, se ne notano le linee semplici se non semplicistiche, per non parlare di quelle che a esser buoni si potrebbeo definire licenze poetiche, tra una nebulosa non costituita da gas e un’astronave Franklin di cui, a dispetto della stazza, tutti si sono dimenticati sul pianeta che la ospita e che poi decolla in una scena spettacolare ed emozionante, ma assai fantasiosa: si tratta però di difetti che si potrebbero ritrovare in un buon numero degli episodi della serie primigenia, ciò che ha sempre fatto la fortuna di Star Trek è il tono del racconto e, per mezzo dello stesso, la capacità di costruire un’atmosfera. Bersaglio centrato? In linea di massima sì, patendo forse solo qualche lungaggine nella seconda ora: Lin dirige con giusto ritmo le scene d’azione, senza le esagerazioni che ci sarebbero potute aspettare da uno che proviene da Fast & Furious, e sa giostrare con abilità i personaggi che la sceneggiatura di Simon Pegg (che interpreta il signor Scott) e Doug Jung suddivide in gruppetti per meglio studiarne le interazioni. Se la trama nel complesso lascia più di un dubbio, il gioco delle relazioni è di notevole efficacia: la parte del leone è riservata alla coppia battibeccante per eccellenza, ovvero Spock (Zachary Quinto) e il dottor McCoy (Karl Urban), con quest’ultimo che recupera lo spazio che non aveva avuto nell’episodio precedente duettando in punta di battute con il vulcaniano. Nel frattempo Chris Pine prosegue nell’avvicinamento a William Shatner nel ruolo di un Kirk parimenti coraggioso e sfrontato, oltre che portato per le anticaglie in maniera inattesa: la pellicola ha infatti un affettuoso sguardo verso la tecnologia vintage che è spunto non solo per l’antiquata Franklin, ma pure per due delle trovate più brillanti, entrambi utilizzate per sconcertare l’ipertecnologico avversario. Allo scopo, la moto a cavallo della quale il capitano scorrazza armato di occhialoni alla Lawrence d’Arabia fa il paio con i Beastie Boys che, sparati attraverso l’umile VHS, mandano per aria le comunicazioni nemiche: il divertimento si accoppia al ricordo delle incursioni nel passato frequenti nell’originale televisivo. Del resto le citazioni si sprecano, a partire dalla consueta inquadratura di Kirk che, seduto sulla poltrona di comando, guarda Spock da sotto in su: visto che, in questo modo, i vari tasselli paiono al loro posto, resta da verificare se sia stata ricreata la sopra citata atmosfera. Malgrado l’azione sia preponderante – inevitabile al giorno d’oggi – il vecchio spirito batte un colpo proprio nell’idea di fondo: la minaccia esterna, ma poi non così tanto, che mette in pericolo la filosofia unitaria e inclusiva della federazione va combattuta restando uniti e senza rinunciare ai propri principi. Al dilà della teoria, il film è bello da vedere, con una menzione speciale per chi ha immaginato Yorktown, e non annoia fino agli spettacolari titoli di coda in viaggio nello spazio profondo, vivendo inoltre i suoi momenti di commozione nella rievocazione di Leonard Nimoy e nella dedica allo sfortunato Anton Yelchin, morto dopo aver indossato ancora una volta i panni di un brillante Chekov: il livello di ‘Into darkness’ rimane però lontano per qualità di scrittura più che di regia (seppur il trasferimento di J. J. Abrams a Star Wars non sia stato un affare per nessuno) e certo non contribuisce che il carismatico cipiglio di Cumberbatch nel ruolo del cattivo non possa essere pareggiato da Idris Elba quasi sempre nascosto da una pesante maschera.
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sellerone
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domenica 30 settembre 2018
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ovviamente bello
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Non è che il livello può sempre essere sopra la media, questo succede in questo capitolo, ma siamo sempre ad una bella altezza. Purtroppo si tratta di star trek e tutti pretendono un pò di più, ma necessariamente, secondo me, ogni tanto anche la coerenza narrativa deve avere un suo perchè, quindi eccoci a Beyond. L'ulteriore passaggio nella crescita dei personaggi ce li fà vedere più vecchi, con esperienze tali da portarli ad essere più riflessivi e meno... ma proprio un pochino, spericolati ed impulsivi. Si riavvicinano sempre di più ai loro paralleli della serie primordiale e questo è un bene, mette tanta malinconia quella foto di Spock, ma un pò tutti noi ne abbiamo una simile nel cuore e sopra non ci sono i personaggi di un film, ci siamo noi più giovani con i nostri amici, la nostra famiglia, ricchi di speranza e con il futuro negli occhi.
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Non è che il livello può sempre essere sopra la media, questo succede in questo capitolo, ma siamo sempre ad una bella altezza. Purtroppo si tratta di star trek e tutti pretendono un pò di più, ma necessariamente, secondo me, ogni tanto anche la coerenza narrativa deve avere un suo perchè, quindi eccoci a Beyond. L'ulteriore passaggio nella crescita dei personaggi ce li fà vedere più vecchi, con esperienze tali da portarli ad essere più riflessivi e meno... ma proprio un pochino, spericolati ed impulsivi. Si riavvicinano sempre di più ai loro paralleli della serie primordiale e questo è un bene, mette tanta malinconia quella foto di Spock, ma un pò tutti noi ne abbiamo una simile nel cuore e sopra non ci sono i personaggi di un film, ci siamo noi più giovani con i nostri amici, la nostra famiglia, ricchi di speranza e con il futuro negli occhi...pronti a giungere là dove nessun uomo è mai giunto prima. W Star Trek!
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mercoledì 27 luglio 2016
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star trek (poco) & furious
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Film pessimo, non spiego cosa accade nel film, vado al dunque del giudizio.
Sensazioni SOGGETTIVE, derivanti dalle mie personalissime percezioni
1) Il rapporto tra i 3 mitici protagonisti mi sembra molto ruffiano nei confronti dei fans (plurale) di TOS, poco giustificabile dagli accadimenti e tra l' altro anche in alcune frasi discutibili (si lo so che la timeline è un altra), tipo quando Bones dice "questo è tipico di Spock" in seguito al teletrasporto; ma quando mai !? Spock non è il tipo che abbandona gli altri. ed anche altre cose simili.
2) La tontaggine della flotta, che manda una nave sola, così allo sbaraglio in un territorio inesplorato, su indicazione di un aliena, così.
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Film pessimo, non spiego cosa accade nel film, vado al dunque del giudizio.
Sensazioni SOGGETTIVE, derivanti dalle mie personalissime percezioni
1) Il rapporto tra i 3 mitici protagonisti mi sembra molto ruffiano nei confronti dei fans (plurale) di TOS, poco giustificabile dagli accadimenti e tra l' altro anche in alcune frasi discutibili (si lo so che la timeline è un altra), tipo quando Bones dice "questo è tipico di Spock" in seguito al teletrasporto; ma quando mai !? Spock non è il tipo che abbandona gli altri. ed anche altre cose simili.
2) La tontaggine della flotta, che manda una nave sola, così allo sbaraglio in un territorio inesplorato, su indicazione di un aliena, così....
3) recitazione scolastica (per colpa del regista)
4) regia quasi assente
5) in generale squilibrato negli elementi portanti della fantascienza, faccio una metafora (molto personale): In una cena c'è l' antipasto (introduzione), il primo (la sostanza fantascientifica del film), il secondo (la sostanza narrativa del film), il contorno (battute, battutine), il dolce (l'azione), e il caffè (la conclusione). In beyond c'è l'antipasto, c'è il contorno, ma in pratica si salta il primo e il secondo (giusto un assaggino) per avere 4 dolci e infine il buon caffè (l' enterprise A).
Elementi che mi sembrano OGGETTIVI (frase concettualmente in contraddizione), che non sono di mio gusto (anche se alcuni presenti in altri storici e apprezzati film o episodi), ma CHE POSSONO BENISSIMO PIACERE AD ALTRI
1) il traduttore universale che fa il doppiaggio della aliena
2) cattivone con tutte caratteristiche già viste e stra viste
3) trama già vista e scontata
4) tanti scazzottamenti
5) Fantascienza assente, al massimo fantatecnologia
6) scudi dell' Enterprise latitanti (anche se Kirk ordina di alzarli)
7) Yorktown orribile e con elementi totalmente fini a se stessi
8) Spazio quasi assente
9) pochissimo approfondimento della personalità dei cattivi
10) Troppo fumo e poco arrosto
11) retorica sulla forza del gruppo. ma poi sono in 3 mezzo a fare tutto il lavoro
12) Si arriva al modo per sconfiggere i nemici in maniera troppo veloce e troppo elementare (sti alieni so tutti tonti, tipo quelli di Signs che muoiono con l' acqua e invadono un pianeta stracolmo di h2o) e troppo facile
13) la solita arma di distruzione di massa (tra l' altro al atto pratico, identica a quella del tanto bistrattato Nemesis), antica, disassemblata ecc...
14) dialoghi deboli
15) in generale troppe poche spiegazioni o troppo veloci
16) la nave che "parte a spinta" (fra poco arrivava qualcuno coi cavetti)
17) esplorazione dell' ignoto retoricizzata, ma in realtà assente (in 20 minuti non si esplora più nulla)
Molto deluso, un film fracassone, noioso, che lascia il tempo che trova.
Per me poi che sono un grande amante di Star trek...
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giovedì 4 agosto 2016
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un film deludente sotto tutti i punti di vista
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Sono un appassionato di fantascienza e vivo il cinema come mezzo di evasione, ma questo non può bastare a farmi andare bene un film a tutti i costi, soprattutto quando è evidente lo scarso, per non dire nullo, sforzo narrativo. Purtroppo ci troviamo di fronte al classico caso in cui il plot è solo un esile filo per legare insieme situazioni caratterizzate da una sterile esibizione di effetti speciali.
Il film stanca, fin da subito, per la ripetitiva proposta di scene di azione e di combattimento, mai interrotte da un dialogo che vada oltre i più triti luoghi comuni o una semplice situazione interessante. Un film di fantascienza può e deve essere incredibile, ma si fonda comunque sulla plausibilità delle situazioni e qui di plausibile non c'è nulla, a cominciare dalla (involontariamente?) ridicola scena della moto da cross su un pianeta ostile, che proprio stona alla grande con tutta l'economia del film.
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Sono un appassionato di fantascienza e vivo il cinema come mezzo di evasione, ma questo non può bastare a farmi andare bene un film a tutti i costi, soprattutto quando è evidente lo scarso, per non dire nullo, sforzo narrativo. Purtroppo ci troviamo di fronte al classico caso in cui il plot è solo un esile filo per legare insieme situazioni caratterizzate da una sterile esibizione di effetti speciali.
Il film stanca, fin da subito, per la ripetitiva proposta di scene di azione e di combattimento, mai interrotte da un dialogo che vada oltre i più triti luoghi comuni o una semplice situazione interessante. Un film di fantascienza può e deve essere incredibile, ma si fonda comunque sulla plausibilità delle situazioni e qui di plausibile non c'è nulla, a cominciare dalla (involontariamente?) ridicola scena della moto da cross su un pianeta ostile, che proprio stona alla grande con tutta l'economia del film.
Gli attori risultano compressi in un copione che non da loro alcuno spazio ed infatti nessuno (a cominciare dal pur dotato Zachary Quinto) si evidenzia per particolare partecipazione emotiva alla trama.
La sceneggiatura poi è piena di incoerenze narrative (un uomo resta solo su un pianeta disabitato e poi ci sono migliaia di abitanti, da dove vengono? Una ragazza nasconde un'intera astronave con un sistema di ologrammi e poi si scopre che con essa era arrivato proprio il cattivo, non si ricordava dove l'aveva lasciata? Ecc. ecc.). Davvero molto esile e scontato il messaggio morale del film, basato sul concetto di squadra, unità ed amicizia. Da sit-comedy le schermaglie fra Spock ed il dottore, lezioso l'umorismo "ciarliero" di Scott.
Insomma, a mio avviso un film di serie B, che non si salva neanche se ipotizzassimo il tentativo del regista di ricreare l'atmosfera dei telefilm originali, molto più sinceri nella loro ingenuità televisiva.
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(di cipposlippo)
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