Considerato un film triste e non all'altezza della serie precedente, questo film interpreta perfettamente il pensiero meno noto di Guareschi. Lo scrittore si pose nettamente contro le riforme del Concilio Vaticano II e l'apertura verso socialisti e comunisti operata dalla Democrazia Cristiana. Condusse una polemica vivace e caustica sulle pagine del settimanale Candido, in cui don Camillo rappresentava la resistenza alle riforme messe in atto dall'ala più riformista della Chiesa Cattolica. Lungi dall'essere un esempio di "compromesso storico", la saga di don Camillo rappresenta invece una sana convivenza costruita su due identità forti e non conciliabili. L'ultimo libro su don Camillo, da cui è tratto questo film, esprime compiutamente tutta l'amarezza di Guareschi per la compromissione del pensiero cattolico con la teologia protestante, e della società tradizionale italiana con l'anarchismo ed il marxismo allora molto seguiti.
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Considerato un film triste e non all'altezza della serie precedente, questo film interpreta perfettamente il pensiero meno noto di Guareschi. Lo scrittore si pose nettamente contro le riforme del Concilio Vaticano II e l'apertura verso socialisti e comunisti operata dalla Democrazia Cristiana. Condusse una polemica vivace e caustica sulle pagine del settimanale Candido, in cui don Camillo rappresentava la resistenza alle riforme messe in atto dall'ala più riformista della Chiesa Cattolica. Lungi dall'essere un esempio di "compromesso storico", la saga di don Camillo rappresenta invece una sana convivenza costruita su due identità forti e non conciliabili. L'ultimo libro su don Camillo, da cui è tratto questo film, esprime compiutamente tutta l'amarezza di Guareschi per la compromissione del pensiero cattolico con la teologia protestante, e della società tradizionale italiana con l'anarchismo ed il marxismo allora molto seguiti. Il film è l'unico a colori della serie, ma paradossalmente è il più cupo per il senso di irreversibile trasformazione a cui neanche l'allegra caparbietà del sindaco e del parroco riescono a resistere. A molti forse stupirà conoscere questo lato "reazionario" di Guareschi, ma quarant'anni di oblìo e mistificazioni hanno tramandato una figura incompleta e parzialissima. Ad una visione globale dei sei film, si capisce realmente chi fu il grande scrittore: antifascista con il fascismo, dichiarato antinazista nel campo di concentramento, monarchico in una repubblica, anticomunista quando il marxismo dilagava, tradizionalista mentre il modernismo vinceva. Un anticonformista vero, un uomo semplice, un carattere onesto che ritroviamo nei suoi don Camillo e Peppone.
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