renato volpone
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martedì 19 febbraio 2013
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un grande che si racconta da sè
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Carlo e Luca Verdone hanno scritto e girato questo documentario sulla vita dell'artista attore italiano e romano per antonomasia: Alberto Sordi. L'hanno fatto intervistando persone che l'hanno conosciuto e che attraverso la propria testimonianza, racconti e aneddoti hanno delineato il lato umano dell'attore. Attraverso spezzoni di film, invece, hanno ricostruito il personaggio, quell'italiano medio che lui ha saputo cosi tanto bene interpretare e che ancora si incontra per le vie di Roma negli sguardi della gente, nelle battute sagaci e dialettali, nei vicoli della sua città. Gli autori ci hanno permesso di "vagare nel piano superiore della casa", di entrare nel suo intimo rifugio, di appropriarci dei suoi spazi, sottovoce e in punta di piedi, ma la sensazione che se ne ha è quello dell'invasione di un mondo tutto suo che a noi non era permesso di vedere.
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Carlo e Luca Verdone hanno scritto e girato questo documentario sulla vita dell'artista attore italiano e romano per antonomasia: Alberto Sordi. L'hanno fatto intervistando persone che l'hanno conosciuto e che attraverso la propria testimonianza, racconti e aneddoti hanno delineato il lato umano dell'attore. Attraverso spezzoni di film, invece, hanno ricostruito il personaggio, quell'italiano medio che lui ha saputo cosi tanto bene interpretare e che ancora si incontra per le vie di Roma negli sguardi della gente, nelle battute sagaci e dialettali, nei vicoli della sua città. Gli autori ci hanno permesso di "vagare nel piano superiore della casa", di entrare nel suo intimo rifugio, di appropriarci dei suoi spazi, sottovoce e in punta di piedi, ma la sensazione che se ne ha è quello dell'invasione di un mondo tutto suo che a noi non era permesso di vedere. Solo le scene dei film ci riproiettano nella dimensione che lui ci ha costruito. Anche le interviste sono invasive con dei primi piani troppo ravvicinati, tanto che danno fastidio agli occhi. Unico pregio di questo documentario è il protagonista, perché Sordi si racconta da solo e come diceva nel Marchese del Grillo "io sono io e voi non siete nessuno". Un grande attore che non ha bisogno di essere raccontato perché è ancora vivo, anche se sono passati dieci anni dalla sua morte, e viene sempre e ancora voglia di vedere i suoi film.
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dandy
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mercoledì 2 settembre 2015
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verdone racconta albertone.
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Dieci anni dopo la scomparsa di Alberto Sordi,un documentario conciso ed essenziale su uno dei più grandi attori italiani di sempre.Di quelli come non ce ne saranno più.Verdone,narratore e guida,ci accompagna all'interno della villa romana di Sordi dove alle testimonianze della sorella Aurelia,della domestica Pierina e dell'autista Arturo si alternano spezzoni ben scelti dei film,interviste e immagini di repertorio.Mentre vengono mostrate le parti salienti della villa(i qadri settecenteschi sulla rappresentazione teatrale,la camera da letto,la barberia,il teatro-cinema con buca per suggeritore)si delinea il ritratto dell'attore:esuberante e allegro,poliedrico e imprevedibile,discreto nel privato persino di fronte alla prospettiva della morte(come rivela Verdone in un aneddoto).
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Dieci anni dopo la scomparsa di Alberto Sordi,un documentario conciso ed essenziale su uno dei più grandi attori italiani di sempre.Di quelli come non ce ne saranno più.Verdone,narratore e guida,ci accompagna all'interno della villa romana di Sordi dove alle testimonianze della sorella Aurelia,della domestica Pierina e dell'autista Arturo si alternano spezzoni ben scelti dei film,interviste e immagini di repertorio.Mentre vengono mostrate le parti salienti della villa(i qadri settecenteschi sulla rappresentazione teatrale,la camera da letto,la barberia,il teatro-cinema con buca per suggeritore)si delinea il ritratto dell'attore:esuberante e allegro,poliedrico e imprevedibile,discreto nel privato persino di fronte alla prospettiva della morte(come rivela Verdone in un aneddoto).Con qualche accenno di ironia da parte di chi racconta(la pasta inseparabile dal sugo,l'abitudine di indossare sempre pochi),sempre con rispetto e contegnoso pudore da parte di Verdone.Un ottimo servizio ai vari aspetti della straordinaria personalità di Alberto Sordi,i cui funerali vengono mostrati all'inizio,con letture anche di politici.Tra gli intervistati:Emi De Sica,Christian De Sica,i fratelli Vanzina,Gigi Proietti,Pippo Baudo,Claudia Cardinale,Dino De Laurentiis,Ettore Scola e Stefania Binetti,responsabile relazioni esterne della "Fondazione Sordi",che rivela la filantropia dell'attore smentendo chi lo accusava di avarizia.Giustamente accentuato il rapporto tra Sordi e Fellini,e preziose la scena inedita di "Roma" e il provino per il "Casanova".Da confrontare con "Vittorio racconta Gassman-Una vita da mattatore".
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totybottalla
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martedì 6 giugno 2017
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tributo d'amore, riconoscenza e rispetto!
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Da un grande a un altro, Carlo Verdone e il fratello Luca raccontano in maniera essenziale la vita artistica del grande Alberto Sordi facendoci entrare in punta di piedi nel suo mondo privato appena appena lambito, un racconto emozionante da chi, come Carlo, ha intrecciato parte della sua carriera con il grande Sordi meritandosi l'affetto paterno e in qualche modo l'eredità artistica, impossibile in 80 minuti descrivere: dettagli, curiosità e caratteristiche curiose appena accennate nel documentario come per esempio la profezia di alcuni suoi film: "Tutti Dentro", "Finchè C'è Guerra C'è Speranza", Detenuto In Attesa Di Giudizio" solo per citarne alcuni, il lavoro di Carlo e Luca Verdone è un tributo d'amore e di grande rispetto verso un grande artista, una maschera unica e irriverente apprezzata persino dal grande Totò, un film da conservare e riammirare nel tempo e se posso permettermi: montato bene.
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Da un grande a un altro, Carlo Verdone e il fratello Luca raccontano in maniera essenziale la vita artistica del grande Alberto Sordi facendoci entrare in punta di piedi nel suo mondo privato appena appena lambito, un racconto emozionante da chi, come Carlo, ha intrecciato parte della sua carriera con il grande Sordi meritandosi l'affetto paterno e in qualche modo l'eredità artistica, impossibile in 80 minuti descrivere: dettagli, curiosità e caratteristiche curiose appena accennate nel documentario come per esempio la profezia di alcuni suoi film: "Tutti Dentro", "Finchè C'è Guerra C'è Speranza", Detenuto In Attesa Di Giudizio" solo per citarne alcuni, il lavoro di Carlo e Luca Verdone è un tributo d'amore e di grande rispetto verso un grande artista, una maschera unica e irriverente apprezzata persino dal grande Totò, un film da conservare e riammirare nel tempo e se posso permettermi: montato bene. Saluti.
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