L'attacco del movimento no global alla globalizzazione capitalistica è stato metabolizzato dai media coi toni della tragedia. Descritti come barbari violenti, sempre pronti allo scontro con la polizia e con le vetrine, gli antagonisti del dominio planetario delle corporation (vedi "The corporation"), sono inclusi nell'immaginario come pericolosi teppisti nullafacenti.
Ben venga dunque, a ristabilire un po' della loro verità, questo spassoso documentario di un geniale gruppo no global capace di sfruttare al meglio il più classico degli equivoci, degno di una sceneggiatura di fantasia: il loro sito web, dedicato alla critica della globalizzazione, viene scambiato in rete per il sito uffciale del Wto, l'Organizzazione Mondiale del Commercio.
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L'attacco del movimento no global alla globalizzazione capitalistica è stato metabolizzato dai media coi toni della tragedia. Descritti come barbari violenti, sempre pronti allo scontro con la polizia e con le vetrine, gli antagonisti del dominio planetario delle corporation (vedi "The corporation"), sono inclusi nell'immaginario come pericolosi teppisti nullafacenti.
Ben venga dunque, a ristabilire un po' della loro verità, questo spassoso documentario di un geniale gruppo no global capace di sfruttare al meglio il più classico degli equivoci, degno di una sceneggiatura di fantasia: il loro sito web, dedicato alla critica della globalizzazione, viene scambiato in rete per il sito uffciale del Wto, l'Organizzazione Mondiale del Commercio.
Agli inviti che ne conseguono, a rappresentare il Wto in seriosi appuntamenti, i protagonisti rispondono affermativamente, aprofittando dello scambio di identità al fine di radicalizzare esplicitamente i fini reconditi della globalizzaione, e di rendendoli manifesti denunciandone la mostrosituà .
E' persino commovente l'esito del finto sciolimento dello stesso wto, col pubblico che plaude all'autocritica dell'organizzazione, che si scioglie "perchè ha danneggiato anzichè aiutare i paesi poveri".
Un esempio raro della forza d'urto dell'estetica situazionista, dove si mostra quanto dissacrante può essere la verità portata con l'inganno nel cuore di un sistema che sull'inganno stesso (ma con ben altri fini) si fonda.
Un piccolo ma prezioso e irrinunciabile capolavoro.
Un appuntamento immancabile con la verità, per capire quanto folle è il mondo in cui viciamo con dormiente naturalezza.
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