marc provencher
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sabato 31 dicembre 2005
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un' idea vitale per i dvd italiani a l'estero
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Scuso mille volte me per il mio italiano turistico. Oggi sono felice perchè la mia sorella mi ha offerto "La calda vita" per Natale. Non sono italiano, non parlo l'italiano (o allora un pochinetto) : sono Marc, un Quebecese di Montréal (Canada). La mia lingua è il francese. Allora, come posso fare per guardare La calda vita ? È semplicissimo. Perchè Ripley Home Video ha avuto la grande idea, l'idea brillantissima e importantissima, di includere, nella sua edizione DVD della "Calda vita : verzione integrale" il doppiaggio francese. Allora, posso guardarlo nella mia lingua E - molto più importante - "La calda vita" posso essere esportato nel mondo francofono - anche qui nel lontano Canada! Sono un semplice spettatore, allora non so a chi o come passare il messaggio.
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Scuso mille volte me per il mio italiano turistico. Oggi sono felice perchè la mia sorella mi ha offerto "La calda vita" per Natale. Non sono italiano, non parlo l'italiano (o allora un pochinetto) : sono Marc, un Quebecese di Montréal (Canada). La mia lingua è il francese. Allora, come posso fare per guardare La calda vita ? È semplicissimo. Perchè Ripley Home Video ha avuto la grande idea, l'idea brillantissima e importantissima, di includere, nella sua edizione DVD della "Calda vita : verzione integrale" il doppiaggio francese. Allora, posso guardarlo nella mia lingua E - molto più importante - "La calda vita" posso essere esportato nel mondo francofono - anche qui nel lontano Canada! Sono un semplice spettatore, allora non so a chi o come passare il messaggio. Ma questa decisione editoriale di Ripley Home Video, che puo sembrare piccola, è vitale, è importanta. Perchè se possa devenire abituale, sistematica, la pratica di includere nelle DVD italiani, la verzione francese, inglese, etc, possa [contribuer : come si dice "contribuer" in italiano?] a cambiare un po' la situazione attuale della cultura audiovisuale italiana : perchè allora c'è una forma d'esportazione [si dice "esportazione" per dire exporter; to export?], anche se informale e individuale. Del punto di visto del mercato, ci sono più di soldi da fare per la Ripley Home Video. Ma molto più importante : la cultura audiovisuale italiana possa essere più visibile al estero. Quella di ieri, quella di oggi...
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parsifal
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mercoledì 11 luglio 2018
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triangolazioni sentimentali
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Vancini ,a utore di film di notevole spessore , si confronta, nella realizzazione di questo film ispirato ad un romanzo di P.A.Quarantotti, con un tema particolarmente scabroso , soprattutto tenendo conto dell' epoca in cui ebbe luogo la lavorazione del film il 1964, ben lontano ancora da quell'anno che scosse l'intero mondo occidentale. IL tema affrontato, in chiave certo ammantata di un impalpabile ed onnipresente perbenismo, è da ricercarsi una triangolazione ( estesa) dei sentimenti provati dai protagonisti della vicenda. Sergia ( C.Spaak) , una ragazza molto giovane ed assai emancipata per l'epoca in cui vive, appartiene all'alta borghesia e le convenzioni le vanno strette:Vorrebbe vivere a modo suo, ma non è certo così semplice.
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Vancini ,a utore di film di notevole spessore , si confronta, nella realizzazione di questo film ispirato ad un romanzo di P.A.Quarantotti, con un tema particolarmente scabroso , soprattutto tenendo conto dell' epoca in cui ebbe luogo la lavorazione del film il 1964, ben lontano ancora da quell'anno che scosse l'intero mondo occidentale. IL tema affrontato, in chiave certo ammantata di un impalpabile ed onnipresente perbenismo, è da ricercarsi una triangolazione ( estesa) dei sentimenti provati dai protagonisti della vicenda. Sergia ( C.Spaak) , una ragazza molto giovane ed assai emancipata per l'epoca in cui vive, appartiene all'alta borghesia e le convenzioni le vanno strette:Vorrebbe vivere a modo suo, ma non è certo così semplice. Due suoi coetanei, Freddy e Max, rispettivamente J.Perrin e F. Capucci ( diventato poco tempo dopo suo marito nella vita reale ) si invaghiscono di lei e le propongono di trascorrere qualche giorno in una casa su un'isola deserta ( l'intera vicenda si svolge in Sardegna). I due hanno un piano; dietro all'apparente e fraterna spensieratezza giovanile, vi è l'intenzione di far capitolare Sergia e costringerla a concedersi ad entrambe: Sergia è molto più smaliziata di quel che sembra e terrà testa ad entrambi. Ora entra in scena un nuovo personaggio, il proprietario della casa, in cui i tre dimorano clandestinamente senza che Sergia ne fosse al corrente. Si tratta di Guido ( G.Ferzetti) , un affascinante uomo maturo che perdonerà i t re e comincerà a condurre il gioco a modo suo. Gioco che prenderà delle pieghe inspspettate e molto drammatiche , poichè a causa della sua fragilità MAx deciderà di praticare la Mors Voluntaria, lasciando gli altri protagonisti attoniti e stupiti. Guido sedurrà Sergia e lei delusa , chiuderà il capitolo, non senza una certa amarezza, per iniziarne altri , lontano da tutti. Risente della censura del tempo, ma riesce nel contempo ad essere comunque decisamente graffiante.
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gianleo67
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venerdì 19 luglio 2013
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la tarda estate di sergia
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Disinvolta e matura diciottenne accetta di trascorrere alcuni giorni in compagnia di due coetanei per una breve vacanza al mare. Entrambi cercano invano un approccio e quando lei si lascia irretire da un maturo quarantenne, uno dei due si uccide.
Dramma sentimentale di argomento giovanilista che si sviluppa sui toni brillanti di un triangolo adolescenziale nella cornice assolata di un'ambientazione estiva per risolversi sui toni più convenzionali e rassicuranti di un melodramma della gelosia e del disincanto.
Partendo dallo spunto non originale del romanzo di Pier Antonio Quarantotti Gambini e co-sceneggiato dallo stesso autore insieme a Marcello Fondato ed Elio Bartolini,abbozza i temi di un certo disincanto borghese puntando sulla calcolata svagatezza di una civettuola C.
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Disinvolta e matura diciottenne accetta di trascorrere alcuni giorni in compagnia di due coetanei per una breve vacanza al mare. Entrambi cercano invano un approccio e quando lei si lascia irretire da un maturo quarantenne, uno dei due si uccide.
Dramma sentimentale di argomento giovanilista che si sviluppa sui toni brillanti di un triangolo adolescenziale nella cornice assolata di un'ambientazione estiva per risolversi sui toni più convenzionali e rassicuranti di un melodramma della gelosia e del disincanto.
Partendo dallo spunto non originale del romanzo di Pier Antonio Quarantotti Gambini e co-sceneggiato dallo stesso autore insieme a Marcello Fondato ed Elio Bartolini,abbozza i temi di un certo disincanto borghese puntando sulla calcolata svagatezza di una civettuola C.Spaak (già protagonista l'anno prima de 'La voglia matta' di L.Salce) nel ruolo di sensuale detonatore di una virile concupiscenza e di una sotterranea inquietudine giovanile tanto in voga in quegli anni (oltre al già citato film di Salce, si segnala la perfetta aderenza al tema ed agli stilemi 'La stagione del Sole' 1958 - di Nakahira Ko, dove adolescenti giapponesi in trasferta estiva dediti allo sci d'acqua innescano le pericolose tensioni di una promiscua rivalità).
Vancini cerca di addomesticare a suo modo la scottante attualità del tema cercando di nascondere ingenuamente le velate nudità di una giovanissima Spaak e imbrigliando i risvolti più scabrosi nei toni patetici del melodramma, senza curarsi del potenziale drammaturgico della vicenda e banalizzandone l'efficacia in un finale stiracchiato dove il nichilismo si risolve a malapena in disincanto e nello sconsolato epilogo di un'età di passaggio. Bravi gli attori tra cui si segnala il tormentato e biondo adolescente di Jacques Perrin (già diretto da Bolognini e Zurlini in opere di maggiore spessore artistico e migliore credibilità dello spaccato sociale da 'La ragazza con la valigia'- 1961 a 'La corruzione'- 1963) e il maturo seduttore di un aitante Gabriele Ferzetti.
Insolita l'ambientazione insulare di una tarda Estate versiliana (ricostruita in una inusuale location sarda) splendidamente fotograta da Roberto Gerardi. Commento musicale a tema del maestro Rustichelli. La tarda Estate di Sergia.
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