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ritorno all'infanzia.
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Non è un film in senso stretto. Viene presentato come un documentario. Si tratta di un anno scolastico, raccontato per immagini. Siamo in un paesino francese. Telecamera a spalla. Facce anonime, facce vere. Scuola elementare con un unico maestro e un'unica classe che raccoglie piccoli di diverse taglie. Frammenti di giorni ordinari, almeno all'apparenza. All'improvviso ti ritrovi a far parte del racconto. Quelle facce, quei piccoli diventano familiari, ti affezioni. Jojò è fantastico, piccola peste, occchi vivissimi. Il maestro è come un buon padre e l'amore per quella 'professione' traspare tutto: la sua pazienza è incredibile e non lo si sente mai alzare la voce. Può sembrare tutto scontato, ma questo documentario mi fa tornare indietro nel tempo, mi fa riassaporare l'infanzia, mi fa riscoprire l'importanza e l'ingenuità di quei giorni.
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Non è un film in senso stretto. Viene presentato come un documentario. Si tratta di un anno scolastico, raccontato per immagini. Siamo in un paesino francese. Telecamera a spalla. Facce anonime, facce vere. Scuola elementare con un unico maestro e un'unica classe che raccoglie piccoli di diverse taglie. Frammenti di giorni ordinari, almeno all'apparenza. All'improvviso ti ritrovi a far parte del racconto. Quelle facce, quei piccoli diventano familiari, ti affezioni. Jojò è fantastico, piccola peste, occchi vivissimi. Il maestro è come un buon padre e l'amore per quella 'professione' traspare tutto: la sua pazienza è incredibile e non lo si sente mai alzare la voce. Può sembrare tutto scontato, ma questo documentario mi fa tornare indietro nel tempo, mi fa riassaporare l'infanzia, mi fa riscoprire l'importanza e l'ingenuità di quei giorni. Si finisce con un groppo in gola, quello del maestro. Un anno è passato. I figli vanno via. Continueranno a vivere in lui, nel suo sogno quotidiano. Devastante e non retorico confrontare l'umanità di quel maestro con quella di chi oggi sta per decidere una guerra palesemente irrazionale.
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dounia
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martedì 26 giugno 2012
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scuola e natura
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La classe unica, tipica delle scuole di montagna, viene descritta dal regista che attua un film-documentario, dove protagonisti sono il maestro vero e i suoi allievi. Il docente insegna ai suoi alunni i vari argomenti che devono sapere, li porta a visitare, utile per gli scolari che si trovano nell'ultima fase, la I media che dovranno frequentare. Riesce dare a tutti una risposta di vita, oltre che di scuola con lezioni e compiti. Li aiuta a capire cosa succede negli anni che dovranno trascorrere. Il maestro diventa un punto di riferimento per i suoi scolari. C'è la scena di quando si ferma a dialogare con una ragazzina che piange perché non vuole lasciare la scuola e lui le dice che deve accettare i cambiamenti dell'esistenza.
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La classe unica, tipica delle scuole di montagna, viene descritta dal regista che attua un film-documentario, dove protagonisti sono il maestro vero e i suoi allievi. Il docente insegna ai suoi alunni i vari argomenti che devono sapere, li porta a visitare, utile per gli scolari che si trovano nell'ultima fase, la I media che dovranno frequentare. Riesce dare a tutti una risposta di vita, oltre che di scuola con lezioni e compiti. Li aiuta a capire cosa succede negli anni che dovranno trascorrere. Il maestro diventa un punto di riferimento per i suoi scolari. C'è la scena di quando si ferma a dialogare con una ragazzina che piange perché non vuole lasciare la scuola e lui le dice che deve accettare i cambiamenti dell'esistenza. E' ripreso mentre pulisce il giardino della scuola, una voce fuori campo le chiede le sue origini e lui spiega che proviene da un mondo contadino dove aveva raggiunto con difficoltà il sogno agognato del diploma. Il mondo della montagna-collina è ripreso dal regista in mezzo ad un campo di grano. Passano i giorni e i mesi, lo si vede all'interno della scuola e al di fuori di essa. Viene inquadrata la natura nei suoi cambiamenti stagionali, così l'aspettatore passa dall'autunno, all'inverno, alla primavera e all'estate notando come sono i cambiamenti nelle singole stagioni. La natura, l'ambiente e la scuola sono i temi del film. L'insegnante è legato ai suoi scolari e gli dispiace staccarsene perché ormai è vicino alla pensione, alla fine dell'anno scol. i bambini lo salutano dandogli un bacio che è segno d'affetto, d'amicizia e di un "grazie". Il film- documentario, oltre a dimostrare il valore della natura, mette in evidenza l'impegno degli insegnanti nella società d'oggi.
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