vale '93
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giovedì 5 marzo 2009
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qst film ti fa sognare...
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Ohhhhh..Io adoro qst film!L'ho scoperto per caso e all'inizio avevo un pò di dubbi,come sempre qnd guardo un film nuovo..Ma mano a mano che le vicende si susseguivano mi rendevo sempre più conto di avere difronte a me un vero capolavoro...Mi piacerebbe davvero vivere nell'800,dove nn ci sn palazzi alti e grattacieli enormi,dove nn c'è inquinamento poichè si va in giro con le carrozze.Sarebbe davvero bello poter tornare indietro e assaporare l'aria pura anche (e soprattutto)mentre si sta viaggiando per strada,con il rumore degli zoccoli dei cavalli sull'asfalto...Niente più macchine,niente più inquinamento atmosferico ma anche acustico,solo pace...E poi,bellissimi e elegantissimi vestiti,uomini gentili e cortesi,modi di parlare corretti e per niente cafoni.
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Ohhhhh..Io adoro qst film!L'ho scoperto per caso e all'inizio avevo un pò di dubbi,come sempre qnd guardo un film nuovo..Ma mano a mano che le vicende si susseguivano mi rendevo sempre più conto di avere difronte a me un vero capolavoro...Mi piacerebbe davvero vivere nell'800,dove nn ci sn palazzi alti e grattacieli enormi,dove nn c'è inquinamento poichè si va in giro con le carrozze.Sarebbe davvero bello poter tornare indietro e assaporare l'aria pura anche (e soprattutto)mentre si sta viaggiando per strada,con il rumore degli zoccoli dei cavalli sull'asfalto...Niente più macchine,niente più inquinamento atmosferico ma anche acustico,solo pace...E poi,bellissimi e elegantissimi vestiti,uomini gentili e cortesi,modi di parlare corretti e per niente cafoni.Già,sarebbe un bel sogno,ma purtroppo più si va avanti e più si peggiora e ho seriamente paura di come sarà il mondo un domani....Che dire poi degli attori?Bravissima Meg Rayan ottimo Hugh Jackman nel suo ruolo di Duca gentile,unico,raffinato e profondo...Un film che davvero merita di essere visto,un film che anche se per poco riesce a farti tornare indietro nel tempo in un'epoca dove sicuramente si viveva molto meglio...Saluti!
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freddy91
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martedì 8 febbraio 2011
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simpatico
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Attraverso un portale temporale uno scienziato, Stuart (Schreiber), trova il modo per viaggiare nel tempo. Catapultato nella New York del 1886 nel giorno dell'inaugurazione del ponte di Brooklyn, Stuart incontra Leopold (Jackman), duca e perfetto gentiluomo costretto però a un matrimonio d'interesse.
Nel tornare nel presente Stuart, accidentalmente, si porterà dietro Leopold: in una New York completamente trasformata Leopold dovrà affrontare le difficoltà dell'adattamento e conoscerà Kate (Ryan), donna in carriera, reduce da una delusione amorosa. I dui dopo i primi screzi s'innamorano e combattono contro il tempo e le proprie differenze per salvare il loro amore.
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Attraverso un portale temporale uno scienziato, Stuart (Schreiber), trova il modo per viaggiare nel tempo. Catapultato nella New York del 1886 nel giorno dell'inaugurazione del ponte di Brooklyn, Stuart incontra Leopold (Jackman), duca e perfetto gentiluomo costretto però a un matrimonio d'interesse.
Nel tornare nel presente Stuart, accidentalmente, si porterà dietro Leopold: in una New York completamente trasformata Leopold dovrà affrontare le difficoltà dell'adattamento e conoscerà Kate (Ryan), donna in carriera, reduce da una delusione amorosa. I dui dopo i primi screzi s'innamorano e combattono contro il tempo e le proprie differenze per salvare il loro amore.
Motivo centrale del film sono le inevitabili gags date dalla convivenza forzata di un uomo dell' Ottocento nel secondo millennio; la Ryan bravina ma ha senza dubbio si può e si deve apprezzare il suo valore di attrice in altre pellicole, mentre interessantissima è l'interpretazione di Jackman che entra pienamente nelle vesti del suo personaggio, da notare la sua bravura nel recitare lo spot sul burro.
Certamente non lo si può lanciare come un film " da non perdere!", ma risulta senza dubbio simpatico e apprezzabile, adatto per passare due ore in allegria con la famiglia.
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andrea alesci
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sabato 31 ottobre 2015
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la favola dell'amore non conosce tempo
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Che cosa succede se gli ingranaggi di quell’invisibile trama temporale che abitiamo senza mai vedere fanno un inspiegabile salto? È quello che cerca di capire il terzo duca di Albany Leopold (Hugh Jackman), che d’un tratto si trova catapultato dal 1876 all’inizio del XXI secolo nell’appartamento del bislacco inventore Stuart (Liv Schreiber), capace di trovare un portale che mette in comunicazione due epoche diverse della medesima città: New York.
E se sorvoliamo sui paradossi del continuum spazio-temporale di cui il film non si cura, capiamo che il viaggio nel tempo è soltanto il contorno di un quadro nel quale lo sceneggiatore/regista James Mangold ha piazzato le anime di due mondi così lontani eppure capaci ancora di toccarsi: le moderate maniere british di fine Ottocento e le vorticose esistenze americane di fine Novecento; più di tutto, l’incontro di un tempo lento con il suo frenetico precipitare su se stesso.
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Che cosa succede se gli ingranaggi di quell’invisibile trama temporale che abitiamo senza mai vedere fanno un inspiegabile salto? È quello che cerca di capire il terzo duca di Albany Leopold (Hugh Jackman), che d’un tratto si trova catapultato dal 1876 all’inizio del XXI secolo nell’appartamento del bislacco inventore Stuart (Liv Schreiber), capace di trovare un portale che mette in comunicazione due epoche diverse della medesima città: New York.
E se sorvoliamo sui paradossi del continuum spazio-temporale di cui il film non si cura, capiamo che il viaggio nel tempo è soltanto il contorno di un quadro nel quale lo sceneggiatore/regista James Mangold ha piazzato le anime di due mondi così lontani eppure capaci ancora di toccarsi: le moderate maniere british di fine Ottocento e le vorticose esistenze americane di fine Novecento; più di tutto, l’incontro di un tempo lento con il suo frenetico precipitare su se stesso.
A fare da ponte è la solidità del Brooklyn Bridge di John Roebling, architettura che collega le due epoche e rende possibile la favola del nobile Leopold che conquista il cuore di Kate McKay (Meg Ryan), pubblicitaria in carriera appena uscita da una storia lunga quattro anni proprio con quello Stuart che ha trascinato il duca nel presente di un principiante XXI secolo.
Cavalleresco è l’aggettivo che meglio si attaglia al film di James Mangold e al suo protagonista Leopold/Jackman, fuori tempo eppure mai fuori luogo con quella sua attenzione al dettaglio (l’inappuntabile modo di vestirsi), la sua sbalorditiva premura (chi non vorrebbe trovarsi per colazione fette ai nove cereali con fragole e mascarpone), il suo piglio avventuroso (nessun ladro può avere scampo a Central Park dinanzi a un così imponente cavallerizzo), la sua colta charme (ne sa qualcosa il fratello di Kate, Charles, consigliato su come fare breccia nella ragazza dei suoi sogni, Patrice).
Un uomo d’altri tempi che – convinto da Kate – riesce perfino a diventare testimonial televisivo della margarina Farmer’s Bounty, eppure è incapace di scendere a compromessi: se ne va adirato quando scopre che la margarina sa di “cenere umida” e nel suo ‘800 mai si piegò a trovare moglie. Forse perché la donna dei suoi sogni aveva un liscio caschetto biondo attorno al viso, abitava in un palazzo di una New York City degli anni Duemila e dal suo ballatoio le piaceva osservare l’anziano signore di fronte che ogni sera ascoltava la colonna sonora di Colazione da Tiffany prima di coricarsi a mezzanotte in punto.
E possiamo sorvolare su alcune incongruenze e anacronismi temporali (il duca Leopold non inventò l’ascensore ma fu Elisha Otis, al quale viene però reso omaggio dandone il nome al maggiordomo di Leopold; l’ingegnere Roebling non poteva essere presente nel 1876, giacché morì nel 1869; Leopold nomina Jack lo Squartatore, che però balzò alle cronache solo nel 1888). Possiamo lasciarli al margine di una storia che sa tenerci a guardarla dall’inizio alla fine, attratti dalla bontà dei personaggi e dalle divertenti situazioni che si vengono a creare.
Ed è quello che riescono a fare le commedie romantiche ben apparecchiate, specie se la tavola è stata imbandita da un elegante duca sulla terrazza di un grattacielo di Manhattan per una ragazza di cui s’è innamorato. Una ragazza pronta a rinunciare al suo presente per vivere la favola di un tempo senza tempo al trascinante ritmo di un valzer ottocentesco.
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elgatoloco
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domenica 24 giugno 2018
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from the past
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In questo "Kate & Leopold"(James Mangold, 2001), con Meg Ryan(che trovo da sempre abbastanza inespressiva, ma-forse- sono miei pregiudizi), Hugh Jackman(meglio, decisamente) e altri, troviamo da un lato la pura"fable", "fablita", la dolce favola, dall'altro la volontà di rfilettere su abitudini, linguaggio comparativamente esaminato vero la prima metà dell'Ottocento in Gran Bretagna e l'oggi caotico e iper.tecnologico di New York oggi. Un compito magari tentato già varie volte e eseguito in maniera diversa, con esiti vari, non esempre esaltanti, ma neppure sempre(troppo)deludenti, dove allo spettatore è concesso di cullarsi sulle ali dei sogni o volare anche più in alto o di riflettere-opzioni possibili anche in contemporanea, beninteso.
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In questo "Kate & Leopold"(James Mangold, 2001), con Meg Ryan(che trovo da sempre abbastanza inespressiva, ma-forse- sono miei pregiudizi), Hugh Jackman(meglio, decisamente) e altri, troviamo da un lato la pura"fable", "fablita", la dolce favola, dall'altro la volontà di rfilettere su abitudini, linguaggio comparativamente esaminato vero la prima metà dell'Ottocento in Gran Bretagna e l'oggi caotico e iper.tecnologico di New York oggi. Un compito magari tentato già varie volte e eseguito in maniera diversa, con esiti vari, non esempre esaltanti, ma neppure sempre(troppo)deludenti, dove allo spettatore è concesso di cullarsi sulle ali dei sogni o volare anche più in alto o di riflettere-opzioni possibili anche in contemporanea, beninteso. Il clima è decisamente quello della commedia romantica, abbastanza piana(non dirò piatta, però)e complessivamente non si può neppure dire che nel film vi sia dell'altro, a parte qualche sequenza di per sé bella e/o particolarmente interessante-alcune vi sono, in effetti, ma un giudizio totalmente positivo è francamente difficile da formulare-rimane la sicura piacevolezza(Ryan esclusa, ma non vorrei infierire...). Film irrisolto, da cui sarebbe difficile pretendere di più che due ore di"consumo non proprio sciocco". Dire di più sarebbe pletorico per un film che non credo abbia avuto a priori grandi pretese. El Gato
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[+] verdaderamente onyrico
(di eugen )
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bullythekid
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martedì 5 marzo 2002
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sdolcinato, meneso e zuccherino
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Ennesima cagata pseudo-romantica che vede protagonista la platinata Meg Rayan. C'è l'impressione che questa qua stia interpretando lo stesso personaggio da vent'anni, sempre con lo stesso appeale e con quell'aria odiosa confezionata per accontentare tutti. Se questo era il suo intento, ho paura che la "bella" Meg abbia proprio toppato.
"C'è posta per te", "Rapimento e riscatto", "Innamorati cronici", "La citta degli angeli", "Insonnia d'amore". Ma è una filmografia o il palinsesto di Canale 5 fatto interemente da Costanzo e la De Filippi?????
[+] fatti una tisana se sei nervoso.
(di nick distefano)
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[+] non sono assolutamente d'accordo con te
(di roberta gilmore)
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[+] domandina...
(di kondor17)
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il cinefilo
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martedì 17 agosto 2010
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inguardabile
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TRAMA:Attraverso un buco spazio-temporale il conte Leopold finisce nell'America dei giorni nostri dove troverà la donna dei suoi sogni...COMMENTO:Questo "film" pone un quesito interessante:è più appropriato,per definirlo qualitativamente,il termine "orrido" oppure "repellente"?dove si trovi il lato romantico del film è difficile stabilirlo considerata la natura meramente commerciale e insultante dell'intera operazione.
Meg Ryan è insopportabile,i sentimenti illustrati sono di una falsità ripugnante(solamente Federico Moccia è riuscito a fare di peggio),i continui e evidenti spot pubblicitari filtrati o sbandierati ai quattro venti svelano(appunto)i reali motivi per i quali il "film" è stato concepito e sono insopportabilmente fastidiosi.
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TRAMA:Attraverso un buco spazio-temporale il conte Leopold finisce nell'America dei giorni nostri dove troverà la donna dei suoi sogni...COMMENTO:Questo "film" pone un quesito interessante:è più appropriato,per definirlo qualitativamente,il termine "orrido" oppure "repellente"?dove si trovi il lato romantico del film è difficile stabilirlo considerata la natura meramente commerciale e insultante dell'intera operazione.
Meg Ryan è insopportabile,i sentimenti illustrati sono di una falsità ripugnante(solamente Federico Moccia è riuscito a fare di peggio),i continui e evidenti spot pubblicitari filtrati o sbandierati ai quattro venti svelano(appunto)i reali motivi per i quali il "film" è stato concepito e sono insopportabilmente fastidiosi...un disastro sotto quasi ogni punto di vista.
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[+] andiamoci piano
(di freddy91)
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