"The Corruptor"(James Foley, 1999)è uno dei tanti film su Chinatown, da quando, credo, roman Polanski diresse il film omonimo(1974), se non da prima: nel film polanskiano, però il quartiere-città di New York è solo un pretesto e dà adito a una bellissima scena finale, mentre poi vari film, tra cui questo di Foley approfondiscono il tema in modo specifico. Qui il tema è propriamente la città nella città, con le sue ritualità cinesi, virate, però, decisamente, verso la componente di banda mafiosa, tanto che appunto, sono due bande mafiose cinesi che qui si affrontano, con la polizia nel mezzo, tra rapporti familistici comunque aperti(che non immunizzano dall'influenza mafiosa, anzi)e di solidarietà inevitabile con la mafia, anche nel senso del doppiogiochismo-e qui il"corruptor"non è né un mero simbolo, né tantomeno una semplice metafora, ma esiste realmente ed è anche potente.
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"The Corruptor"(James Foley, 1999)è uno dei tanti film su Chinatown, da quando, credo, roman Polanski diresse il film omonimo(1974), se non da prima: nel film polanskiano, però il quartiere-città di New York è solo un pretesto e dà adito a una bellissima scena finale, mentre poi vari film, tra cui questo di Foley approfondiscono il tema in modo specifico. Qui il tema è propriamente la città nella città, con le sue ritualità cinesi, virate, però, decisamente, verso la componente di banda mafiosa, tanto che appunto, sono due bande mafiose cinesi che qui si affrontano, con la polizia nel mezzo, tra rapporti familistici comunque aperti(che non immunizzano dall'influenza mafiosa, anzi)e di solidarietà inevitabile con la mafia, anche nel senso del doppiogiochismo-e qui il"corruptor"non è né un mero simbolo, né tantomeno una semplice metafora, ma esiste realmente ed è anche potente. Dromologia nel film, con scene di fuga e inseguimento(e/o viceversa, certo)decisamente notevoli, dove il resto del film non è particolarmente entusiasmante o nuovo e non segna una frattura rispetto ad altre esperienze filmiche in tema. C'è il tema dello sfruttamento della donna nella prostituzione obbligata, quello del poliziotto bianco in una squadra di polizia del grande quartiere, che viene ad essere elemento contrastivo in un team di soli cinesi(anche per ovvi motivi etno-linguistici), altro ancora, ma in complesso, slavo l'eroismo anche tragico del e nel finale, non ci sono spunti che facciano pensare a particolari picchi, rispetto a"Year of the Dragon"di Michael Cimino, per ex. Mark Wahlberg, qui , è un quasi(non del tuttto)esordiente, lontano dai fasti successivi, gli interpreti sino-americani godevano inceve già di una fama più consolidata. El Gato
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