laulilla
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giovedì 27 gennaio 2011
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il film dello scandalo
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Questo è il secondo film di Buñuel, nato dalla collaborazione con Salvador Dalì, che, in seguito avrebbe preso le distanze dal regista, interrompendo il sodalizio grazie al quale era stato realizzato Un chien andalou. Non fu estranea alla decisione la polemica che immediatamente si scatenò contro questo lavoro, attaccato per molte ragioni, ma principalmente per l'allusivo erotismo, che scandalizzò i benpensanti dell'epoca (siamo nella Francia del 1930) e per la blasfemia dell'ultima parte del film, ma serpegginte fin dall'inizio del racconto. Rispetto al precedente film, questo appare maggiormente disarticolato, presentando alcuni temi che paiono slegati, anche se una lieve trama si può individuare nella vicenda dell' amore impossibile fra un uomo e una donna che si piacciono e si desiderano, senza riuscire a realizzare, per le ragioni più diverse, il rapporto amoroso.
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Questo è il secondo film di Buñuel, nato dalla collaborazione con Salvador Dalì, che, in seguito avrebbe preso le distanze dal regista, interrompendo il sodalizio grazie al quale era stato realizzato Un chien andalou. Non fu estranea alla decisione la polemica che immediatamente si scatenò contro questo lavoro, attaccato per molte ragioni, ma principalmente per l'allusivo erotismo, che scandalizzò i benpensanti dell'epoca (siamo nella Francia del 1930) e per la blasfemia dell'ultima parte del film, ma serpegginte fin dall'inizio del racconto. Rispetto al precedente film, questo appare maggiormente disarticolato, presentando alcuni temi che paiono slegati, anche se una lieve trama si può individuare nella vicenda dell' amore impossibile fra un uomo e una donna che si piacciono e si desiderano, senza riuscire a realizzare, per le ragioni più diverse, il rapporto amoroso. Vengono infatti violentemente separati mentre si scambianoi effusioni su una fangosa spiaggia della Costa Azzurra, vicino aal rifugio dei banditi, unici abitanti del luogo, e al sito in cui pregano alcuni salmodianti alti prelati, che appariranno come scheletri qualche scena dopo. Signori e i Maiorchini, ivi sbarcati, procederanno, dopo qualche frettoloso segno di croce, oltre il gruppo dei prelati scheletriti, ma sentiranno il dovere di separare i due amanti,ponendo fine allo scandalo, intollerabile per la costruzione di qualsiasi civiltà (come aveva spiegato Freud), di due innamorati che si amano liberamente senza nascondersi. Lo sbarco dei Maiorchini, e di notabili, di preti e di suore è finalizzato, infatti, alla fondazione di una città(surrealisticamente identificata in Roma). Seguiranno le peripezie dei due giovani che continuano ad amarsi da lontano e a cercarsi, finché si ritroveranno. La parte centrale del film è la narrazione del loro ritrovarsi, ma anche delle difficoltà che ancora si frappongono alla realizzazione del loro desiderio. Agli impedimenti sociali si aggiunge ora anche la difficoltà di mantenere vivo il desiderio maschile quando sembra più facile la sua realizzazione, perché è costretto a misurarsi con l'imprevisto emergere di quello femminile. Alla frustrazione che ne deriva, fa riscontro il manifestarsi di comportamenti sessuali devianti, voyeristici e feticistici, che (io credo), per analogia, ci portano all'epilogo del film: l'evocazione del sinistro castello all'interno del quale si consumano i delitti orribili descritti da Sade nelle 120 giornate di Sodoma. "In cauda venenum", sostenevano gli antichi, riferendosi al comportamento degli scorpioni, che, probabilmente non a caso, sono descritti, con grande precisione documentaria nel prologo del film. Il veleno delle scene finali è nella nettissima e scandalosa blasfemia: il dissoluto duca di Blengis, protagonista delle efferatezze delle 120 giornate ha le vesti e le sembianze di Gesù Cristo, essendo interpretato dall'attore cui all'epoca, veniva affidato quel ruolo, mentre la scena conclusiva rappresenta il rogo della Croce, cui sono appesi gli scalpi e le reliquie delle vittime dell'intolleranza religiosa. La visione del film, perciò, ci presenta molti episodi apparentemente slegati, ma probabilmente meno di quanto appaia in un primo momento: il prologo e l'epilogo hanno un legame interno, abbastanza chiaro, mentre, nonostante le incongruenze di tempo e di luogo, tipiche del cinema surrealista che fa del delirio paranoico la cifra dell'indagine, secondo la definizione di Dalì, tutto il film è interessante e contiene temi che il regista successivamente svilupperà
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fedeleto
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martedì 6 marzo 2012
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il bunuel d'or
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In un prologo a sfondo documentaristico, viene narrata la vita degli scorpioni sia dal loro interno(cioe' dal loro corpo e il veleno che si trova nella coda)sia dal loro lato esterno(ovvero i loro modi e le loro abitudini).Tale prologo in realta' ha piu' di un nesso con il nucleo del film,ovvero lo scorpione e' un animale velenoso,cosi come lo e' la societa',ed inoltre le sue chele sono estremamente forti proprio come una trappola ove l'individuo non puo' uscire.Da questo prologo narrato attraverso le immagini degli scorpioni,ora si parte con il film .Fin dall'inizio vediamo dei rivoluzionari che sono in agguato contro i maiorchini e tentano di passare il tempo con varie azioni,si passa una corda in mezzo a degli arnesi contadini(esempio del tempo che scorre)e dopo fuggono lontano ,anche se la cosa assurda rimane la visione di alcuni vescovi su uno scoglio intenti a pregare(esempio di come la fede e la chiesa siano messi al centro e si vogliano rendere esibizionisti e ipocriti nel loro non praticare il culto religioso in luogo sacro ).
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In un prologo a sfondo documentaristico, viene narrata la vita degli scorpioni sia dal loro interno(cioe' dal loro corpo e il veleno che si trova nella coda)sia dal loro lato esterno(ovvero i loro modi e le loro abitudini).Tale prologo in realta' ha piu' di un nesso con il nucleo del film,ovvero lo scorpione e' un animale velenoso,cosi come lo e' la societa',ed inoltre le sue chele sono estremamente forti proprio come una trappola ove l'individuo non puo' uscire.Da questo prologo narrato attraverso le immagini degli scorpioni,ora si parte con il film .Fin dall'inizio vediamo dei rivoluzionari che sono in agguato contro i maiorchini e tentano di passare il tempo con varie azioni,si passa una corda in mezzo a degli arnesi contadini(esempio del tempo che scorre)e dopo fuggono lontano ,anche se la cosa assurda rimane la visione di alcuni vescovi su uno scoglio intenti a pregare(esempio di come la fede e la chiesa siano messi al centro e si vogliano rendere esibizionisti e ipocriti nel loro non praticare il culto religioso in luogo sacro ).Poco dopo alcuni borghesi arrivano su quest'isola e improvvisamente sono colpiti e disgustati dalle grida di piacere emesse da una donna con un uomo perterra intenti a baciarsi e consumare il rapporto.Ma arriva l'interruzione,il muro,l'ordine ,rappresentato dagli individui borghesi che con il loro pensiero bloccano tale atto d'amore e separano(la scissione dell'amore e' dunque separazione del contesto di felicita')la coppia sofferente per questo atto imnposto e ingiusto.L'uomo da questo momento viene accompagnato da due uomini che lo afferrano e lo conducono via ,ma l'uomo prende a calci un cane e uccide uno scarafaggio(chiaro esempio di macchia e incapacita' di essere senza amore dal momento che e' stato separato dalla sua donna,dunque in lui risiede l'odio per la vita e le vite qualunque esse siano).Magicamente il luogo cambia e si trovano tutti a roma (la citta' eterna e dunque il l primo grande impero simbolicamente rappresentante come un'amore eterno e grande quanto un impero),e li' l'uomo verra' attirato dal visibilmente ambiguo(coscie scoperte,mani,ecc..) e capira' il senso del sesso,fuggira' dai due uomini con una scusa alquanto banale ovvero mostrando un documento dove si afferma che lui sia un uomo con un grande compito,e colpira' un cieco(chiaro esempio di opposto al visibile e dunque non coscienza di chi gli e' davanti proprio come lo scarafaggio e il cane),La donna che attende il suo uomo di masturba con il dito che poco dopo sara' fasciato,andra' in stanza a pensare a lui(la scena in cui una mucca si trova nella sua stanza simboleggia ancora una volta un grande peso su un letto pari all'assenza dell'amato).I due si incontreranno ad una festa borghese dove l'uomo ancora una volta perdera' il controllo e schiaffeggiera' una donna pioiche' ella lo ha sporcato ,chiaro esempio di impurita' e sporco che non lo rende piu' puro.Ma non appena andra' via con la sua donna si doneranno entrambi all'amore fino a quando un direttore d'orchestra verra' preso da un mal di testa imponente e cerchera' la donna che lo baciera',a questo punto non rimane che per l'uomo andarsene e svuotare la camera dove si reca lanciando giraffe e tutto il resto.Infine l'epilogo dove una schiera di nobili di impegna a fare sodoma e gomorra un uomo con le vesti di cristo e' impegnato a soddisfare una donna(un chiaro esempio di come la chiesa possa essere corrotta).Da un soggetto di Dali e Bunuel e una sceneggiatura di Bunuel esce un ritratto del surrealismo allo stato puro dove il simbolismo e' la chiave portante del film(luna delle scene forse piu' geniali rimane quella del suicidio di un uomo che non appena si spara si ritrova per il soffito chiaro esempio di come il corpo dopola morte possa andare in cielo dato che non esiste l'anima in un certo senso per Bunuel) e le scene magistrali sono troppe,potremmo dire che la pellicola e' dall'inzio alla fine un capolavoro ,sicuramente all'altezza di UN CHIEN ANDALOU,ed in certo senso superiore nel suo svolgimento,dove il messaggio chiaro e' l'amore e il suo limite tratteggiato dall'istituzione e dalla societa'.Una pellicola che respira un suo centro anarchico al suo interno e rapisce lo spettatore in questo spettacolo senza precedenti.
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