Twinky

Innanzitutto una premessa. Per guardare questa commedia bisogna dimenticarsi di essere nel 2018 e tornare indietro agli sixties, gli sfavillanti anni della "swinging London", dova Londra era il centro di tutte le mode, in campo musicale, in fatto di vestiti, persino in campo cinematografico, si veda ad esempio "Blow Up" di Antonioni, forse il più bel film-documento sulla spumeggiante Londra di quel periodo. Tutto ciò che faceva tendenza arrivava dall'Inghilterra, in particolare da Carnaby Street, piccola via di Londra che ebbe un impatto fortissimo con la sua creatività fatta soprattutto da giovani stilisti (su tutte Mary Quant e la minigonna). Detto questo. [+]

Innanzitutto una premessa. Per guardare questa commedia bisogna dimenticarsi di essere nel 2018 e tornare indietro agli sixties, gli sfavillanti anni della "swinging London", dova Londra era il centro di tutte le mode, in campo musicale, in fatto di vestiti, persino in campo cinematografico, si veda ad esempio "Blow Up" di Antonioni, forse il più bel film-documento sulla spumeggiante Londra di quel periodo. Tutto ciò che faceva tendenza arrivava dall'Inghilterra, in particolare da Carnaby Street, piccola via di Londra che ebbe un impatto fortissimo con la sua creatività fatta soprattutto da giovani stilisti (su tutte Mary Quant e la minigonna). Detto questo... La storia è molto divertente, con un Charles Bronson senza baffi in una parte assolutamente inadeguata e invece una giovane e splendida Susan George perfettamente a suo agio nei panni di Twinky, giovane studentessa diventata donna all'improvviso e smaniosa di conoscere subito tutto sull'amore e il sesso. Rispetto alle sue amiche Twinky è avanti anni luce. Le altre sono ancora alle prese con torte fatte in casa e gite in bicicletta. Anche Twinky usa la bici, ma lei è davvero su un altro pianeta. Conosce uno scrittore quarantenne (Bronson) e se ne innamora, o almeno questo lo crede lei. Sono subito una coppia esplosiva. Lei spesso evita la scuola e va direttamente a svegliarlo a casa sua. In questa scena uno dei dialoghi più belli: lei arriva facendo molto rumore perchè la bicicletta scivola e fa cadere alcune bottiglie.Un Bronson ancora assonnato e incredulo le chiede - "Twinky, perchè non sei a scuola? - E lei, pronta e disinvolta replica - "Perchè con te imparo di più!" - . L'intesa tra i due e forte ma c'è un problema: lui è uno scritttore di romanzi a sfondo erotico, lei una ragazzina minorenne. I guai nascono quando lei lo porta a casa sua e lo presenta alla famiglia. Stupore, sbigottimento, imbarazzo totale da parte di tutti: eccetto il nonno, un vecchietto divertente e pieno di senso dello humor che chiede subito allo scrittore qualche copia dei suoi libri per potersi tuffare nella lettura di romanzi così intriganti... La bizzarra coppia comunque riesce a sposarsi e cominciano subito le prime incomprensioni. Lei non sa cucinare, in certe situazioni è ancora, seppure adorabile, una bambina cresciuta troppo in fretta. Si lascia andare a volte a ragionamenti che possono solo irritare il maturo scrittore, che ha perso la concentrazione per scrivere. Il suo momento "clou" Twinky lo vive quando invita a casa sua le amiche, desiderose di conoscere questo marito arrivato dal nulla, per di più famoso per i suoi libri erotici. La festa è un flop e di fatto l'inizio della loro rottura. Sono incompatibili, solo a letto si incontrano al cento per cento, e questo non può certo bastare per una serena vita di coppia. Lei vuole divorziare, e lo dimostra in un modo molto naif, quasi imbarazzante ma simpatico. Seguendo un rito letto chissà dove, gira tre volte su sè stessa dicendo - "Io divorzio da te. Io divorzio da te. Io divorzio da te. E torna, spensierata, a fare la vita di una sana ragazzina della sua età. Le risate con la amiche, la scuola e le gite in bicicletta lungo Hyde Park. Bronson sembra all'inizio patire un pò ma, alla fine, se ne fa una ragione. Londra fa da sfondo spumeggiante a questa storia impossibile e stralunata. Le musiche sono orecchiabili, anche se non mancano i momenti "seri" e impegnati dove i due amanti soffrono un pò. Richard Donner dirige con piglio leggero questa commedia che ha dalla sua certamente l'avvenenza e la freschezza di Susan George, tanto che tutti gli altri interpreti, compreso Bronson stesso, sono messi in ombra e quasi inesistenti. Da guardare con spensieratezza e animo leggero, di sera, da soli o in compagnia, questo film non fa male a nessuno e può solo divertire. - di "Joss" - [-]