pablito
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martedì 31 luglio 2007
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occasione perduta
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Cerchiamo di capirci e di essere obiettivi. Senza fare gli schizzinosi e i prevenuti sui film di serie b, c, d; senza il semplicismo dell'horror-fan che vuole solo vedere chili di frattaglie e se ne infischia allegramente di come un film è costruito.
Zombi invincibili che appaiono e scompaiono a loro piacimento, non deboli e lenti come nell'archetipo di Romero, ma addirittura che fracassano un cranio stringendolo con le dita: poi basta una crocettina conficcata con poca convinzione nella pancia del prete e bruciano tutti (E qui non si parli di simbolismo, per pietà). Il bambino scappa divincolandosi dalla stretta, omoni grandi e grossi vengono stritolati. Quelli che dovrebbero combattere la maledizione sono un branco di fessi totali.
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Cerchiamo di capirci e di essere obiettivi. Senza fare gli schizzinosi e i prevenuti sui film di serie b, c, d; senza il semplicismo dell'horror-fan che vuole solo vedere chili di frattaglie e se ne infischia allegramente di come un film è costruito.
Zombi invincibili che appaiono e scompaiono a loro piacimento, non deboli e lenti come nell'archetipo di Romero, ma addirittura che fracassano un cranio stringendolo con le dita: poi basta una crocettina conficcata con poca convinzione nella pancia del prete e bruciano tutti (E qui non si parli di simbolismo, per pietà). Il bambino scappa divincolandosi dalla stretta, omoni grandi e grossi vengono stritolati. Quelli che dovrebbero combattere la maledizione sono un branco di fessi totali. Ad esempio, devono arrivare entro mezzanotte alla tomba del prete e stanno lì a passeggiare e a dire scemenze invece di sbrigarsi. Poi ci vanno e non si portano dietro niente, nemmeno qualcosa per divellere la lapide (trovano un ferraccio lì "per caso" e adoperano quello). Fra l'altro prima dicono che dopo mezzanotte non c'è più niente da fare e invece avviene il contrario. I dialoghi e le situazioni sono di una puerilità e inconcludenza rare, sembrano scritti da un bambino di otto anni(siamo al livello di Plan 9 from outer space). la più grossa è come tutti gli imbecilli stiano sempre lì ad aspettare di essere squartati (sono loro i veri zombi). Sceneggiatura che salta di palo in frasca, attori che brancolano a casaccio e non sanno mai cosa fare o dire (o baciare, o lettere o testamento). La polizia che offre aiuto e quello che dice "no, vado da solo".
Gran peccato, perché le atmosfere nebbiose, la sequenza del "risveglio nella bara", la terrificante escursione sotterranea nel cimitero sono efficaci e ben realizzate. Con un po' di attenzione e un vero sceneggiatore poteva uscirne un signor film. Anche se è pieno di buchi è un lungometraggio che riesce a coinvolgere e a mantenerti in attesa di uno scioglimento... che poi non arriva. Nulla viene spiegato, la storia del libro di quattromila anni è fumo negli occhi. E un cenno seppur minimo sulla storia del prete e sui motivi del suo suicidio? Non sia mai. Se poi il film voleva assumere le sembianze di un incubo doveva puntare ben oltre, in termini di astrazione: come visionarietà siamo all'asilo infantile, rispetto alle pellicole veramente surreali e/o oniriche. La chiusa poi è davvero puerile, più che oscura. Se Fulci è un maestro, Mario Bava e Roger Corman sono Leonardo Da Vinci e Omero, e Orson Welles è Dio?
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(di mister c.)
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pierpo
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fulci:un mito che se ne è andato
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Potrò sembrare di parte essendo il figlio di uno degli attori protagonisti (Carlo De Mejo) ma ho sentito tutto ciò che mio padre conosceva di Fulci (con cui andava tra l'altro molto d'accordo): carattere scontroso soprattutto con gli attori e una grande dose di ironia usata molto anche nei suoi film. "Paura" è un film che trasmette ancora il fascino dell'horror anni '80 con la tensione che regna per tutto il tempo (e con la splendida colonna sonora di Frizzi). Addio grande Lucio…
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spoket
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martedì 4 febbraio 2014
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fulci crede in cio' che fa ....
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a mio parere fulci non si limita soltanto a creare scene cruente per il gusto di impressionare ma e' come se volesse mandare un messaggio piu' sottile che porta al rigore morale. e' difficile da interpretare fulci ma e' come se lui nn lasciasse spazio ai sentimenti ed evidenzi il fatto di vivere in una societa' opportunista, materialista che pensa ai soldi al guadagno come unica fonte di vita ai prorpi interessi....il cast non e' il massimo della vita ma fulci grazie alle sue riprese suggestive e agli avversi elementi climatici riesce come sempre ad attirare lo spettatore immedesimandolo , facendolo sentire parte integrante del film. i morti viventi non uccidono per piacere ma secondo una logica.
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a mio parere fulci non si limita soltanto a creare scene cruente per il gusto di impressionare ma e' come se volesse mandare un messaggio piu' sottile che porta al rigore morale. e' difficile da interpretare fulci ma e' come se lui nn lasciasse spazio ai sentimenti ed evidenzi il fatto di vivere in una societa' opportunista, materialista che pensa ai soldi al guadagno come unica fonte di vita ai prorpi interessi....il cast non e' il massimo della vita ma fulci grazie alle sue riprese suggestive e agli avversi elementi climatici riesce come sempre ad attirare lo spettatore immedesimandolo , facendolo sentire parte integrante del film. i morti viventi non uccidono per piacere ma secondo una logica... la logica dice che chi si comporta bene in vita nn verra' ucciso; l'innocenza del bambino viene premiata , cosi come il coraggio dello psicologo, della medium . fulci non lascia spazio ai vili, ai codardi ne tantomeno a quel prete che nn ha avuto il coraggio di approfindire il discorso sulla storia di quella cittadina. non c'e' morto vivente che tenga di fronte alla vilta' dell'essere umano e questo fulci lo sa. il pessimiso di fulci viene sempre a galla in molti dei suoi film... il lieto fine di fulci e' il male , e al male nn c'e' mai fine.
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dandy
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giovedì 1 marzo 2018
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la "trilogia della morte"
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Fulci,che sceneggia assieme a Dardano Sacchetti,inizia con questo film la cosiddetta "Trilogia della morte",proseguita con "L'aldilà-E tu vivrai nel terrore" e "Quella villa accanto al cimitero".Visto il successo ottenuto con "Zombi 2" i produttori vollero un titolo che citasse i morti viventi per replicare il successo.L'atmosfera c'è,i momenti notevoli abbondano,e pure i trucchi splatter(realizzati tra gli altri da Giannetto De Rossi,collaboratore fisso di Fulci nell'horror),che all'epoca garantirono al film il successo fuori dall'Italia(se la sequenza delle interiora[di pecora]può fare un certo effetto anche oggi,quella del trapano è un pò stiracchiata[ci vuole quasi un minuto prima che la punta penetri la testa]).
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Fulci,che sceneggia assieme a Dardano Sacchetti,inizia con questo film la cosiddetta "Trilogia della morte",proseguita con "L'aldilà-E tu vivrai nel terrore" e "Quella villa accanto al cimitero".Visto il successo ottenuto con "Zombi 2" i produttori vollero un titolo che citasse i morti viventi per replicare il successo.L'atmosfera c'è,i momenti notevoli abbondano,e pure i trucchi splatter(realizzati tra gli altri da Giannetto De Rossi,collaboratore fisso di Fulci nell'horror),che all'epoca garantirono al film il successo fuori dall'Italia(se la sequenza delle interiora[di pecora]può fare un certo effetto anche oggi,quella del trapano è un pò stiracchiata[ci vuole quasi un minuto prima che la punta penetri la testa]).Ma rispetto agli altri film qui c'è più confusione(a tratti funzionale)e il cast,che in parte diventerà fisso nei film del regista,è abbastanza legnoso.Inoltre il pre-finale è decisamente scialbo e sbrigativo,mentre è stata molto lodata l'ultima sequenza con fermo-immagine.Le musiche di Fabio Brizzi sono azzeccate quando imitano quelle dei Goblin per "Zombi",ma in altri momenti non ci stanno a fare nulla.Fulci,non accreditato,è il Dottor Thompson.Michele Soavi è Tom Fisher.Perry Pirkanen,il Jack Andrews di "Cannibal Holocaust",è uno dei becchini.Una chicca per i fan del genere:tarantino lo annovera tra i suoi film preferiti di sempre.
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ubik
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mercoledì 16 maggio 2001
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genio incompreso del brivido
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Uno dei miglior film del genere Horror-Splatter; Fulòci con grande maestria riesce a tenere lo spettatore inchiodato alla poltrona con efficaci scene splatter (veramente per stomaci forti la scena della ragazza che vomita i suoi intestini). Purtroppo Fulci è uno di quei registi poco valutati in Italia, ma famosissimo all'estero.
Film estremamente violento per stomaci forti e per gli amanti del genere splatter.
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maurizio di maglie 13 anni
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domenica 24 marzo 2002
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film visionario ricco di suspence
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Lucio Fulci "Er meio" da il meglio di sè in un Horror Splatter da mettere al primo posto.
Effetti speciali di De Rossi
Musiche bellissime del grande fratello di Fabrizio Frizzi cioè Fabio.
Brava Catheine mcColl.
Janet Agren fa una delle morti più brutte del cinema di Fulci.
VAI LUCIO!!!!
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