dr. o' le'
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giovedì 27 luglio 2006
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la bilancia di mr eastwood
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Savannah è una località molto particolare. In questo strano villaggio popolato da pochi e strani personaggi, nonostante sia il 1981, si respira un'aria di altri tempi.
Ci sono feste sfarzose popolate di ogni genere di snob, travestiti che si esibiscono in locali notturni "old style", gente che gira con al guinzaglio un cane immaginario, shamane eccetera eccetera.
Il re di questo panorama è l'intrigante signor Jim Williams (il sempre grande Kevin Spacey), ricco collezionista, dall'atteggiamento e i gusti ricchioneschi, la cui festa di Natale è il vero evento del paesino. Fino a quando però non ucciderà un suo amante (il giovane Jude Law), davanti ad un cronista di rosa (un appropriato Cusack).
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Savannah è una località molto particolare. In questo strano villaggio popolato da pochi e strani personaggi, nonostante sia il 1981, si respira un'aria di altri tempi.
Ci sono feste sfarzose popolate di ogni genere di snob, travestiti che si esibiscono in locali notturni "old style", gente che gira con al guinzaglio un cane immaginario, shamane eccetera eccetera.
Il re di questo panorama è l'intrigante signor Jim Williams (il sempre grande Kevin Spacey), ricco collezionista, dall'atteggiamento e i gusti ricchioneschi, la cui festa di Natale è il vero evento del paesino. Fino a quando però non ucciderà un suo amante (il giovane Jude Law), davanti ad un cronista di rosa (un appropriato Cusack).
Processo, investigazioni insolite, riti e magheggi, alla fine Williams riuscirà a non essere condannato per quell'omicidio ma morirà subito dopo per un ... infarto (?).
La bilancia della Giustizia, che pesa il Bene e il Male, protagonista assoluta dell'ultima e della prima sequenza, è nuovamente in pari.
Eastwood è davvero insolito in questo film. D'accordo non è una novità che il suo stile sia secco e senza fronzoli, che le atmosfere risultino spesso volutamente rarefatte e immobili, che le scene siano talvolta prive di ritmo. Ma durante questo piccolo capolavoro, il nostro Clint esagera, elevando ai massimi termini il suo stile. Non a caso non figura neanche tra le comparse, preferisce restare dietro la cinepresa e calcolare ogni minimo dettaglio fino alla perfezione.
Il sovrannaturale aleggia sempre, ma non è mai gretto o ridicolo: non ci sono fantasmi che ululano in catene, mostri o magie; c'è solo la certezza che esista un qualcosa di superiore a tutto e a tutti, un qualcosa che fa si che la bilancia resti sempre in pari. Qualcuno lo chiama Dio.
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kondor17
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giovedì 1 gennaio 2015
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troppo lungo e confuso
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Il film sotto il segno della bilancia, una cui statua occupa la prima e l'ultima inquadratura. Non si capisce però a cosa si riferisca, se al fatto che Tim muoia dopo l'assoluzione, ingiusta, per l'omicidio di jude Law. Se fosse così 155 minuti di noia mortale, con troppi protagosti malati di protagonismo e con troppi generi appena abbozzati, dal mistico, al mistery, al thriller con qualche divagazione musical e romantica. Quanta confusione, Clint. Anche gli attori si perdono lungo andare e il film non decolla mai, sospeso tra il grottesco e il giudiziario in una sorta di danza senza fine. Forse il peggiore che ho visto fatto da lui.
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eugen
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giovedì 1 dicembre 2022
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savannah crocicchio morale
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UN giornalista-scrittore arriva a Savannah, "ridente"localita' della Georgia, poco lontanaa dal South_Carolina per seguire una festa di Natale, vero"evento"del luogo, orgnaizzata da un parvenu locale. Vi trova materia per un libro, per l'eccentricita'del luogo e della festa ma anche perche'in occasione dlela stessa, il miliardaro in questione uccide un giovane"gigolo"disponibile a raporti a pagamento con entrambi i sessi, Passera' per il"Garden od God and the Evil"(si chiama cos¿, anzi"Midnight in the Garden..." il film firmato da Clint Eastwood, sceneggiato da John Lee Hancock, dal romanzo di John Berendt, 1997), dove, con rito vodoo, si evocano le poitenze ctonie e segnatamentee il ragazzo morto.
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UN giornalista-scrittore arriva a Savannah, "ridente"localita' della Georgia, poco lontanaa dal South_Carolina per seguire una festa di Natale, vero"evento"del luogo, orgnaizzata da un parvenu locale. Vi trova materia per un libro, per l'eccentricita'del luogo e della festa ma anche perche'in occasione dlela stessa, il miliardaro in questione uccide un giovane"gigolo"disponibile a raporti a pagamento con entrambi i sessi, Passera' per il"Garden od God and the Evil"(si chiama cos¿, anzi"Midnight in the Garden..." il film firmato da Clint Eastwood, sceneggiato da John Lee Hancock, dal romanzo di John Berendt, 1997), dove, con rito vodoo, si evocano le poitenze ctonie e segnatamentee il ragazzo morto. Al processo, dove testimoniera' anche una"Drag.queen", la situazione, ingarbugliata in partenza, sara' molto difficile, come poi il verdetto, Ma la"vendetta"dell'ucciso si consuma dopo il processo, quando il colpevole assolto, muore"misteriosamente", ma in realta'. Altro grande film di "Uncle Clint", grandissimo reegista(qui non piu'attore, ma tornera'ad esserlo, come noto, piu'di recente)che trae spounto da un romanzo molto notevole di uno scrittore come Berendt,il cui romanzo citato da cui e'tratto il film risulta un'opera nella quale il tema morale viene discusso e"svisceratO"senza proporre soluzioni , come avviene nel film, dove Eastwood si mantiene"al di sopra delle parti"volutamente, non senza pero'insinuare nello spettatore molti fubbi, quei dubbi che sono in realta'fondamentali per capire quello che definiamo, spesso troppo avventattamente, "realtaa". Eccelsi John Cusack e Kevin SPacey, rispettivamente il cronista.scrittoe e il ricchissimo"parvenu", come The Lady Chablis, drag queen , Jue Law e altri/e interpreti. Un film che interroga e ci interroga sempore, dove anche un confronto con il romanzo potrebbe essere utile alla/o spettatrice.spettatore. El Gato
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eugen
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giovedì 1 dicembre 2022
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savannah crocicchio morale
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UN giornalista-scrittore arriva a Savannah, "ridente"localita' della Georgia, poco lontanaa dal South_Carolina per seguire una festa di Natale, vero"evento"del luogo, orgnaizzata da un parvenu locale. Vi trova materia per un libro, per l'eccentricita'del luogo e della festa ma anche perche'in occasione dlela stessa, il miliardaro in questione uccide un giovane"gigolo"disponibile a raporti a pagamento con entrambi i sessi, Passera' per il"Garden od God and the Evil"(si chiama cos¿, anzi"Midnight in the Garden..." il film firmato da Clint Eastwood, sceneggiato da John Lee Hancock, dal romanzo di John Berendt, 1997), dove, con rito vodoo, si evocano le poitenze ctonie e segnatamentee il ragazzo morto.
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UN giornalista-scrittore arriva a Savannah, "ridente"localita' della Georgia, poco lontanaa dal South_Carolina per seguire una festa di Natale, vero"evento"del luogo, orgnaizzata da un parvenu locale. Vi trova materia per un libro, per l'eccentricita'del luogo e della festa ma anche perche'in occasione dlela stessa, il miliardaro in questione uccide un giovane"gigolo"disponibile a raporti a pagamento con entrambi i sessi, Passera' per il"Garden od God and the Evil"(si chiama cos¿, anzi"Midnight in the Garden..." il film firmato da Clint Eastwood, sceneggiato da John Lee Hancock, dal romanzo di John Berendt, 1997), dove, con rito vodoo, si evocano le poitenze ctonie e segnatamentee il ragazzo morto. Al processo, dove testimoniera' anche una"Drag.queen", la situazione, ingarbugliata in partenza, sara' molto difficile, come poi il verdetto, Ma la"vendetta"dell'ucciso si consuma dopo il processo, quando il colpevole assolto, muore"misteriosamente", ma in realta'. Altro grande film di "Uncle Clint", grandissimo reegista(qui non piu'attore, ma tornera'ad esserlo, come noto, piu'di recente)che trae spounto da un romanzo molto notevole di uno scrittore come Berendt,il cui romanzo citato da cui e'tratto il film risulta un'opera nella quale il tema morale viene discusso e"svisceratO"senza proporre soluzioni , come avviene nel film, dove Eastwood si mantiene"al di sopra delle parti"volutamente, non senza pero'insinuare nello spettatore molti fubbi, quei dubbi che sono in realta'fondamentali per capire quello che definiamo, spesso troppo avventattamente, "realtaa". Eccelsi John Cusack e Kevin SPacey, rispettivamente il cronista.scrittoe e il ricchissimo"parvenu", come The Lady Chablis, drag queen , Jue Law e altri/e interpreti. Un film che interroga e ci interroga sempore, dove anche un confronto con il romanzo potrebbe essere utile alla/o spettatrice.spettatore. El Gato
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paolo assandri
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sabato 11 febbraio 2012
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tra master e realtà
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Seguendo la linea tracciata con Un mondo perfetto (la sceneggiatura è firmata dallo stesso Hancock) Eastwood riafferma immerso in un’atmosfera ancor più indecifrabile quanto sia infantile cercare risposte. “Le risposte non esistono” sostiene Minerva, “la verità, come l’arte, è nell’occhio di chi guarda” le fa eco Williams. In tutta la parte iniziale si direbbe che sia Savannah (Georgia) la protagonista, con la sua galleria di abitanti allucinanti e allucinati, da Antologia di Spoon River. Edgar Lee Master sembra reclamare una parentela con il racconto anche e soprattutto per l’atmosfera cimiteriale che lo puntella. È un mondo in cui i morti non lasciano stare i vivi (Minerva cerca d’ingraziarsi il defunto Billy a colpi di soldi e whiskey lasciati sulla tomba) e in cui i vivi sembrano fantasmi.
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Seguendo la linea tracciata con Un mondo perfetto (la sceneggiatura è firmata dallo stesso Hancock) Eastwood riafferma immerso in un’atmosfera ancor più indecifrabile quanto sia infantile cercare risposte. “Le risposte non esistono” sostiene Minerva, “la verità, come l’arte, è nell’occhio di chi guarda” le fa eco Williams. In tutta la parte iniziale si direbbe che sia Savannah (Georgia) la protagonista, con la sua galleria di abitanti allucinanti e allucinati, da Antologia di Spoon River. Edgar Lee Master sembra reclamare una parentela con il racconto anche e soprattutto per l’atmosfera cimiteriale che lo puntella. È un mondo in cui i morti non lasciano stare i vivi (Minerva cerca d’ingraziarsi il defunto Billy a colpi di soldi e whiskey lasciati sulla tomba) e in cui i vivi sembrano fantasmi. Il grottesco è la cifra stilistica con cui vengono presentati due personaggi marginali, ma indimenticabili come Lady Chablis e Goffrey Lewis (Il Matto Frank Drummer di Spoon River) il quale vive con cinque mosche perennemente legate tramite sottili guinzagli al suo corpo e che minaccia di avvelenare il paese con un’innocua boccetta di falso veleno. E al quale secondo un tipico rovesciamento antifrastico, è affidato il ruolo di portavoce di giuria nel processo per l’omicidio di Billy.
La lingua non poteva dire che cosa
Si agitava dentro di me
E il paese mi credeva un folle.
Eppure all’inizio la visione era chiara.
(Edagr Lee Master, Spoon River, pag.75, Frank Drummer)
Non è improbabile che la poetessa Minerva Jones di Spoon River abbia ispirato la Minerva del libro (e del film). Anche se il racconto trae origine da una storia vera. C’è un concepimento della realtà via via più circense, più fantasmagorica, in cui il protagonista (che stona, e non a caso è un inserimento del film), il giornalista investigatore Kelso (che viene dal Nord) non sa come adattarsi. Inizialmente rifiuta quel mondo di travestiti, matti che portano da anni a spasso guinzagli senza cani e artisti che occupano case e guidano calessi con cavalli bianchi, poi poco a poco, grazie all’incontro – infatuazione con la più normale del paese, Mandy (Alison Eastwood) ne rimane incuriosito, e rapito. Fino alla decisione di stabilirsi lì, una volta trovata la stabilità affettiva che, secondo Minerva, era tutto ciò di cui aveva bisogno. La regia non si fa notare, se non nel finale, quando, ad accentuazione della dimensione fantastica, Eastwood decide di riprendere dall’alto il malore che coglie Williams nella stanza del misfatto, e il suo fantasma allucinatorio, Billy, che sdraiato dall’altra parte della stanza, con due proiettili in corpo gli sorride, ora che finalmente è riuscito a vendicarsi. Come sia andata in quella stanza nessuno lo sa (Eastwood mostra sia l’istanza colpevolista che quella innocentista). Il processo non chiarisce nulla. Dà una semplice interpretazione della realtà. D’altronde “le risposte non esistono”, Williams è dichiarato innocente da un uomo che da anni va dicendo in giro che avvelenerà il paese attraverso l’acquedotto comunale: la verità è una questione d’opinioni. Nulla più.
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luca scialò
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domenica 9 gennaio 2011
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i ricchi e la giustizia
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John Kelso è un giornalista inviato per scrivere un pezzo su una cena sontuosa organizzata da un ricco antiquario di Savannah, Jim Williams. Accidentalmente, assisterà anche all'omicidio di quest'ultimo, il quale uccide il giovane amante e mantenuto Billy Hanson. Di qui, tra strani personaggi che ruotano intorno ai due personaggi e la falsità dei ricchi che aleggia nell'aria, la storia scorre in attesa del processo...
Clint Eastwood come sempre si limita a proporre storie, senza dirci il suo parere sugli avvenimenti. In questo caso non condanna né appoggia i ricchi e i loro vizi, nè tanto meno la conclusione del processo stesso.
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John Kelso è un giornalista inviato per scrivere un pezzo su una cena sontuosa organizzata da un ricco antiquario di Savannah, Jim Williams. Accidentalmente, assisterà anche all'omicidio di quest'ultimo, il quale uccide il giovane amante e mantenuto Billy Hanson. Di qui, tra strani personaggi che ruotano intorno ai due personaggi e la falsità dei ricchi che aleggia nell'aria, la storia scorre in attesa del processo...
Clint Eastwood come sempre si limita a proporre storie, senza dirci il suo parere sugli avvenimenti. In questo caso non condanna né appoggia i ricchi e i loro vizi, nè tanto meno la conclusione del processo stesso.
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