mrtrip
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domenica 3 febbraio 2013
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"colui che non chiede consiglio è uno stolto" k.gi
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Noioso, privo di senso e significato, attori pessimi, dialoghi idioti, umorismo zero ( e sono generosa... ), tono fotografico ignobile, riprese aeree mosse, panoramiche...troppe panoramiche, storia inesistente, musica...banale, scontata, napoletana e non calabrese (spesso), biglietto di ingresso al cinema troppo costoso. Un film che non si vuole far guardare se non per misercordia. Povera Calabria che deve subire anche questo. Poveri calabresi descritti con superficialità. I pesonaggi non hanno nessun costrutto psicologico! Forse sarebbe stato un buon cortometraggio ....
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gianny
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giovedì 31 gennaio 2013
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uno spot: ma il cinema e' un altra cosa!
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Deluso da questo filmetto-spot calabrese che fa più attenzione alle belle immagini, formato cartolina, della regione che alla storia. Zeppo di luoghi comuni, non tutti gli attori brillano di bravura. L'ex cabarettista Neri dà il meglio di sè ma deve fare i conti con una sceneggiatura approssimativa. Regia e montaggio deludente. In sintesi: uno spot pubblicitario sulla calabria, ma il cinema è un altra cosa!
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(di mrtrip)
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renato volpone
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giovedì 31 gennaio 2013
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la dolcezza dell'aspromonte
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Con il pretesto di una storia banale ecco un bel film di promozione del territorio, un film che fa venire voglia di AsproMonte. Torquato abbandona il nord della Brianza per andare in Calabria a cercare il fratello e fargli firmare il contratto di vendita di un mobilificio. I fratelli non si parlano e non si amano, calabresi di nascita, si ritrovano quindi in un mondo a loro ormai sconosciuto e ostile di cui hanno una visione piena di preconcetti, soprattutto Torquato. Accompagnati dalla migliore guardia forestale e dal suo cane Farouq, giriamo con Torquato tutto l'AsproMonte alla ricerca di Marco il fratello presumibilmente rapito. Ci ritroviamo così in una terra magica, piena di fascino e calore umano dove il verde e la natura fanno male agli occhi tanto sono forti e belli.
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Con il pretesto di una storia banale ecco un bel film di promozione del territorio, un film che fa venire voglia di AsproMonte. Torquato abbandona il nord della Brianza per andare in Calabria a cercare il fratello e fargli firmare il contratto di vendita di un mobilificio. I fratelli non si parlano e non si amano, calabresi di nascita, si ritrovano quindi in un mondo a loro ormai sconosciuto e ostile di cui hanno una visione piena di preconcetti, soprattutto Torquato. Accompagnati dalla migliore guardia forestale e dal suo cane Farouq, giriamo con Torquato tutto l'AsproMonte alla ricerca di Marco il fratello presumibilmente rapito. Ci ritroviamo così in una terra magica, piena di fascino e calore umano dove il verde e la natura fanno male agli occhi tanto sono forti e belli. Al suono di musiche ritmiche e bellissime lo spettatore si ritrova a battere il tempo con i piedi, rapito dagli splendidi paesaggi e con l'acquolina in bocca per il cibo piccante e il fresco vino. Alcuni blooper, una storia banale in superficie, qualche difetto di recitazione, ma questa piccola produzione ci ha regala un film che non si fa dimenticare. Che ricorda come le origini sono nel sangue e non vanno rinnegate e quanto è bella la nostra Italia, tutta.
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