carloalberto
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domenica 6 febbraio 2022
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come trasformare una tragedia in commedia
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Tipico esempio di produzione filmica hollywoodiana, di un certo Grunberg, in cui si mescolano, con estrema disinvoltura, elementi fantastici e realistici, attingendo, con un cinismo ed una superficialità impressionanti, ad una situazione reale e drammatica, quale fu quella di migliaia di esseri umani in carne ed ossa costretti a vivere in condizioni disumane in un carcere, El Pueblito in Messico, sovrappopolato di criminali che avevano organizzato la prigione per i loro traffici di stupefacenti e lo sfruttamento della prostituzione, complice il direttore e le guardie, tutti corrotti, e vi si cala dentro un fumettone inventato di sana pianta, che non ha nulla di verosimile se non appunto il contesto in cui è ambientato il plot.
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Tipico esempio di produzione filmica hollywoodiana, di un certo Grunberg, in cui si mescolano, con estrema disinvoltura, elementi fantastici e realistici, attingendo, con un cinismo ed una superficialità impressionanti, ad una situazione reale e drammatica, quale fu quella di migliaia di esseri umani in carne ed ossa costretti a vivere in condizioni disumane in un carcere, El Pueblito in Messico, sovrappopolato di criminali che avevano organizzato la prigione per i loro traffici di stupefacenti e lo sfruttamento della prostituzione, complice il direttore e le guardie, tutti corrotti, e vi si cala dentro un fumettone inventato di sana pianta, che non ha nulla di verosimile se non appunto il contesto in cui è ambientato il plot. Per il resto è il solito film d’azione con l’immarcescibile Gibson nei panni dell’eroe negativo redento, ma non troppo, che attraverso peripezie, assolutamente incredibili, si scontra con i malvagi antagonisti ed alla fine salva capra e cavoli raggiungendo il paradiso annunciato nel titolo, il sogno americano e di qualsiasi cittadino del mondo occidentalizzato, ottenuto ovviamente grazie ad una montagna di soldi. Un film di puro intrattenimento che lascia il tempo che trova e che non esita ad utilizzare storie vere di lacrime e sangue dei derelitti di una delle tante periferie disastrate abbandonate del mondo globalizzato per offrire all’annoiato piccolo borghese un’ora e mezza di divertimento e di svago dalle sue quotidiane fatiche di colpevole privilegiato.
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elgatoloco
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sabato 6 novembre 2021
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gibson redivivo?
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"Get the Gringo"/Adrian Gru"nberg, scritto con Mel Gibson e Stacy Peskie, 2012)segnava, all'epoca, il "ritorno"di Mel Gibson, dopo le sue regie, tra cui il molto discusso e discutibile"The Passion of Christ", ma anche dopo vari problemi-lo fa non da regista, ma da coautore di un film nella scenegiatura, da produttore e attore protagonista. . Qui un rapinatore travestito da clown che ce l'ha quasi fatta a fuggire in Mexico viene"beccato"dalla polizia, mentre il suo collega muore; viene"assegnato"al Mexco e al carcere "El Pueblito"dove dominaa imperturbata e scarsamente minacciata la corruzione e naturalmente anche la violenza.
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"Get the Gringo"/Adrian Gru"nberg, scritto con Mel Gibson e Stacy Peskie, 2012)segnava, all'epoca, il "ritorno"di Mel Gibson, dopo le sue regie, tra cui il molto discusso e discutibile"The Passion of Christ", ma anche dopo vari problemi-lo fa non da regista, ma da coautore di un film nella scenegiatura, da produttore e attore protagonista. . Qui un rapinatore travestito da clown che ce l'ha quasi fatta a fuggire in Mexico viene"beccato"dalla polizia, mentre il suo collega muore; viene"assegnato"al Mexco e al carcere "El Pueblito"dove dominaa imperturbata e scarsamente minacciata la corruzione e naturalmente anche la violenza. Fa amicia con un ragazzinoi, "preda"di un boss in quanto possibile donatore compatibile di fegato. fa amicicia anche con la mamma e poi riesce a entrrare, indirettamente, nella grazie del boss . Liquida i"cattivi"e riesce a salvare il bambino (già vittima sacrificale, non ancora sacrificata per un pelo)e la madre, rimediando anche parte del"bottino"conquistato all'epoca della rapina e della fuga, Film d'aizone abbastanza ben realizzato, che risveglia le ambizioni di mister Gibson, per vario tempo"sopite"; dopo essere stato un mistico fervente, Mel torna ai film che lo hanno reso famoso, quelli poliziesco-comici-d'azione, salvo che qui da ridere c'èabbastnaza poco, salvo quando riesce a intrufolarsi negli uffici di superpersonaggi fingendosi per es. Clint Eastwood(Clint è altra cosa, però...Sarebbe interessante vedere e ascoltare nella versione originale made in the USA se riesce a imitarne per bene la voce... forse 's^, comunque. Da un lato, certo, la sensibilità per bambini sfurttati e madri.donne costrette ad umiliarsi, dall'altro il ritratto dell carcere"El Pueblito"in Mexcio testimonia di un atteggiamento tipicamente"gringo"(questo sì)per cui , passando la frontiera, in Mexcio tutto o quasi è"brutto, sporoco e cattivo"-una fomra di razzismo, inconsapevole o meno, nel film è individuabile, pur se nel finale si vedono anche con le connections con alcuni tychoons USA, come dire che"pecunia olet"8il denaro puzza), rovescinado un famoso e decisamente colpevole motto. .. Kevin Hernandez e Dolores Heredia sono bravi rispettivamente nella parte del bambino aquasi"sacrificato"e della madre. Soerando che un domani, sulla spinta del film citato, trovino ulteriori ingaggi...; El Gato
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fabri
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martedì 22 dicembre 2020
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banalotto
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Film banale, un Gibson ben lontano dai fasti passati di arma letale.
Una sceneggiatura che non decolla mai, intrisa di inutili digressioni pulp, francamente evitabili.
Si può anche evitare, c'è di meglio.
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fabri
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martedì 22 dicembre 2020
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banalotto
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Film francamente banale, sia per quanto riguarda la trama, sia per il resto.
Un Gibson ben lontano dai fasti passati di arma letale, un film che non decolla e che ha delle digressioni inutili.
Si può anche evitare, c'è di meglio.
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giuseppetoro
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venerdì 27 novembre 2015
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bel film d azione
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Film d'azione dove un bimbo è al centro dello scandalo per un fegato..soldi che fan girano la morte , uccisioni da paura...discreto
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dario
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mercoledì 25 novembre 2015
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svelto
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E' la solita favoletta rude e truce, un'americanata. Ma è diretto bene e interpretato decentemente. Ottima l'ambientazione.
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dandy
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domenica 19 aprile 2015
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el gringo gibson mata a todos.
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Nel tentativo di ricostruirsi un'immagine a Hollywood dopo i disastrosi problemi legali e gli eccessi autoriali di "La passione di Cristo" e "Apocalypto",Gibson affida a un suo assistente la regia di un progetto potabile,ma stravisto.Il mix di action,violenza(a tratti un pò più elevata della media),humor e melò è ben collaudato(anche se la parte centrale è statica).Gli omaggi a Peckinpah e gli sberleffi bonari a Eastwood funzionano,ma il protagonista non è altro che la summa di tutti i vecchi personaggi che fecero la fortuna del suo interprete,come è scritto nella recensione.Il già visto impera.E paradossalmente,il risultato complessivo finisce per essere aldilà degli standard hollywoodiani,forse neanche troppo involontariamente.
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Nel tentativo di ricostruirsi un'immagine a Hollywood dopo i disastrosi problemi legali e gli eccessi autoriali di "La passione di Cristo" e "Apocalypto",Gibson affida a un suo assistente la regia di un progetto potabile,ma stravisto.Il mix di action,violenza(a tratti un pò più elevata della media),humor e melò è ben collaudato(anche se la parte centrale è statica).Gli omaggi a Peckinpah e gli sberleffi bonari a Eastwood funzionano,ma il protagonista non è altro che la summa di tutti i vecchi personaggi che fecero la fortuna del suo interprete,come è scritto nella recensione.Il già visto impera.E paradossalmente,il risultato complessivo finisce per essere aldilà degli standard hollywoodiani,forse neanche troppo involontariamente.Un clamoroso fallimento ovunque è uscito infatti.Forse Gibson(che produce e sceneggia)dovrebbe ripartire daccapo,e fare tesoro della sua fine nella suddetta "mecca del del cinema".Magari tornarsene in australia e ritentare la fortuna....
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enzo70
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domenica 4 gennaio 2015
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gibson torna alle origini
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Dopo le esperienze da regista, Mel Gibson torna al ruolo di interprete in un film d’azione, in una parte che gli viene cucita perfettamente addosso dall’esordiente Grunberg, un suo collaboratore nelle precedenti esperienze dietro la macchina da presa. La trama è estremamente semplice e lineare: un criminale incallito fugge con un ricca refurtiva nella sua automobile ma viene fermato al confine tra Stati Uniti e Messico e portato in un carcere messicano, el pueblito, una sorta di villaggio della disperazione dove regnano incontrastate le leggi del più forte. E la prima parte del film è dedicata a raccontare la vita nel carcere, le sue regole ed il rapporto che si istaura tra Gibson ed un ragazzino il cui fegato è destinato ad essere espiantato per sostituire quello cirrotico del capo villaggio.
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Dopo le esperienze da regista, Mel Gibson torna al ruolo di interprete in un film d’azione, in una parte che gli viene cucita perfettamente addosso dall’esordiente Grunberg, un suo collaboratore nelle precedenti esperienze dietro la macchina da presa. La trama è estremamente semplice e lineare: un criminale incallito fugge con un ricca refurtiva nella sua automobile ma viene fermato al confine tra Stati Uniti e Messico e portato in un carcere messicano, el pueblito, una sorta di villaggio della disperazione dove regnano incontrastate le leggi del più forte. E la prima parte del film è dedicata a raccontare la vita nel carcere, le sue regole ed il rapporto che si istaura tra Gibson ed un ragazzino il cui fegato è destinato ad essere espiantato per sostituire quello cirrotico del capo villaggio. Poi come nei più classici film del genere Gibson esce, si vendica di chi l’ha tradito per tornare al pueblito e fare di tutto giustizia. Viaggio in paradiso è un film pulp che va bene per il genere, ed anzi trova nell’assenza di pretese la sua forza; sangue, amore, violenza ed il bene, relativo, che vince sul male, assoluto. Mel Gibson era questo e con questo film ribadisce la sua storia.
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anino
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lunedì 18 novembre 2013
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da vedere
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Film da vedere, trama surreale, così come le atmosfere polverose che ci spingono a desiderare Gibson in un nuovo Mad Max.
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monte_81
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lunedì 7 gennaio 2013
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ottimo film..
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Un bel film stile anni 90 ambientato per buona parte in una "galera" insolinta..consigliato,e alzo la media con un buon 5 stelle...ciao!
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