latino heat
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giovedì 18 aprile 2013
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lupen
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21thcentury schizoid man
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mercoledì 12 ottobre 2011
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il primo meraviglioso lungometraggio di miyazaki
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Che bello! Ci sono tutti, non manca proprio nessuno! Ci sono Jigen, con la sua inseparabile pistola, e Goemon, samurai tanto bravo con la spada quanto parco di parole, e ci sono anche Zenigata, nevrotico ispettore di polizia, e Fujiko, rapinatrice doppiogiochista dal fascino ammaliante, e, naturalmente, c’è pure lui, Lupin, il mitico e inafferrabile ladro gentiluomo che si fa continuamente beffe del suddetto ispettore Zenigata. Dopo aver rapinato un casinò, Lupin e Jigen si accorgono che i soldi del malloppo sono falsi. Le banconote contraffatte che minacciano la stabilità dell’economia mondiale sono opera del Conte di Cagliostro, e così i nostri due eroi, dopo aver seminato la polizia che dava loro la caccia, decidono di partire, a bordo della mitica 500 gialla, in direzione del paese che porta il medesimo nome del malvagio contraffattore, con l’obiettivo di rubargli le preziose matrici con le quali fabbrica i soldi falsi.
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Che bello! Ci sono tutti, non manca proprio nessuno! Ci sono Jigen, con la sua inseparabile pistola, e Goemon, samurai tanto bravo con la spada quanto parco di parole, e ci sono anche Zenigata, nevrotico ispettore di polizia, e Fujiko, rapinatrice doppiogiochista dal fascino ammaliante, e, naturalmente, c’è pure lui, Lupin, il mitico e inafferrabile ladro gentiluomo che si fa continuamente beffe del suddetto ispettore Zenigata. Dopo aver rapinato un casinò, Lupin e Jigen si accorgono che i soldi del malloppo sono falsi. Le banconote contraffatte che minacciano la stabilità dell’economia mondiale sono opera del Conte di Cagliostro, e così i nostri due eroi, dopo aver seminato la polizia che dava loro la caccia, decidono di partire, a bordo della mitica 500 gialla, in direzione del paese che porta il medesimo nome del malvagio contraffattore, con l’obiettivo di rubargli le preziose matrici con le quali fabbrica i soldi falsi. Oltre a rubare le matrici, Lupin cercherà anche di impedire che il Conte convoli a nozze con la bella principessa Clarisse, che il crudele falsario tiene prigioniera nel suo castello.
Date i personaggi sopra citati in mano ad un maestro del cinema come Hayao Miyazaki e il gioco è fatto. Tra l’altro, questo “Lupin III: il castello di Cagliostro” è il primo lungometraggio del maestro giapponese, realizzato esattamente trentadue anni fa; ma nonostante siano già passati tre decenni, il film conserva ancora intatto tutto il suo strabiliante fascino.
Ci sono molti pregi (e praticamente nessun difetto) in questo brillante esordio, e anche alcune cose che ricorreranno spesso nelle pellicole successive del regista (ad esempio, qui appare evidente la sua passione per gli aeroplani, a cui dedicherà un intero film, “Porco rosso”, che uscirà nel Paese del Sol Levante nel ‘92).
Il tratto del disegno è accattivante, il ritmo dell’azione sempre sostenuto, tanto da non concedere neanche un attimo di tregua allo spettatore (già dall’incipit: guardate che inseguimento quello della polizia che tenta di arrestare Lupin e Jigen dopo che questi ultimi due hanno svaligiato un casinò), le invenzioni narrative e visive profuse a getto continuo, e i caratteri dei personaggi delineati alla perfezione (con la sola eccezione di quello di Goemon, il cui ruolo appare un po’ sacrificato, dal momento che lo stesso rimane ai margini della storia).
Un cocktail (quasi) perfetto di azione, mistero e magia: vedere questo film è un po’ come tornare bambini, quando si guardava la serie di Lupin in televisione; grazie al genio di Miyazaki, però, tutto è diventato ancora più bello in questo meraviglioso lungometraggio, che se non è un capolavoro, poco ci manca. Perfino Steven Spielberg rimase rapito dalla bellezza di tale film quando venne proiettato al Festival di Cannes del 1980. Guardando “Lupin III: il castello di Cagliostro”, ci si diverte, ci si commuove e ci si emoziona. Grazie, Miyazaki, per averci regalato questa gemma.
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il vulcano dei film
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lunedì 15 dicembre 2008
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miyazaky con lupin sul grande schermo
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straordinario film con il visionario regista Hayao Miyazaki con un divertimento puro con zenigata o za za e con lupin e i suoi tre amici anche se è la prima volta che lupin viene ferito gravamente insomma non delude le aspettative un film da vedere e da rivedere con scene d'azione alternata con qualche battuta divertente vedetelo (se ci sarebbe per me deve apparire consigliato: stra mega maxi assolutamente si!!!!!)
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tia
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giovedì 20 novembre 2008
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ebbravo miyazaki
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Bè da fan di Lupin che dire.......Stupendo
Gli altri Lungometraggi del ladro nipponico non sono neanche una briciola di questo
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aja75-rose
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domenica 27 gennaio 2008
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il ritorno de "il castello di cagliostro"
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Un classico dell'animazione giapponese "Il castello di Cagliostro". L'avventura inizia con un furto nel casinò e Lupin e Jigen fuggono in gran fretta, lasciando gli inseguitori con un palmo di naso. Ridendo entusiasti del colpo appena realizzato, finché Lupin si rende conto che sono soldi falsi. Per nulla amareggiato dalla scoperta, sfodera la sua fragorosa risata e, felice come un bambino, annuncia all'attonito compagno che ha gia in mente un nuovo colpo. E' sua intenzione recarsi nel luogo dove sono state prodotte quelle banconote fasulle, che sa benissimo trovarsi nel paese di Cagliostro, lo stato più piccolo del mondo, con soli 3.500 abitanti, in cui operano i falsari. A bordo della loro piccola 500, Lupin e Jigen attraversano paesaggi europei, illuminati dal sole e resi sfolgoranti da una verdissima vegetazione e dalle montagne sullo sfondo.
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Un classico dell'animazione giapponese "Il castello di Cagliostro". L'avventura inizia con un furto nel casinò e Lupin e Jigen fuggono in gran fretta, lasciando gli inseguitori con un palmo di naso. Ridendo entusiasti del colpo appena realizzato, finché Lupin si rende conto che sono soldi falsi. Per nulla amareggiato dalla scoperta, sfodera la sua fragorosa risata e, felice come un bambino, annuncia all'attonito compagno che ha gia in mente un nuovo colpo. E' sua intenzione recarsi nel luogo dove sono state prodotte quelle banconote fasulle, che sa benissimo trovarsi nel paese di Cagliostro, lo stato più piccolo del mondo, con soli 3.500 abitanti, in cui operano i falsari. A bordo della loro piccola 500, Lupin e Jigen attraversano paesaggi europei, illuminati dal sole e resi sfolgoranti da una verdissima vegetazione e dalle montagne sullo sfondo. Immerso in atmosfere bucoliche, il paese di Cagliostro ricorda i piccoli regni da operetta. Anche in quel luogo fiabesco possono farsi brutti incontri. Come un auto piena di sgherri armati che inseguono una Citroen guidata da una sposa. Lupin riconosce la giovane e si lancia in suo aiuto. La rocambolesca impresa pare in un primo momento riuscire, ma poi Lupin cade svenuto e la fanciulla in pericolo è nuovamente nelle mani del Conte di Cagliostro. Gia, perché il piccolo principato si trova sotto il dominio di questo malvagio individuo, che ha rapito la dolce Clarice per obbligarla a sposarlo e impadronirsi così del misterioso tesoro del regno. Clarice è figlia del re del paese, morto anni prima in un incendio. Ed è anche una vecchia conoscenza di Lupin, dato che molto tempo indietro la ha aiutato dopo averlo trovato in difficoltà. Ora Lupin intende ricambiare il favore e salvarla dalle grinfie di Cagliostro. L'impresa non è facile e lungo il percorso si imbatte in Fujiko, introdottasi nel castello nelle vesti di cameriera per impadronirsi dei cliché con cui vegono stampate le banconote false. All'eterogeneo gruppo si aggiunge Zenigata, giunto sul posto alla ricerca di Lupin e ignaro che è stato proprio quest'ultimo ad attirarlo per mettere in difficoltà il conte. Con un disegno morbido e piacevole e un'animazione molto fluida, la storia scorre senza intoppi, alternando le molte scene d'azione con situazioni divertenti.
Il regista Hayao Miyazaki, con l'aiuto dell'animatore Yasuo Otsuka, mette un'enorme cura in ogni dettaglio.
Il castello vanta un'architettura da fiaba, con torri svettanti e pittoreschi corsi d'acqua. Le case cittadine in sassi appaiono accoglienti. Le montagne sullo sfondo sembrano uscite da foto alpine. La macchina volante del conte è una suggestiva via di mezzo tra un aereo e un elicottero. Anche il cibo, ha un aspetto curato.
Tra le suquenze iniziali de Il castello di Cagliostro, c'è quella del duplice inseguimento lungo una contorta strada di montagna, ricca di tornanti e di pericolosi strapiombi.
Una Hambersupersnipe guidata dai cattivi di turono insegue la Citroen 2CV di Clarice, entrambe tallonate dalla Fiat 500 gialla di Lupin che intende salvare la ragazza. Le auto sfrecciano lungo la strada, si sorpassano a più riprese, slittano, si alzano su due ruote, sbattono contro il guardrail, salgono lungo le pareti della montagna.
Insomma un vero e proprio capolavoro dell'animazione, che consiglio a chi non lo ha ancora visto di farlo, soprattutto per coloro che hanno apprezzato gli altri capolavori di Hayao Miyazaki.
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orochimaru 91
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mercoledì 29 agosto 2007
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lupin approda sul grande schermo
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Dopo aver appassionato migliaia di persone, Lupin approda sul grande schermo con un film davvero sensazionale.
Dopo essere stati gabbati dal Capro, Lupin e Jigen salvato una ragazza dalle grinfe degli scagnozzi del conte Cagliostro, promesso sposo della fanciulla.
Lupin, che aveva già incontrato il conte, con l'aiuto di Jigen, Goemon e Zenigata, salva la principessa, riscoprendo un antico tesoro.
Sequenze emozionanti e spettacolari come l'inseguimento o la battaglia nell'orologio, scenografie fenomenali
rendono il film perfetto, condito con quell'ironia che ci può dare solo Lupin.
Grande
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tom
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martedì 7 agosto 2007
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ave miyazaki
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Ave Hayao Miyazaki!! é un genio, non si discute! Pochi cartoni appassionano tanto il pubblico grande e piccolo, vecchio e giovane come i suoi. I personaggi meravigliosi e irresistibili e i paesaggi quasi reali incantano i più piccoli, la poesia celata dietro ogni fotogramma rapisce gli adulti. In lupin l'atmosfera è diversa dai precedenti film, più dinamica, divertente. uUn vero film d'azione in grado di battere i migliori colossal di holliwood. Mai visto un inseguimento più bello di quello di lupin e Gigen sulla 500!!! insomma, chi ancora non lo ha visto cerchi di non perderselo, io non vedo 'ora che esca in dvd per rivederlo ancora 100 volte!!!
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esteban
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lunedì 6 agosto 2007
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grande lupin iii
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Un grande sogno che si stava avverando, Lupin a cinema, ma purtroppo nella mia città: BENEVENTO non è stato proiettato in nessuna sala cinematografica e facendo una ricerca ho potuto costatare che in tutta la regione CAMPANIA è stato proiettato solo in una sala!!!!!
Sono davvero incavolato e non so neanche con chi prendermela!!!
VERGOGNA DAVVERO VERGOGNA!!!
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violone
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martedì 24 luglio 2007
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bello!
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bellissimo stupendo lo consiglio a tutti quanti
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antonello villani
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venerdì 20 luglio 2007
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i misteri del castello di cagliostro
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Apparso per la prima volta sul grande schermo nel 1980, “Lupin III: Il Castello di Cagliostro” viene oggi riproposto in una versione rimasterizzata che porta alla ribalta il ladro gentiluomo dalle lunghe basette e con la cicca sempre accesa. Nato dalla matita di Monkey Punch, Lupin III si è conquistato la simpatia del pubblico con i funambolici furti messi a segno per mezzo mondo. Negli anni ’70 tante avventure per il trio Lupin III-Jigen-Goemon a cui si aggiunse una donna di nome Fujiko, sostituita nella nuova serie da una tale Margot, eppure il mito del ladro fanfarone e fracassone non sembra scalfito neppure dopo quarant’anni dalla sua creazione al punto che si contano diversi lungometraggi sul discendente di Arsenio Lupin.
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Apparso per la prima volta sul grande schermo nel 1980, “Lupin III: Il Castello di Cagliostro” viene oggi riproposto in una versione rimasterizzata che porta alla ribalta il ladro gentiluomo dalle lunghe basette e con la cicca sempre accesa. Nato dalla matita di Monkey Punch, Lupin III si è conquistato la simpatia del pubblico con i funambolici furti messi a segno per mezzo mondo. Negli anni ’70 tante avventure per il trio Lupin III-Jigen-Goemon a cui si aggiunse una donna di nome Fujiko, sostituita nella nuova serie da una tale Margot, eppure il mito del ladro fanfarone e fracassone non sembra scalfito neppure dopo quarant’anni dalla sua creazione al punto che si contano diversi lungometraggi sul discendente di Arsenio Lupin. In “Lupin III: Il Castello di Cagliostro” Hayao Miyazaki riesce a mescolare poesia, thriller e mistero affidandosi ad una sceneggiatura solida che fa a meno degli effetti speciali. Dopo aver svaligiato il caveau di un casinò, Lupin III ed il suo fido compagno Jigen si ritrovano nel bel mezzo di un inseguimento: strappano dalle grinfie di alcuni malviventi una ragazza in abiti nuziali che viene nuovamente fatta prigioniera per ordine di un conte che intende sposarla contro la sua volontà. Caratterizzazione dei personaggi davvero inconsueta per un film animato, “Lupin III: Il Castello di Cagliostro” si affida agli enigmi di un Castello –cunicoli, prigioni, passaggi segreti alimentano i misteri sepolti nei secoli- ed alla spacconeria di un ladro che sbeffeggia i suoi inseguitori con travestimenti degni di un camaleonte; musiche struggenti e trama avventurosa fanno il resto, mentre personaggi macchiettistici –primo fra tutti, l’ispettore Zenigata- divertono con quel misto di dramma ed ingenuità tutta nipponica. Stavolta l’elemento femminile sembra sovvertire l’universo truffaldino di Punch con la dolce fanciulla segregata in una fortezza da un falsario che cerca disperatamente di portare alla luce il segreto dei Cagliostro: in un mondo cinico e baro che pensa solo ad aumentare il conto in banca, la dolce Clarissa farà battere il cuore di un ladro impenitente che resta folgorato dalla sua innocenza al punto da “innamorarsene” ma il richiamo del crimine è più forte di qualsiasi cosa… Miyazaki centra il bersaglio con una storia avvincente, condisce con perle di saggezza un film che toglie il respiro nonostante il disegno appena accennato: il misogino Goemon farà sentire il sibilo della sua Zantetsu-ken; il compagno con il mozzicone di sigaretta sempre spento farà fuoco con la Smith & Wesson; la bella Fujiko si ritroverà le matrici delle banconote false tra le mani. Lui, Lupin III, è lì ad attendere il suo destino, una nemesi chiamata ZaZa che non sembra dargli respiro neppure nei momenti di tregua. E la storia continua.
Antonello Villani
(Salerno)
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