elgatoloco
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domenica 12 agosto 2018
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affascinante, ma...
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"The Philadelphia Experiment"(1984, di Stewart Raffill, regista non proprio eccelso, ma un onesto"raccontatore")è film in qualche modo "poliedtrico"e"sintetico", in quanto cerca di unire SF, thriller, azione, avventura(il genere che Raffilll, nella sua lunga carriera, in diverse declinazioni, ha frequentato maggiormente)e riferimenti alla teoria della relatività sparsi e poco chiari. Dell'effettiva realtà di un"Philadelphia Experiment"sappiamo ancora veramente poco, ma quasi certamente non è questo il fulcro del film, che rispetto alle riletture più recenti(una degli anni Novanta, l'altra di circa sei anni fa), è più"sobrio", più parco di effetti speciali, dove naturalmente c'era un problema, allora, di disponibilitù minore degli stessi, rispetto ad oggi.
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"The Philadelphia Experiment"(1984, di Stewart Raffill, regista non proprio eccelso, ma un onesto"raccontatore")è film in qualche modo "poliedtrico"e"sintetico", in quanto cerca di unire SF, thriller, azione, avventura(il genere che Raffilll, nella sua lunga carriera, in diverse declinazioni, ha frequentato maggiormente)e riferimenti alla teoria della relatività sparsi e poco chiari. Dell'effettiva realtà di un"Philadelphia Experiment"sappiamo ancora veramente poco, ma quasi certamente non è questo il fulcro del film, che rispetto alle riletture più recenti(una degli anni Novanta, l'altra di circa sei anni fa), è più"sobrio", più parco di effetti speciali, dove naturalmente c'era un problema, allora, di disponibilitù minore degli stessi, rispetto ad oggi... Un film, dunque, ben diretto, basato su una sceneggiatura discreta, pur se non troppo ricca di riferimenti scinetifici, per riprendere quanto accennato sopra, nel quale gli/le interpreti, tra cui Michael Paré e Nancy Allen, allora"à la une", recitano bene, senza peraltro strafare, cosa che sarebbe stata inopportuna, visto il carattere stesso dell'opera. Sulla domanda centrale, ossia quelle, oltre la veridicità storica dell'esperimento e le sue eventuali connotazioni leggendarie, ossia quella della possibilità di un simile esperimento, il film di Raffill si comporta con non dissimulata prudenza e, quasi certamente, fa bene, anche per la difficoltà che un film, intendendo un non-documentario, sappia rispondere a quesiti puramente scientifici. Né diveramente hanno fatto le opere più recente sempre dedicate a questo tema. El Gato
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solversrf
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martedì 29 marzo 2016
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deperimento impossibile e quasi classico.
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un film incredibile, un barcone indefinito dal tono
colorito giallarancide non sembra rispondere più al tempo nel
quale si trova, futili le riceche per reperirne
ll'esistere, scomparso dai radar e con un
percorso a sè, anime mute e fantasmi non a tempo col progresso
paiono abitarne per inerzia e senza spinta la
deplorevole e transumata laterale barcarola, senza guida,
l'equipaggio esanime e inespressivo preoccupa le forze americane
e di tanto in tanto sembrano chiedersi in quale condizione
versi sprecando gli appellativi per trovargli una collocazione storica,
forse finirranno col ricomparire? ricomparirà quel resto di
ciurma vagante? philadelfia experiment narra le
vicissitudini dei passeggeri rapiti da onde forse
magnetiche o forse mantenuti dai surreali racconti di
qualcuno, sscc non vorrei rovinare.
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un film incredibile, un barcone indefinito dal tono
colorito giallarancide non sembra rispondere più al tempo nel
quale si trova, futili le riceche per reperirne
ll'esistere, scomparso dai radar e con un
percorso a sè, anime mute e fantasmi non a tempo col progresso
paiono abitarne per inerzia e senza spinta la
deplorevole e transumata laterale barcarola, senza guida,
l'equipaggio esanime e inespressivo preoccupa le forze americane
e di tanto in tanto sembrano chiedersi in quale condizione
versi sprecando gli appellativi per trovargli una collocazione storica,
forse finirranno col ricomparire? ricomparirà quel resto di
ciurma vagante? philadelfia experiment narra le
vicissitudini dei passeggeri rapiti da onde forse
magnetiche o forse mantenuti dai surreali racconti di
qualcuno, sscc non vorrei rovinare... le sorprese...)
proseguendo al di fuori della storia e del mondo un
futile vagare al quale è perfino difficile dare una spiegazione utile,
con effetti speciali ridotti al minimo è una storia ancora di grido sembra tenerci
le palpebre sorrette sino al termine e a annoverarsi nei quasi classici di holliwood.
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rag.casoria
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martedì 17 marzo 2009
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decisamente visibile
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...DA COME ERA STATO DESCRITTO, QUESTO FILM DOVEVA ESSERE MOLTO SCARSO, SECONDO IL MIO PARERE E' UN DISCRETO FILM, NATURALMENTE PER GLI AMANTI DI QUESTO GENERE NON E' IL MASSIMO.
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16barre
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lunedì 25 agosto 2008
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ho visto il film..e devo dire che è molto attinente alla realtà a differenza della recensione dato che nel film non compare neanche un secondo il nome di albert.
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16 barre
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giovedì 14 agosto 2008
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il film non lo abbiamo ancora visto ma sicuramente l'invenzione...(o almeno l'intuizione) del campo magnetico va attribuita a nikola tesla e non ad albert einstein.
dunque il film ,anche se magari interessante, perde senz altro di credibilità.
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