stefanocapasso
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martedì 8 maggio 2018
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una ricerca esistenziale del se
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Nelle valli del Po Aldo comincia il suo percorso straziante alla ricerca di una pace interiore che non trova. Irma, con la quale ha una figlia, l’ha lasciato per un altro uomo e lui gira per l’Italia fermandosi in diversi posti, dove conosce donne che invano tenta di far diventare sostitute di Irma.
Michelangelo Antonioni riprende l’ambientazione di uno dei suoi primi lavori, “Gente del Po” documentario-manifesto del neorealismo, per narrare una storia che del neorealismo ha poche tracce, a parte l’uso dell’ambientazione. Racconta una storia di ricerca interiore, abbandonando i temi sociali che vengono mesi in secondo piano. Il protagonista, e con lui tutte le altre protagoniste cercano nell’altro da se, in una relazione anche estemporanea la salvezza alle proprie angosce esistenziali, dando vita ad una ricerca che non porta mai quella consolazione necessaria.
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Nelle valli del Po Aldo comincia il suo percorso straziante alla ricerca di una pace interiore che non trova. Irma, con la quale ha una figlia, l’ha lasciato per un altro uomo e lui gira per l’Italia fermandosi in diversi posti, dove conosce donne che invano tenta di far diventare sostitute di Irma.
Michelangelo Antonioni riprende l’ambientazione di uno dei suoi primi lavori, “Gente del Po” documentario-manifesto del neorealismo, per narrare una storia che del neorealismo ha poche tracce, a parte l’uso dell’ambientazione. Racconta una storia di ricerca interiore, abbandonando i temi sociali che vengono mesi in secondo piano. Il protagonista, e con lui tutte le altre protagoniste cercano nell’altro da se, in una relazione anche estemporanea la salvezza alle proprie angosce esistenziali, dando vita ad una ricerca che non porta mai quella consolazione necessaria. L’esito tragico del film è l’inevitabile conseguenza dell’incapacità dei protagonisti di allacciare un rapporto con se stessi.
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luca scial�
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lunedì 14 ottobre 2013
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la disperazione di un uomo che ha perso tutto
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Aldo convive da 7 anni con una donna, Irma, il cui marito lavora in Australia e lavora come caporeparto in uno Zuccherificio. La morte del marito di lei, anziché trasformarli in una coppia a tutti gli effetti, li divide poiché lei gli confessa di avere un altro uomo da quattro mesi. La reazione di Aldo oscilla tra la rabbia anche violenta e la rassegnazione, finché non scappa via con la figlioletta. Comincia un'odissea senza fine, fatta di sfortune e incontri poco felici. Tornato stremato nella sua terra d'origine, si accorge che ormai è diventata un deserto di disperazione.
Tra i pochi film di Antonioni che trattano di un dramma sentimentale intrecciandolo con il neorealismo molto invoga all'epoca.
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Aldo convive da 7 anni con una donna, Irma, il cui marito lavora in Australia e lavora come caporeparto in uno Zuccherificio. La morte del marito di lei, anziché trasformarli in una coppia a tutti gli effetti, li divide poiché lei gli confessa di avere un altro uomo da quattro mesi. La reazione di Aldo oscilla tra la rabbia anche violenta e la rassegnazione, finché non scappa via con la figlioletta. Comincia un'odissea senza fine, fatta di sfortune e incontri poco felici. Tornato stremato nella sua terra d'origine, si accorge che ormai è diventata un deserto di disperazione.
Tra i pochi film di Antonioni che trattano di un dramma sentimentale intrecciandolo con il neorealismo molto invoga all'epoca. Film fatalista, dove il protagonista viene schiacciato dalle disavventure della vita. I paesaggi della "bassa" emiliana, fatta di terre desolate e avvolte nella nebbia, bene si prestano nel rispecchiare lo stato d'animo del povero Aldo. La donna viene dipinta come femme fatale e tira-guai. Vinse un nastro d'argento.
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fedeleto
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mercoledì 20 marzo 2013
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un grido chiamato disperazione
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Aldo e Irma convivono e hanno una bambina.Morto l'ex marito di Irma,Aldo vorrebbe sposarsi,ma verra' a sapere un'amara verita',ovvero che la donna non lo ama piu' perche' c'e' un altro.Disperato e triste,l'uomo dopo notevoli tentativi di riconquistare la sua Irma fallira'.Vaghera' lontano dal paese in cui ha vissuto con lei,ma trovera' semplici avventure e poche emozioni alt4e come quelle che le dava Irma.Tornera' al suo paese e si suicidera' buttandosi dalla torre dove lavorava accompagnato dal grido di disperato di Irma.Antonioni,dopo il capolavoro delle Amiche,dirige un'altro capolavoro assolutamente indelebile e straordinario.Da un soggetto di Antonioni,e una sceneggiatura di DE concini,Bartolini e Antonioni,prende vita un dramma esistenzioalista che lascia nell'animo dello spettatore un senso di triste e fatidica realta'.
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Aldo e Irma convivono e hanno una bambina.Morto l'ex marito di Irma,Aldo vorrebbe sposarsi,ma verra' a sapere un'amara verita',ovvero che la donna non lo ama piu' perche' c'e' un altro.Disperato e triste,l'uomo dopo notevoli tentativi di riconquistare la sua Irma fallira'.Vaghera' lontano dal paese in cui ha vissuto con lei,ma trovera' semplici avventure e poche emozioni alt4e come quelle che le dava Irma.Tornera' al suo paese e si suicidera' buttandosi dalla torre dove lavorava accompagnato dal grido di disperato di Irma.Antonioni,dopo il capolavoro delle Amiche,dirige un'altro capolavoro assolutamente indelebile e straordinario.Da un soggetto di Antonioni,e una sceneggiatura di DE concini,Bartolini e Antonioni,prende vita un dramma esistenzioalista che lascia nell'animo dello spettatore un senso di triste e fatidica realta'.Prima di tutto l'opera inizia in un modo assolutamente poetico,Irma venuta a sapere della morte dell'ex marito non vuole parlare con Aldo,quest'ultimo la insegue,nel finale invece vediamo avvenire il contrario,ovvero Aldo fugge e Irma lo rincorre e la morte c'e' ancora ma e' quella di Aldo stesso.Questo cerchio che sembra stringersi sempre di piu' fino a levare il fiato ,e' da antologia.I Paesaggi sono un ritratto dell'animo dei protagonisti,alberi nudi proprio come l'anima dei protagonisti svuotati dal dolore,e l'inverno ferrarese sembra l'inverno dell'animo.Aldo e' un uomo che ama alla follia Irma,cerca di dimenticarla nonostante all'inizio arrivi anche a picchiarla in pubblico,egli e' un uomo che vuole solo il suo legame con Irma,infatti viaggia inizialmente con la figlia Rosina che sembra essere l'unico vero legame con la madre,ma vedendo l'amore scappare sente la morte arrivare.Le musiche infatti aumentano il crescendo di tensione e di dolore in maniera davvero sublime.I paesaggi agresti che divengono conrnice del dolore sono senza dubbio un testamento del povero aldo.L'uomo inoltre ricordiamo che riesce a riparare qualunque tipo di prodotto meccanico,ma l'unica cosa che non puo' riparare e' proprio l'amore di Irma.Un grido come quello finale che Irma lancia si tramuta nel vero protagonista del film svuotato da ogni possibilita' di salvezza.Il grido e' un capolavoro che si addentra nel dolore infinito di un uomo che seppur inizialmente non sembra che possa arrivare ad un gesto estremo,conclude con l'inaspettato.Infatti la rottura del dolore iniziale con la vita di Aldo che passa da una donna all'altra e' senza dubbio interessante,lo spettatore immagina che la salvezza di Aldo sia prossima,ma invece appunto il povero uomo seppur provi a dimenticare,nei suoi silenzi capiamo il suo grido,e tutto il dolore che prova e' destinato a concludersi nel suicidio.Antonioni non solo dirige un capolavoro della cinematografia italiana ma dipinge le psicolgie dei personaggi del colore spento dell'inverno.Da vedere e ammirare.
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carletto
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venerdì 23 gennaio 2009
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the best
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questo e' il miglior film di Michelangelo, perche' e' di transizione tra il primo perido dell'autore e la sua quadrilogia (un po' stucchevole). Un film va giudicato per la qualita' dei suoi ingredienti: trama (neorealista decadente), ambientazioni (delta po), recitazione (attori anglosassoni e gente comune), fotografia (gianni di venanzo), musica (pianoforte struggente). in tutti questi aspetti il punteggio e' altissimo e rendono il film un capolavoro.
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marcel du brusor
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sabato 27 dicembre 2008
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bel film
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Salve!
questo film(visto in DVX ma tempo fa anche in TV)mi è piaciuto perchè descrive bene la società del tempo e,sopratutto,mi è possibile rivedere i paesaggi delle zone dove vivo com erano in quegli anni(Risiedo nel paese dal quale la figlia del personaggio prende la corriera per tornare dalla madre e dove il protagonista sta per un po con Andreina).
La trama del film è semplice ma efficacie nel descrivere il tentativo di ricerca della felicità/stabilità del personaggio che,come si può ben notare,non riesce più a trovare dopo la separazione dalla moglie.
[+] goriano
(di carletto)
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paride86
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lunedì 20 ottobre 2008
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bellissimo
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Un uomo viene lasciato dalla compagna per un amante più giovane; prende la figlia e parte alla ricerca di un futuro migliore.
Antonioni firma un film intenso, che va avanti in un crescendo di drammaticità e speranza al tempo stesso, portando sullo schermo una Alida Valli in un ruolo davvero odioso e uno Steve Cochran molto convincente nella sua parte. Certo, la storia sarebbe stata moooolto più credibile se la protagonista fosse stata una donna, ma forse il film avrebbe perso l'originalità e il lavoro d'introspezione fatto sul personaggio di Aldo.
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wulf
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lunedì 18 febbraio 2008
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il grido
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Sono checo che impara (da tre mesi)italliano e per questo mi scusate errore. Il Grido ho visto un mese fa.Vorrei solo menzionare il titulo. Mi piace il titulo - grido. La ultima scena del film, quando Irma gridacchia é un epilogo symbolico del questo film. Il pellegrinaggio di Aldo e proprio il grido del tristezza della vita con l amore passato senza amore futuro.
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paolo castracane
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sabato 16 febbraio 2008
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il grido
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ottimo film, visto in dvx, vedere i paesaggi padani degli anni 50' sono una cosa eccezionale, questa natura quasi selvaggia ti porta a riflettere sul male interiore del personaggio maschile del film, il quale non vede un futuro nella propria esistenza.
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paolo castracane
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sabato 16 febbraio 2008
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il bello dei film
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ottimo film, visto in dvx, vedere i paesaggi padani degli anni 50' sono una cosa eccezionale, questa natura quasi selvaggia ti porta a riflettere sul male interiore del personaggio maschile del film, il quale non vede un futuro nella propria esistenza.
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