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Una mostra non più realizzata per il Centro Pompidou si trasforma in un mediometraggio di 40 minuti. Un trip allucinogeno godardiano di un altro grande film non finito. CANNES77. Cannes Première.
di Simone Emiliani Sentieri Selvaggi
"Dove sei Leos Carax?" Questa è la domanda fatta dal centro Pompidou al cineasta francese per una mostra che alla fine non si è più fatta. E, come exhibition, erano già pronti tutti i possibili tableaux vivants poi riuniti in C'est pas moi, mediometraggio di circa 40 minuti, in cui Leos Carax si racconta in prima persona e porta sullo schermo il proprio mondo facendo riferimento ai suoi film precedenti ma anche a frammenti della sua vita privata. È dichiaratamente un cantiere aperto, un work in progress già evidenziato nella frase all'inizio, un rapporto simbiotico con le immagini che gli appartengono come 'diario della memoria'. [...]
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