L'epoca d'oro per l'hip hop e la cultura della skateboard a New York, raccontata da chi ha vissuto questo straordinario periodo di creatività e sperimentazione. In sala da oggi al 20 luglio.
di Marco Bolsi Sentieri Selvaggi
Una cultura non può prescindere dal luogo che la ospita e viceversa. Il documentario di Jeremy Elkin ci riporta nella New York più underground di fine anni '80 e inizio '90, un periodo vitale per la musica e per la rappresentazione identitaria di sé all'interno di gruppi d'appartenenza determinati. I graffiti, l'hip hop, lo skateboard sono i cardini di una narrazione che non può prescindere da elementi antropologici. Prima di elevarsi a forme d'espressione artistica, l'hip hop e lo skate (insieme con i graffiti) sono stati fenomeni popolari, cioè nati per le strade, che permettevano ai ragazzi di riconoscersi tra loro e di sentirsi parte di un vivere collettivo che non faceva altro che riflettere una geografia umana fortemente stratificata. [...]
di Marco Bolsi, articolo completo (2562 caratteri spazi inclusi) su Sentieri Selvaggi 18 luglio 2022