Io sono nessuno

Come in "Breaking Bad" il fifone si scopre cattivo

Hutch Mansell è un signor nessuno che vive, a testa bassa, la più monotona delle esistenze. All' inizio, un montaggio ripetitivo ce lo mostra mentre porta fuori la spazzatura (mancando regolarmente il camion), va al lavoro in métro, sopporta le vanterie di un vicino cafone. Il figlio lo considera una nullità; la moglie, uno zero. Una notte due balordi penetrano in casa Mansell; Hutch non reagisce nemmeno quando ne ha l' occasione. Poi, mentre viaggia in bus, alcuni teppisti fanno i prepotenti. Allora cambia film: la pecora diventa leone e li massacra, spedendo all' inferno il fratello di un crudele narcotrafficante russo. Che poi dovrà affrontare, con tutto il suo esercito di scherani. È una strana coppia quella formata dal russo Ilya Naishuller e dal protagonista Bob Odenkirk. Del primo, regista e frontman di un gruppo musicale, parlammo sei anni fa per Hardcore Henry , bizzarro film "in soggettiva" concepito come un videogame sparatutto. Il secondo si è aggiudicato una quantità di ammiratori interpretando l' ineffabile Saul Goodman nelle serie tv Breaking Bad e Better Call Saul . Io sono nessuno lo impiega a contro-ruolo in un personaggio di giustiziere indistruttibile alla Liam Neeson. L' inedita collaborazione partorisce un popcorn-movie esagerato e fumettistico sul genere di John Wick (produttore e sceneggiatore sono gli stessi della serie); però meno leccato a molto più spiritoso. Perché abbonda, precisamente, di ciò che fa manca alle premiate saghe di Keanu Reeves e del vecchio Liam: la capacità di ridere di se stesso, punteggiando le bagarre con intermezzi divertenti. Dal micetto che l' eroe macho tiene nel giubbotto, all' incendio di un edificio sulle note di It' s a Wonderful World .
da La Repubblica, 1 luglio 2021


di Roberto Nepoti, 1 luglio 2021