Vivarium |
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Un film di Lorcan Finnegan.
Con Imogen Poots, Jesse Eisenberg, Jonathan Aris, Olga Wehrly.
continua»
Titolo originale Vivarium.
Fantascienza,
durata 97 min.
- Irlanda, Belgio, Danimarca 2019.
- Notorious Pictures
MYMONETRO
Vivarium
valutazione media:
3,25
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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L'inquietante del fasmidedi KikkozFeedback: 2 |
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domenica 17 maggio 2020 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Una normale coppia muove i primi passi per cercare casa e tramite un bizzarro agente, vengono condotti in un nuovo quartiere residenziale che subito appare irreale, tutte case uguali, stesso colore, interni anonimi. L agente sparisce nel nulla e la coppia non riesce più ad uscire dal quartiere che sembra estendersi all'infinito in una prospettiva magrittiana con tanto di nuvole che sembrano finte. Viene recapitata un scatola con un bebè che cresce ad una velocità innaturale e non fa altro che replicare le azioni e i movimenti dei genitori surrogati. Thriller surreale con accenni shi-fi, pur avendo un ritmo lento tiene incollati allo schermo dall'inizio alla fine in un crescendo delirante e lisergico con il picco massimo nella scena in cui si precipita in un labirinto dimensionale attraverso marciapiedi e pavimenti gommosi per avere lo sguardo diretto sulla stessa situazione vissuta da un altra coppia, specchio della propria vita. L inquietante è originato dalla routine e dal bambino replica/replicante, che assume i connotati di un alieno/insetto, che presenta attinenza col fasmide, più comunemente detto insetto stecco. Questo animale, oltre ad avere ghiandole alla base del collo e modalità riproduttiva partenogenetica, oltre che mimetizzarsi, imita l'ambiente stesso, è l'ambiente stesso, è la foglia di cui si nutre, citando didi-huberman, 'trae forza dal seguente paradosso: pur realizzando una specie di perfezione imitativa, infrange la gerarchia che qualsiasi imitazione esige» in poche parole «non ci sono più il modello e la sua copia: c’è una copia che divora il suo modello e un modello che non esiste più, ed è solo la copia che, per una strana legge di natura, gode del privilegio di esistere». Questo paradosso concettuale che genera inquietudine è amplificato dalla metafora sottostante a tutta la narrazione che dipinge la vita come una parabola deterministic in cui una volta espletato il dovere di riproduzione l'unica liberazione è la morte,come è indicato nella scatola contenente il bebè. Anche l agente-alieno viene sostituito prontamente in quanto vecchio e inutile. In definitiva una riflessione su come evitare di vivere nella routine e una spinta a risvegliarsi e prendere coscienza pienadi sé stessi e della propria vita.
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