luca scialo
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sabato 13 febbraio 2021
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apocalypse kong
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Sulla scia del ritorno dei titani del Cinema, da infilare nella trilogia dedicata a Godzilla, la Warner Bros. riesuma King Kong. Il gorilla gigante dall'aspetto spaventoso ma da cuore tenero, trasposto in una nuova versione da Jordan Vogt-Roberts. Il quale, per renderlo il meglio possibile fedele alla sceneggiatura vintage, ha scelto di girarlo con on lenti anamorfiche. Infatti, il film è ambientato nel 1973, quando, all'indomani della fallimentare guerra in Vietnam, il governo americano riceve l'invito per un'altra missione suggestiva da parte della Monarch. La sezione segreta creata dopo la seconda guerra mondiale dal governo americano per dare la caccia agli esseri giganteschi che un tempo dominavano la Terra.
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Sulla scia del ritorno dei titani del Cinema, da infilare nella trilogia dedicata a Godzilla, la Warner Bros. riesuma King Kong. Il gorilla gigante dall'aspetto spaventoso ma da cuore tenero, trasposto in una nuova versione da Jordan Vogt-Roberts. Il quale, per renderlo il meglio possibile fedele alla sceneggiatura vintage, ha scelto di girarlo con on lenti anamorfiche. Infatti, il film è ambientato nel 1973, quando, all'indomani della fallimentare guerra in Vietnam, il governo americano riceve l'invito per un'altra missione suggestiva da parte della Monarch. La sezione segreta creata dopo la seconda guerra mondiale dal governo americano per dare la caccia agli esseri giganteschi che un tempo dominavano la Terra. Questa volta, ritengono di dover andare all'avanscoperta di una isola remota situata nell'Oceano Pacifico, ambientata probabilmente da una strana creatura, o da più creature gigantesche. Così il governo mette su una squadra mista tra scienziati ed esercito, oltre ad una fotografa che dovrà registrare il tutto su immagini. Tuttavia, oltre ad incrociare King Kong, dovranno vedersela con altri esseri giganteschi e scopriranno di non essere gli unici esseri umani ad abitarla. I cinefili non potranno non accorgersi che il film riprende in modo palese una pellicola cult di Hollywood: Apocalypse Now. Le similitudini sono fin troppe: Samuel L. Jackson riprende Robert Duvall e il suo senso pratico a colpi di armi. Brie Larson riprende il fotoreporter interpretato da Dennis Hopper seppur più razionale e pacifista. Tom Hiddleston il soldato ancora segnato dalla guerra in Vietnam richiamato in missione come quello di Martin Sheen. John Goodman riprende il personaggio mitologico che fu di Marlon Brando. E poi la popolazione locale, che ha bisogno di un dio a cui sottomettersi. L'orrore della guerra. La critica al Vietnam. L'unica novità sostanziale è l'introduzione dell'ambientalismo e della morale ecologica. Uno dei nuovi must immancabili di Hollywood. Tutto sommato, attingere a piene mani dal passato è una scelta di comodo, spesso irrinunciabile alla luce delle scarse idee di oggi. E fin quando lo si fa in modo abbastanza convincente come nella fattispecie, ben venga.
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paolp78
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mercoledì 14 luglio 2021
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cambia la storia ma l’attrazione resta king kong
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King Kong è uno dei mostri cinematografici più famosi della storia del cinema. Numerose sono le pellicole che lo hanno avuto come protagonista, questa diretta dallo statunitense Jordan Vogt-Roberts Reboot è la prima che modifica la storia precedentemente messa in scena con gli altri film. Si tratta infatti di un reboot, ovvero dell’azzeramento della versione classica che viene sostituita con una nuova che ha in comune con quella già nota il celebre scimmione.
Si tratta di un’operazione divenuta necessaria al fine di non ricapitolare nella stessa trama per la quarta volta, dopo le pellicole del 1933, 1976 (che ebbe anche un sequel nel 1986) e 2005, e viceversa trovare l’espediente per andare a cercare di un po’ di originalità al fine di non riproporre al pubblico qualcosa di ormai troppo già visto.
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King Kong è uno dei mostri cinematografici più famosi della storia del cinema. Numerose sono le pellicole che lo hanno avuto come protagonista, questa diretta dallo statunitense Jordan Vogt-Roberts Reboot è la prima che modifica la storia precedentemente messa in scena con gli altri film. Si tratta infatti di un reboot, ovvero dell’azzeramento della versione classica che viene sostituita con una nuova che ha in comune con quella già nota il celebre scimmione.
Si tratta di un’operazione divenuta necessaria al fine di non ricapitolare nella stessa trama per la quarta volta, dopo le pellicole del 1933, 1976 (che ebbe anche un sequel nel 1986) e 2005, e viceversa trovare l’espediente per andare a cercare di un po’ di originalità al fine di non riproporre al pubblico qualcosa di ormai troppo già visto.
La nuova trama mantiene alcuni punti in comune con quella classica ed aggiunge elementi che sono tutti funzionali ad acuire la spettacolarità del film e la possibilità di fare ricorso agli effetti speciali, che senza dubbio costituiscono l’elemento di maggiore attrattiva e pregio dell’intera opera.
Grandiose le scene dei combattimenti di King Kong con gli altri mostri, nonché quella in cui il gigantesco scimmione si scontra con gli elicotteri dell’esercito americano, che per la collocazione temporale di questa nuova storia sono quelli utilizzato nella guerra in Vietnam, sicché la scena che ne esce sembra quasi un omaggio a quella degli elicotteri in “Apocalypse Now” di Francis Ford Coppola.
La nuova sceneggiatura prevede inoltre una nutrita comitiva variegata, che costituisce sempre un elemento intrigante ed attraente per il pubblico.
Tra gli interpreti si ricordano Tom Hiddleston e Brie Larson, che vestono i panni dei classici protagonisti; Samuel L. Jackson non al meglio in un ruolo che interpreta con una performance poco convinta ed un po’ troppo artefatta; John Goodman in una parte che non era facile valorizzare; ed infine un buon John C. Reilly, l’unico capace di restare impresso.
Tutto ciò detto, bisogna ammettere che oltre agli effetti speciali c’è ben poco; in quanto all’originalità ricercata con la nuova storia, non pare proprio possibile sostenere che questo risultato sia stato effettivamente centrato.
Nel finale si accenna a scenari preparatòri a nuovi capitoli, che sicuramente sono nei programmi dei produttori, purché sostenibili dal lato economica, come è giusto che sia per quello che null’altro è, e vuole essere, che un prodotto commerciale.
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dragon
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lunedì 13 marzo 2017
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terrificante. e non a causa dei mostri.
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È un disaster movie? Un horror? Un fantasy? Un war movie? Nessuno di questi. La sceneggiatura è così inconsistente da non consentire di qualificare il film in alcun modo, a differenza della generalità dei B movies che, almeno, un'anima (pur pessima) ce l'hanno.
Qua, invece, la trama è piatta, i dialoghi imbarazzanti, i personaggi stereotipi senz'anima: e se gli ottimi attori rendono una performance ben al di sotto delle loro capacità, non si può non esimerli da colpe, dal momento che hanno ben poco su cui lavorare per dare profondità ad uno script che è appiattito su una sequela di richiami così impacciati, da risultare blasfemi nei confronti delle opere citate.
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È un disaster movie? Un horror? Un fantasy? Un war movie? Nessuno di questi. La sceneggiatura è così inconsistente da non consentire di qualificare il film in alcun modo, a differenza della generalità dei B movies che, almeno, un'anima (pur pessima) ce l'hanno.
Qua, invece, la trama è piatta, i dialoghi imbarazzanti, i personaggi stereotipi senz'anima: e se gli ottimi attori rendono una performance ben al di sotto delle loro capacità, non si può non esimerli da colpe, dal momento che hanno ben poco su cui lavorare per dare profondità ad uno script che è appiattito su una sequela di richiami così impacciati, da risultare blasfemi nei confronti delle opere citate.
L'unico richiamo che sarebbe risultato gradito ed azzeccato- Kong che solleva la biondina in pugno- invece, viene omesso senza appaente giustificazione: è l'insensato corollario di un'opera schizofrenica ed immatura come poche.
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giuseppe
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martedì 14 marzo 2017
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la meraviglia della natura
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Tre stelle per la spettacolarità delle immagini, per i luoghi naturali e selvaggi e per la possibile difficoltà tecnica nel riprendere scene di lotta tra animali giganteschi. Sullo sfondo i profondi valori del bene e del male, il primo rappresentato da kong e dal gruppo di umani che decide di salvarlo e il secondo dai mostruosi rettili. La storia è quella che tutti sappiamo, questa volta si nota meno romanticismo e più distacco tra king kong e la bella bionda di turno. Il popolo dell’isola impotente difronte all’impeto e alla violenza dei mostri, non riesce ad evolversi rimanendo rilegato ad arcani riti e abitudini; nel loro intimo è presene un profondo desiderio di pace e armonia, che mal si concilia con la natura selvaggia che li circonda e ancor più con un mondo civile a loro sconosciuto, in guerra, in cui i veri mostri sono purtroppo gli essere umani.
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jlkbest72
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giovedì 16 marzo 2017
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la nuova tendenza di kong e degli altri remake
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Il film in se è più che discreto soprattutto per un ragazzino che va al cinema a vedere Kong (King Kong per piacere) per la prima volta.
C'è una bellissima fotografia, la storia scorre fluida e piacevole.
C'è il cattivo sotto le vesti di un fanatico, c'è (purtroppo) la solita action sui combattimenti tra mostri buoni e mostri malvagi presenti in tutti gli ultimi remake (Godzilla incluso) presentati nell'ultimo decennio.
Insomma un bel film di mostri buoni e mostri cattivi che combattono...
Ho capito ma questo è King Kong, dov'è tutta la poesia sull'attrazione tra la bestia e la donna, dov'è il patos espresso dalla crudeltà dell'uomo che spaventato attacca il go
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Il film in se è più che discreto soprattutto per un ragazzino che va al cinema a vedere Kong (King Kong per piacere) per la prima volta.
C'è una bellissima fotografia, la storia scorre fluida e piacevole.
C'è il cattivo sotto le vesti di un fanatico, c'è (purtroppo) la solita action sui combattimenti tra mostri buoni e mostri malvagi presenti in tutti gli ultimi remake (Godzilla incluso) presentati nell'ultimo decennio.
Insomma un bel film di mostri buoni e mostri cattivi che combattono...
Ho capito ma questo è King Kong, dov'è tutta la poesia sull'attrazione tra la bestia e la donna, dov'è il patos espresso dalla crudeltà dell'uomo che spaventato attacca il gorillone ma soprattutto dov'è
l'empire state building?????
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simolazze27
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lunedì 27 marzo 2017
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il grande ritorno
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Kong è tornato più arrabbiato che mai, mostrando anche un lato tenero di se, scoprendo poi un suo secondo fine. Film inizialmente molto lento ma che prende quota fino ad esplodere in un mix di emozioni e colpi di scena. Un gruppo di militari, scienziati, una fotografa e un cacciatore partiranno per un'avventura mai affrontata prima, scoprendo che questo mondo era abitato da veri e propri Dei. Si troveranno ad affrontare insidie mortali cercando di sopravvivere a tutti i costi. Uno straordinario Tom Hiddlestone che ancora una volta si ritrova in compagnia di Samuel L. Jackson, questa volta non sono un team di supereroi ma persone normali che faranno una scoperta che metterà in serio pericolo il mondo intero.
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Kong è tornato più arrabbiato che mai, mostrando anche un lato tenero di se, scoprendo poi un suo secondo fine. Film inizialmente molto lento ma che prende quota fino ad esplodere in un mix di emozioni e colpi di scena. Un gruppo di militari, scienziati, una fotografa e un cacciatore partiranno per un'avventura mai affrontata prima, scoprendo che questo mondo era abitato da veri e propri Dei. Si troveranno ad affrontare insidie mortali cercando di sopravvivere a tutti i costi. Uno straordinario Tom Hiddlestone che ancora una volta si ritrova in compagnia di Samuel L. Jackson, questa volta non sono un team di supereroi ma persone normali che faranno una scoperta che metterà in serio pericolo il mondo intero. La scena dopo i titoli di coda lascia sperare in uno scontro titanico, mettendo in scena una vecchia conoscenza. Si supererà l'apoteosi.
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pegg94
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lunedì 17 aprile 2017
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kong è tornato.
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Un cast di alto livello, un'ottima regia piena di guizzi creativi, chiara e sempre precisa nelle scene d'azione, citazioni a mostri sacri del cinema , effetti speciali tangibili e ben realizzati, musiche perfette nel sottolineare le varie scene e un'ottima fotografia. Cosa volevate di più da un film( e un progetto) che sulla carta sembrava una grossa baracconata? Una trama complessa? Introspezione? E' già tanto se i personaggi sono caratterizzati superficialmente, pur rimanendo stereotipati e alla fine ti affezioni a molti di loro e ti dispiace vederli morire. La trama pesca alla grande da film come "Il mondo perduto" e "Moby Dick" ma intrattiene.
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Un cast di alto livello, un'ottima regia piena di guizzi creativi, chiara e sempre precisa nelle scene d'azione, citazioni a mostri sacri del cinema , effetti speciali tangibili e ben realizzati, musiche perfette nel sottolineare le varie scene e un'ottima fotografia. Cosa volevate di più da un film( e un progetto) che sulla carta sembrava una grossa baracconata? Una trama complessa? Introspezione? E' già tanto se i personaggi sono caratterizzati superficialmente, pur rimanendo stereotipati e alla fine ti affezioni a molti di loro e ti dispiace vederli morire. La trama pesca alla grande da film come "Il mondo perduto" e "Moby Dick" ma intrattiene. E intrattiene per 2 ore di film senza annoiare. E non è una cosa da poco al giorno d'oggi.
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alberto
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venerdì 19 maggio 2017
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un king kong giovane e in grande forma
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"Ancora tu? Ma non eri morto?" Viene spontanea la domanda, dato che vediamo ancora una volta il re dell'isola del teschio sul grande schermo, dopo l'entusiasmante versione autoconclusiva del 2005 di Peter Jackson. Il suo ritorno è dovuto all'apertura di questo nuovo universo cinematografico con protagonisti i mostri, chiamato appunto Monsterverse, il cui primo capitolo è il "Godzilla" di Gareth Edwards del 2014 e che proseguirà con un'altra pellicola dedicata al lucertolone: "Godzilla: King of monsters" e il tanto atteso scontro "Godzilla vs Kong".
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"Ancora tu? Ma non eri morto?" Viene spontanea la domanda, dato che vediamo ancora una volta il re dell'isola del teschio sul grande schermo, dopo l'entusiasmante versione autoconclusiva del 2005 di Peter Jackson. Il suo ritorno è dovuto all'apertura di questo nuovo universo cinematografico con protagonisti i mostri, chiamato appunto Monsterverse, il cui primo capitolo è il "Godzilla" di Gareth Edwards del 2014 e che proseguirà con un'altra pellicola dedicata al lucertolone: "Godzilla: King of monsters" e il tanto atteso scontro "Godzilla vs Kong". Un genere che andrebbe affidato alle persone giuste e che, se mal gestito, non porterà di certo novità. In questo caso la regia è di Jordan Vogt-Roberts, un director che fa il suo lavoro senza particolari trovate, ma comunque in grado di gestire un monster movie con lo scopo di incantare lo spettatore. Infatti il film è potente, con la sua durata di circa 2 ore intrattiene e le scene d'azione sono fatte davvero bene, grazie a degli effetti speciali praticamente perfetti, tra esplosioni di elicotteri, sparatorie e varie creature. A combattere le bestie c'è una squadra in missione scientifica (col velato scopo di scoprire le creature presenti) formata da una squadra di soldati/piloti, una fotografa, un cacciatore, un paio di scienziati/biologi e un soldato della Seconda Guerra Mondiale bloccato nell'isola per 28 anni; a impersonare il gruppo troviamo praticamente mezza Hollywood: Tom Hiddleston, Loki ne "The Avengers"; Brie Larson, protagonista di Room; John Goodman, grande caratterista e celebre soprattutto per "Il grande Lebowski"; il grande Samuel L. Jackson, di cui è difficile compilare una filmografia, ma indimenticabile il suo Jules in "Pulp Fiction", e anche John C. Reilly, qui forse il miglior personaggio, simpatico e curioso nelle sue frequenti domande su cosa sia successo dopo la guerra. Il talentuoso cast è, insieme agli effetti speciali e alle battaglia tra mostri e non, la maggior qualità di una pellicola purtroppo non esente da difetti: in primis ho notato una colonna sonora un tantino povera e che, se approfondita con qualche traccia sull'esempio di quella della scena iniziale del "Godzilla" sopracitato, avrebbe perfezionato le scene spettacolari che, pur potentissime (soprattutto quando Kong mostra tutta la sua fierezza come a dire "qua comando io", facendo venire la pelle d'oca), non raggiungono un'epicità degna di nota. Un pò deboli anche i dialoghi, ma d'altronde in un film del genere non dovrebbero concentrarsi troppo su questo aspetto. Comunque nel complesso è un ottimo film d'avventura, un reboot del gorillone che offre al suo pubblico uno spettacolo degno di nota e meritevole di più visioni. La scena inedita collega "Kong" al prossimo capitolo di Godzilla dopo i lunghissimi titoli di coda.
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