daria72
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martedì 7 marzo 2017
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un film da non perdere.
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Ho avuto il piacere di vedere questo film alla sua première al festival di Venezia dove è stato accolto con grandi applausi e sono felice che finalmente esca anche nelle sale italiane. In tempi come questi, fatti di guerre, odio e muri che dividono, un film come Il viaggio che parla di speranza e pace, trova tutta la sua forza nell'importante messaggio che vuole comunicare: la voglia di unire un paese diviso. Da applausi le performance di Timothy Spall e Colm Meany che mettono in scena dialoghi taglienti facendo anche divertire lo spettatore. Assolutamente consigliato.
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valeriot
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martedì 28 marzo 2017
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due attori straordinari e un ottimo film!
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Ho visto questo film in una rassegna dedicata al festival di Venezia e il rapporto e gli scambi che il regista riesce a costruire attorno alle figure dei due personaggi principali, sono spettacolari.
Un film forte che affronta un tema altrettanto potente in modo estremamente intelligente e soprattutto un unico importante messaggio: il dialogo è la soluzione!
L'ennesima conferma che Colm Meaney è uno dei miei attori preferiti.
In sostanza il film merita: andate a vederlo!
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giada
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martedì 28 marzo 2017
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un perfetto equilibrio tra commedia e dramma
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Ho visto il film al Festival di Venezia.
Ho molto apprezzato il modo in cui il regista rielabora un fatto realmente accaduto per raccontarci una storia di cambiamento e dialogo.
Timothy Spall e Colm Meaney sono bravissimi nei panni degli accerrimi nemici Ian Paisley e Martin McGuinness e riescono a mantenere un perfetto equilibrio fra dramma e commedia.
Insomma, un film che trasmette un messaggio di speranza senza rinunciare a far sorridere.
Lo consiglio.
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maumauroma
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giovedì 6 aprile 2017
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il viaggio
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40 anni di guerra civile nell' Irlanda del Nord, devastata da attentati con centinaia di morti tra Unionisti protestanti e l'esercito di liberazione cattolico. E poi un viaggio, un semplice e breve viaggio che nel 2006 i due capi delle opposte fazioni compiono in auto per andare a prendere un aereo destinato a riportare entrambi da Edimburgo a Belfast. Da una parte l'anziano e rigido pastore protestante Ian Paisley, capo degli Unionisti Democratici, dall'altra il tenace Martin McGuinnes, leader dell' IRA. I due si odiano, non potrebbero essere piu' diversi di carattere, si diffidano a vicenda. Eppure quel breve viaggio fatto sotto una pioggia incessante, viaggio peraltro organizzato a loro insaputa (forse) dalle massime autorita' britanniche e irlandesi, servira' all'uno e all'altro dei due nemici storici per conoscere meglio il loro privato, la loro personalita', il loro vissuto, riuscendo alla fine, nonostante l'abisso di vedute che li separa, e con una semplice stretta di mano,a stabilire una sorta di accordo politico che dura ancora oggi.
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40 anni di guerra civile nell' Irlanda del Nord, devastata da attentati con centinaia di morti tra Unionisti protestanti e l'esercito di liberazione cattolico. E poi un viaggio, un semplice e breve viaggio che nel 2006 i due capi delle opposte fazioni compiono in auto per andare a prendere un aereo destinato a riportare entrambi da Edimburgo a Belfast. Da una parte l'anziano e rigido pastore protestante Ian Paisley, capo degli Unionisti Democratici, dall'altra il tenace Martin McGuinnes, leader dell' IRA. I due si odiano, non potrebbero essere piu' diversi di carattere, si diffidano a vicenda. Eppure quel breve viaggio fatto sotto una pioggia incessante, viaggio peraltro organizzato a loro insaputa (forse) dalle massime autorita' britanniche e irlandesi, servira' all'uno e all'altro dei due nemici storici per conoscere meglio il loro privato, la loro personalita', il loro vissuto, riuscendo alla fine, nonostante l'abisso di vedute che li separa, e con una semplice stretta di mano,a stabilire una sorta di accordo politico che dura ancora oggi. Il bel film di Nick Hamm, tratto da una vicenda realmente avvenuta, si caratterizza per una sceneggiatura originale ed efficace. Con una struttura quasi teatrale, la regia del regista irlandese scava nel carattere dei due personaggi attraverso continue attenzioni sui loro volti, sui loro sguardi, sulle loro posture, riuscendovi alla perfezione. Nonostante i ritmi della pellicola scorrano lenti, la storia risulta sempre tesa e avvincente, e non mancano momenti di esilarante umorismo tipicamente british. Bravissimi gli attori e coinvolgente la colonna sonora. Un ottimo esempio, insomma, di come si possa fare buon cinema con mezzi relativamente modesti
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lupitadelsol
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venerdì 31 marzo 2017
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attori straordinari e fotografia sublime
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Due interpreti incredibilmente bravi e completamente calati nel ruolo. Emozionante. La fotografia aiuta e influisce a immedesimarsi nella storia. Penso che se ne vedano in giro pochi di film così intelligenti, avvincenti e commoventi insieme. Lo consiglio vivamente per chi è stanco di non riuscire più a restare ammaliato dalla magia del cinema.
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vanessa zarastro
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mercoledì 5 aprile 2017
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nemici amici?
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All’uscita dal film la mia compagna di cinema riscontrava come gli inglesi amino mettere in mostra i loro politici e/o reali e dandone, inoltre, spesso una visione bonaria. In effetti, anche in questo caso, politici ruvidi e violenti sono visti con un certo humor.
Siamo nel 2006 a St. Andrew in Scozia, dove si tiene un incontro per discutere un accordo di pace tra il reverendo Ian Paisley (Thimoty Spall, indimenticabile Turner) leader del partito Unionista democratico Irlandese e Martin Mc Guinnes, leader del Sinn Féin, movimento indipendentista irlandese repubblicano. L’incontro è patrocinato dal Primo Ministro britannico Tony Blair. L’accordo non si conclude e, per motivi personali il reverendo (festeggia quel giorno i 50 anni di matrimonio) deve assolutamente ripartire nonostante una pioggia violenta impedisca i voli all’aeroporto di Glasgow.
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All’uscita dal film la mia compagna di cinema riscontrava come gli inglesi amino mettere in mostra i loro politici e/o reali e dandone, inoltre, spesso una visione bonaria. In effetti, anche in questo caso, politici ruvidi e violenti sono visti con un certo humor.
Siamo nel 2006 a St. Andrew in Scozia, dove si tiene un incontro per discutere un accordo di pace tra il reverendo Ian Paisley (Thimoty Spall, indimenticabile Turner) leader del partito Unionista democratico Irlandese e Martin Mc Guinnes, leader del Sinn Féin, movimento indipendentista irlandese repubblicano. L’incontro è patrocinato dal Primo Ministro britannico Tony Blair. L’accordo non si conclude e, per motivi personali il reverendo (festeggia quel giorno i 50 anni di matrimonio) deve assolutamente ripartire nonostante una pioggia violenta impedisca i voli all’aeroporto di Glasgow. Perciò viene accompagnato in auto a Edimburgo, ma anche il suo acerrimo nemico è in macchina con lui. Tutti complottano per far sì che i due si conoscano, si parlino e si stringano una mano per un accordo duraturo.
Il film è tutto qui in questo viaggio in Mercedes con un falso autista che fa parte dei servizi segreti e tenta di farli comunicare. Man mano tra battibecchi, rinfacciamenti e battute, i due riusciranno quasi a piacersi nonostante entrambi la pensino in modo diametralmente opposto.
Ian Paisley era figlio di un catechista batista e aveva fondato la Free Presbyterian Church. Era stato chiamato “Mister No” per la sua inflessibile opposizione verso i cattolici. Nel 1998 riuscì a contestare il Papa Giovanni Paolo II definendolo un Anticristo. Divenne Primo Ministro nel 2007 al parlamento regionale dell’Irlanda del Nord con Martin Mc Guinness come vice. Saranno chiamati i “Chuckle Brothers” (fratelli ridacchianti).
Buona sceneggiatura, nonostante il film sia tutto parlato, non annoia.
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enzo70
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sabato 28 marzo 2020
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un intenso dialogo di pace e tolleranza
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Un viaggio per chiudere la guerra civile irlandese; poche ore per consentire ai leader delle due opposte fazioni, Ian Paisley e Martin McGuiness, di confrontarsi. E proprio dal dialogo, dalla familiarità, nonostante le asprezze, le differenze, nascono i presupposti di una pace possibile; impossibile prima della partenza di una Mercedes lungo le bellissime strade della Scozia. Un racconto che rappresenta perfettamente la rilevanza delle persone e delle loro sensibilità rispetto ai flussi della storia. Un film delicato, intelligente, che senza eccessive pretese appassiona lo spettatore: e senza effetti speciali, basta un lungo ed intenso dialogo tra due uomini che, proprio con il confronto, sono entrati nella storia ed hanno consegnata la bella Irlanda alla pace.
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Un viaggio per chiudere la guerra civile irlandese; poche ore per consentire ai leader delle due opposte fazioni, Ian Paisley e Martin McGuiness, di confrontarsi. E proprio dal dialogo, dalla familiarità, nonostante le asprezze, le differenze, nascono i presupposti di una pace possibile; impossibile prima della partenza di una Mercedes lungo le bellissime strade della Scozia. Un racconto che rappresenta perfettamente la rilevanza delle persone e delle loro sensibilità rispetto ai flussi della storia. Un film delicato, intelligente, che senza eccessive pretese appassiona lo spettatore: e senza effetti speciali, basta un lungo ed intenso dialogo tra due uomini che, proprio con il confronto, sono entrati nella storia ed hanno consegnata la bella Irlanda alla pace.
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